Sahara occidentale sotto attacco, aumenta numero sahrawi in fuga

Le recenti azioni con droni da parte delle forze marocchine stanno costringendo una moltitudine di persone a fuggire dalla Regione alla volta dei campi profughi in Algeria o delle città al confine con la Mauritania. Queste offensive sono mirate a colpire il Fronte Polisario ma stanno anche causando lo spopolamento dei sahwari dalla regione desertica. Per questi ultimi l’obiettivo dell’esercito marocchino sarebbe quello di svuotare le zone controllate dal Polisario. Mentre per il Marocco solo l’imposizione della propria sovranità garantirebbe la soluzione a una delle crisi di più lunga data al mondo.

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Cina e calo demografico, in gioco opportunità e rischi per l’Africa

Se fino ad oggi la Terra del Dragone ha detenuto il record della Nazione più popolosa del globo, da quest’anno non sarà più così. Sarà infatti superata dall’India con una popolazione stimata a 1,42 miliardi. Nel frattempo, il Continente africano si conferma quello con una popolazione in più rapida crescita. Tuttavia, questo cambiamento porterà con sé anche molti rischi: infatti un rallentamento dell’economia cinese potrebbe mettere a dura prova gli esportatori africani di materie prime provocando conseguenze piuttosto serie in tutto il resto del pianeta nell’ambito del commercio e degli investimenti.

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Africa MOCA Festival, diversità e ricchezza artistica sotto i riflettori

Tra le notizie di questo mese: L’UNESCO difende gli artisti sotto attacco, annunciando un investimento da 1 milione di dollari a sostegno della libertà artistica globale. Scoppiano le proteste in Pakistan dopo l’arresto dell’ex primo ministro Imran Khan. Siglata a Jeddah, da esercito sudanese e forze di pronto intervento, una dichiarazione di principi a tutela dei civili coinvolti nel conflitto. Un rapporto svela come il Delta del Niger sia stato avvelenato dai colossi petroliferi con danni enormi per ambiente e salute umana.

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L’incertezza di Taiwan, tra mobilitazioni e un traballante status quo

L’isola nel Mar Cinese Meridionale è alle prese con le annuali esercitazioni militari Han Kuang. Ciò avviene a un mese dalla visita della presidente Tsai Ing-wen in USA. Taipei è stretta tra l’espansione delle due sfere d’influenza delle superpotenze nel Pacifico. Raccontiamo un Paese scosso dalla guerra in Ucraina e dai dubbi sul proprio futuro: data la crescente pressione della RPC, il sostegno di Washington non sembra scontato in caso di conflitto. Infine, il valore strategico dell’industria di Taipei rischia di non poter garantire stabilità e autonomia come in passato.

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India, le ondate di calore inaspriscono povertà e diseguaglianze

Nei mesi di marzo e aprile sono state registrate temperature molto elevate nel subcontinente indiano. Lo studio presentato nell’articolo illustra come i periodi di caldo rovente abbiano, nell’arco degli ultimi decenni, provocato migliaia e migliaia di decessi e ricoveri, e il deterioramento della qualità della vita di milioni di cittadini indiani. A rischio la disponibilità dei prodotti agricoli e dunque l’accesso al cibo, la salute, i posti di lavoro e l’intera economia del Paese. Per contrastare gli effetti devastanti di tali eventi climatici estremi è necessario implementare efficaci piani d’azione.

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Turchia al voto, lo sguardo del mondo e l’autoritarismo di Erdoğan

Si accendono i riflettori sulla chiamata alle urne per scegliere il presidente turco: l’evento politico ha una risonanza globale, considerando l’importanza del Paese a livello geopolitico. Lo scontro, dall’esito incerto, è tra Erdoğan e il leader dell’opposizione Kılıçdaroğlu. Al centro della contesa c’è la guida di una nazione indebolita sul fronte delle istituzioni democratiche, dei diritti umani e delle libertà civili. Con una crisi economica pesante e l’ambizione di avere un ruolo da protagonista nel Mediterraneo, in Siria e come membro Nato, lo Stato turco affronta una tornata elettorale cruciale e complessa.

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Iran, la brutale oppressione delle proteste si abbatte sui bambini

Tra le notizie di questo mese: ancora strage di civili in Burkina Faso, il Governo annuncia nuovo approccio nella lotta al terrorismo. Le associazioni ambientaliste europee si scagliano contro l’UE per l’inclusione di gas e nucleare in tassonomia. Prosegue il disgelo tra Iran e Arabia Saudita: incontro a Pechino. Secondo l’ultimo rapporto FAO, la parità di genere nei sistemi agroalimentari aiuterebbe la crescita dell’economia globale. Dopo 500 anni, il Vaticano rigetta la “dottrina della scoperta”: l’ONU plaude. Al via il processo contro l’ex presidente del Kosovo Thaçi per crimini internazionali.

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Sudan, si allontana la speranza di una transizione democratica

Nello Stato arabo-africano è in corso una spirale di violenza che vede i soldati dell’esercito regolare guidati dal generale Abdel Fattah al-Burhan contro le Forze di Sostegno Rapido guidate dal generale Hemeti. Dal 2019 il Paese ha conosciuto due colpi di stato in pochi anni. Nonostante ciò, la sua società civile si è battuta in prima linea per un futuro migliore e una società libera. Le proteste del 2019 sono passate alla storia come la Rivoluzione Sudanese. Oggi, l’eredità delle piazze e la voglia di libertà delle nuove generazioni rischiano di soccombere sotto i colpi dell’autoritarismo.

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Il dopo terremoto porta ostilità tra rifugiati siriani e comunità turca

Nelle zone colpite dai sismi dello scorso 6 febbraio, la situazione è critica: le difficoltà, in un territorio già provato dalla guerra, sono innumerevoli e le note tensioni tra la popolazione turca e quella siriana non aiutano. Tramite testimonianze, è stato possibile documentare episodi di aggressioni, incitazione all’odio, insulti razzisti e discriminazioni nei confronti dei profughi, incolpati di tutto, persino del drammatico evento naturale. I siriani in territorio turco non si sentono protetti dalle autorità e hanno paura. In vista delle prossime elezioni, si teme un peggioramento.

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Libia in un limbo, secondo esperti il voto non risolverà l’instabilità

Un Paese diviso in due Governi, uno Stato unitario inesistente, la fragilità economica, una società ormai stanca della violenza, i crimini contro l’umanità verso i migranti, il petrolio e il gas ad attrarre le potenze internazionali assetate di energia, Italia in primis: questa è la Libia di oggi, che ancora rincorre elezioni nazionali diventate quasi un miraggio. Dal 2011 questo Paese nordafricano non trova pace e tenta di sopravvivere intrappolato nelle macerie di conflitti e violenze. Con la complicità degli attori esterni alla ricerca di una sfera di influenza.

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