26 Aprile 2024

persecuzioni

Migranti criminalizzati: cercano protezione ma finiscono in carcere

Detenzione preventiva ed ergastolo per chi scappa da guerre e persecuzioni. Con la crescente esternalizzazione delle frontiere in Europa, chi intenda fare richiesta di protezione internazionale non può che intraprendere pericolose vie illegali di migrazione. Costretti a guidare un gommone, i migranti sono arrestati al loro arrivo. L’accusa è di omicidio colposo. In Grecia, chi guida un’imbarcazione con a bordo passeggeri di Paesi terzi è accusato di traffico di esseri umani. E così, disperati richiedenti asilo si ritrovano spesso condannati a vita. Sentenze pronunciate in mancanza di prove e in violazione del principio dell’equo processo.

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Iran, non si fermano le persecuzioni contro minoranze religiose

Non si fermano le pratiche violente di repressione del Governo iraniano nei confronti di dissidenti e minoranze. Sono ancora tanti, infatti, i gruppi etnici e religiosi non riconosciuti come degni per godere dei principali diritti e non tutelati dai principi costituzionali. In particolare Baha’i e sunniti, sistematicamente perseguitati, arrestati e spesso anche giustiziati solo per aver praticato la propria fede. A capo di tale sistema di disumana repressione ci sono il regime iraniano e il Corpo delle Guardie della Rivoluzione, che eseguono brutali condanne a morte di curdi, minoranze religiose, dissidenti del potere, oppositori in protesta. Compiendo crimini che restano impuniti.

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La sofferenza inosservata degli sfollati interni

Le notizie quotidiane sul gran numero di rifugiati che affluiscono in tutta Europa in cerca di soccorso e protezione, e sui milioni che si trovano alle porte dell’Unione in nazioni come la Turchia, la Giordania e il Libano, non hanno bisogno di ulteriore copertura. Resta invece meno documentato e meno noto – forse perché le sue ripercussioni non hanno raggiunto il mondo occidentale – il problema degli sfollati interni (IDP), fenomeno di dimensione ancora più ampia. La questione pare rimanere relegata in un angolo della coscienza mondiale.

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