26 Aprile 2024

citizen journalism

Raccontare la Siria, il ruolo di social, reportage 2.0 e archivi

Dopo lo scoppio della rivoluzione siriana nel 2011, quante sono le testate giornaliere o periodiche che hanno raccontato e raccontano un Paese in sempre più profonda crisi? E’ possibile catalogarle? La Rete è terreno di comunicazione allargata ma facilita anche la dimenticanza. Quale storytelling perseguire per sfruttarne le potenzialità, evitando di cancellare la memoria di quanto sta accadendo? Nell’articolo una rassegna di esperienze provenienti da ambiti diversi della comunicazione e del giornalismo.

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Guerre informatiche, in gioco l’economia e la libertà

Nella ‘mobile age’ quale il futuro (e il ruolo) di citizen journalism e social media? Gli esempi di Cina, Siria, Ucraina, Ungheria. Mentre il cyberterrorism spaventa sempre più governi, banche e multinazionali. “Pyongyang – ha detto lo storico Hyung Gu Lynn – ha capito che colpire l’economia oggi miete più vittime che destabilizzare la politica. Un gruppo di hacker, per il capitalismo, è più devastante di una testata atomica e chi assedia il web bombarda il pianeta”.

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Fotogiornalismo, l’evoluzione si chiama smartphone

Nonostante perplessità e resistenze, i telefonini sono ormai parte integrante del lavoro fotogiornalistico. E’ stato il cellulare il protagonista dello scatto salito sul podio del prestigioso World Press Photo, targato John Stanmeyer. Se fra i professionisti non mancano i fotoreporter che pubblicano reportage prodotti con l’esclusivo uso di uno smartphone, anche fra gli scatti di vari fotoamatori e i “fotoreporter per passione” si trovano cose piuttosto interessanti.

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Cos’è il citizen journalism? Un manifesto programmatico

Grazie al web 2.0 e allo sviluppo delle tecnologie per la comunicazione si è aperto uno spazio per tutti i cittadini che hanno voglia di registrare e trasmettere notizie e fatti attraverso Internet. Ma come popolare al meglio questo spazio? Quale può essere il futuro del citizen journalism, anche in rapporto alle dinamiche del giornalismo mainstream? Riflessioni e spunti programmatici per il nostro progetto: il dibattito è aperto.

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Voci Globali, un progetto aperto e condiviso

Accade in ogni situazione, pubblica o privata, di trovarsi al cosiddetto ‘turning point’. Il momento in cui si gioca il tutto per tutto, si raddoppiano le energie, si moltiplicano gli sforzi. Per noi di Voci Globali questo momento è adesso. Riflessioni sul futuro delle attività di Voci Globali, associazione di promozione sociale e sito di citizen journalism concentrato sui temi della giustizia sociale e dei diritti umani, ma anche una scaletta degli impegni che ci attendono in questo 2014.

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Lottare e condividere, questa la vittoria di Federica

Due anni di lotta, due anni usati per parlare della malattia, informare, fare rete attraverso la Rete. Chi ha “strappato” due anni in più alla sua vita è Federica Cardia, una donna cagliaritana morta ieri a 30 anni per un cancro al colon. La cosa più fantastica che le è venuta in mente è stata di non dimenticare chi era e cosa le piaceva fare. Le piaceva comunicare. E così ha “usato” la sua malattia e la Rete per condividere, raccontare, cercare notizie.

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Festival Internazionale del Giornalismo 2013, una carrellata

Si è conclusa da poco a Perugia la settima edizione del Festival Internazionale del Giornalismo (IJF13). Dal 24 al 28 aprile, anche quest’anno l’appuntamento è stato seguitissimo da tanti giornalisti, 1.500 quelli accreditati secondo gli organizzatori, oltre agli aspiranti tali, in una girandola di eventi. Una nostra selezione in formato Storify.

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In Cina è possibile una maggiore libertà e partecipazione su Internet?

Daniel Méndez, giornalista spagnolo e direttore della rivista online ZaiChina.net, ha concesso un’intervista a Periodismo Ciudadano sui problemi concernenti la libertà di stampa e informazione in Cina. Secondo Méndez, a causa delle tensioni nel Paese e del difficile contesto economico, i leader cinesi preferiranno mantenere il controllo dei mezzi di comunicazione per garantire una “stabilità” che consenta di portare a termine con successo le riforme economiche e sociali.

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Informazione dal basso e uso democratico della parola on line

Internet, World Wide Web, Rete aperta e condivisa: come l’evoluzione della tecnologia cambia la comunicazione. Da platea passiva e unicamente orientabile, attraverso il canale unico dei media tradizionali, la “massa” ha finalmente trovato il modo per esprimersi liberamente, democraticamente, al di là di ogni filtro istituzionale. E il cittadino diventa giornalista.

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