26 Aprile 2024

post VG

L’Africa giudica i suoi dittatori, il Ciad e una donna coraggiosa

Il caso di Hissène Habrè, accusato di crimini di guerra e contro l’umanità e reato di tortura perpetrati durante il suo regime dall’82 al ’90. Dopo anni di lotta la decisione: questa estate comincerà contro di lui il processo in Senegal davanti alle Camere Africane Straordinarie. Un esempio per tutto il continente. Intervista a Jacqueline Moudeina, avvocato e donna tenace che a rischio della vita ha portato avanti la battaglia contro l’impunità.

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Messico, sull’onda della crisi la lotta per i diritti umani

Il 2014 è stato un anno difficile, ma la scomparsa di 43 studenti ha dato linfa a un movimento di grande coscienza civile. I cittadini chiedono che sia fatta chiarezza sull’accaduto, chiedono le dimissioni del presidente e che si indìcano le elezioni per una nuova assemblea costituzionale nel 2017. Si tratta di una sfiducia nelle istituzioni politiche ormai generalizzata e molto diffusa. Infatti, anche una grande varietà di settori sociali si sta mobilitando e sta chiedendo un cambiamento radicale.

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Emergenza immigrazione, l’Europa non fa abbastanza

Intervista a Valeria Carlini, responsabile Ufficio Stampa del Consiglio Italiano Rifugiati. “L’Europa si è dotata di un’Agenzia, Frontex, che in maniera efficiente si occupa di controllo delle frontiere. Ma non è con questo strumento che l’Europa può assicurare il soccorso dei migranti nel Mediterraneo. Crediamo che l’Europa abbia tutto il potere, economico – politico – tecnico, di dotarsi di un efficiente sistema per garantire la sicurezza in mare”. Intanto dal primo gennaio a metà febbraio ci sono stati 5.302 sbarchi.

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In viaggio verso un pianeta digitale, ma a diverse velocità

La rivista Harvard Business Review ha recentemente presentato un’infografica che racconta l’evoluzione dell’economia digitale nel mondo, e che evidenzia il diverso passo con cui progrediscono i 50 Paesi inseriti nella ricerca: dall’infografica risulta chiara la posizione difficile in cui è collocato il nostro Paese.

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Schiavitù minorile, una macchia nera nel Belpaese

Se il fenomeno della schiavitù, a cominciare dalla tratta degli esseri umani, è ancora drammaticamente presente ai nostri tempi, la cosa più inquietante è che il numero dei bambini vittime di questa realtà è ancora eccessivamente alto. Un minore vittima di tratta è ogni persona al di sotto dei 18 anni che è reclutata, trasportata, trasferita, ospitata o accolta a fine di sfruttamento, sia all’interno che all’esterno di un Paese, anche senza che vi sia stata coercizione, inganno, abuso di potere o altra forma di abuso.

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Dove vanno i social media, riflessioni dal GV Summit 2015

Ethan Zuckerman tira le fila della sesta edizione del Global Voices Citizen Media Summit, tenutosi nelle Filippine il 24 e 25 gennaio. “Ho passato la scorsa settimana a Cebu, la seconda città delle Filippine, insieme a trecento giornalisti, attivisti e studiosi della comunicazione, provenienti da più di sessanta Paesi. Sono stati due giorni pienissimi di tavole rotonde, workshop e discussioni sulle sfide più interessanti e coinvolgenti che la scrittura e l’attivismo online si trovano a fronteggiare oggi.”

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Elephant Action League: “Se compri avorio, uccidi persone”

Questo è lo slogan dell’ultima campagna lanciata il 26 gennaio scorso da EAL, organizzazione indipendente che ha come missione quella di contrastare i crimini contro la fauna selvatica e le foreste. Andrea Crosta,  direttore esecutivo e co-fondatore della ONG, racconta a Voci Globali come il traffico sia storicamente legato, fin dai tempi della schiavitù, allo sfruttamento di comunità povere e svantaggiate in Africa.

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Giustizia di transizione e cambiamento dell’ordine mondiale

La necessità di recuperare visioni alternative all’Occidente per risolvere conflitti, violenze e ingiustizie sociali. Sia l’Occidente che la Cina sono lieti di fornire massiccia assistenza militare in Africa e creare Stati militarizzati per la sicurezza in tutto il continente. In quest’ottica, le visioni alternative di giustizia di transizione vengono ignorate perché non si conformano al rispetto assoluto delle strutture internazionali di potere esistente o di ordine economico internazionale.

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