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Tibet, l'”Ultimo Paradiso” in via di estinzione

Esposto agli effetti della globalizzazione è forse destinato a soccombere, portando in sé stesso il marchio dell’impermanenza. Pubblichiamo il report scritto a quattro mani da due viaggiatori. Ne emerge un Paese che mostra tutta la sua antica storia e malinconica spiritualità e tenta di rimanere aggrappato ad una storia che l’imperialismo cinese sta spazzando via con la forza.

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L’Africa può raccontare le proprie storie?

A parlare e scrivere dell’Africa sono spesso non africani. La mancanza di fondi con cui finanziare la formazione e inviare giornalisti sul campo è il principale problema. Questo provoca il perpetuarsi di un tipo di cronaca che racconta il continente ancora ricorrendo a luoghi comuni e pregiudizi. Sul tema l’intervento di un giornalista, africano, su “Pambazuka News”.

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1973-2013, un ricordo di Salvador Allende

Un parente del presidente cileno ricorda i momenti più terribili della Storia del suo Paese. Un ricordo personale, ma anche collettivo. Tracce incancellabili per lui, per la sua famiglia, per il popolo cileno. Sono trascorsi 40 anni dal Golpe ed è importante, anche per le giovani generazioni, sapere cosa sono e cosa provocano le dittature.

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Siria tra contraddizioni e indifferenza

Da openDemocracy un’analisi sulla crescente militarizzazione del conflitto e gli errori e ipocrisie dei poteri occidentali. Viene affrontata soprattutto la questione dell’uso delle armi chimiche e del “due pesi due misure” degli Stati Uniti e di altri Paesi nei confronti del problema. E portati esempi di “tolleranza” nell’uso di tali armi su altri scenari.

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Lottare e condividere, questa la vittoria di Federica

Due anni di lotta, due anni usati per parlare della malattia, informare, fare rete attraverso la Rete. Chi ha “strappato” due anni in più alla sua vita è Federica Cardia, una donna cagliaritana morta ieri a 30 anni per un cancro al colon. La cosa più fantastica che le è venuta in mente è stata di non dimenticare chi era e cosa le piaceva fare. Le piaceva comunicare. E così ha “usato” la sua malattia e la Rete per condividere, raccontare, cercare notizie.

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“Africa connected”, il continente che cresce grazie a Internet

Si sviluppa chi usa la Rete. È il messaggio che arriva da creativi africani e che Google lancia come concorso. E già c’è chi si sta facendo conoscere al mondo utilizzando il computer. Non va però dimenticato che solo chi ha denaro e ha studiato può permettersi di trarre vantaggio da questa conoscenza. Così le nuove tecnologie anziché restringere allargano, in qualche modo, il gap sociale.

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