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Tibet: la sparizione di Lhasa

La questione tibetana non è solo politica, ma tocca anche le problematiche dello sviluppo, delle relazioni etniche, dell’integrazione e della tutela delle minoranze. Rilanciamo un forte appello alla comunità internazionale della blogger e poetessa Tsering Woeser contro la sregolata modernizzazione della città vecchia di Lhasa, dove si colloca il tradizionale quartiere tibetano.

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Donne, Iran e Primavera araba tra analogie e differenze

Un’analisi della Primavera araba nella quale si sottolineano con ottimismo le differenze rispetto alla rivoluzione iraniana del 1979: le esperienze delle donne di quel Paese, nel corso degli ultimi tre decenni, ci insegnano non solo quanto siano fragili i diritti acquisiti sotto i regimi autoritari ma anche come le donne siano capaci di affrontare le sfide.

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Quando social media e crowdsourcing fanno più male che bene

L’era del giornalismo condiviso avanza, così come gli errori commessi nel fare informazione: riflessioni (e lezioni) a margine del bailamme mediatico sui tragici fatti di Boston. E’ bene tenere a mente la confusione che c’è nel campo dei social media e che non tutto quello che passa è accurato o verificato evitando, noi stessi netizen, di tenere sempre il dito sul mouse per l’incessante ‘retweet’.

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Imparare la Rivoluzione da una canzone

Un reportage della ricercatrice Sara Verderi sul workshop dedicato alla Rivoluzione egiziana tenutosi lo scorso marzo alla ‘Ayn alShams, una delle università più conservatrici del Cairo: eventi come questo fanno capire il grado di apertura e democratizzazione delle istituzioni accademiche operato dall’ultima rivoluzione egiziana.

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In Cina è possibile una maggiore libertà e partecipazione su Internet?

Daniel Méndez, giornalista spagnolo e direttore della rivista online ZaiChina.net, ha concesso un’intervista a Periodismo Ciudadano sui problemi concernenti la libertà di stampa e informazione in Cina. Secondo Méndez, a causa delle tensioni nel Paese e del difficile contesto economico, i leader cinesi preferiranno mantenere il controllo dei mezzi di comunicazione per garantire una “stabilità” che consenta di portare a termine con successo le riforme economiche e sociali.

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