Diritti umani Archivi – Pagina 9 di 41

Istruzione sotto attacco, quando la “guerra” entra nelle scuole

26 Novembre 2020 Tiziana Carmelitano attacchi all'istruzione, attualità, bambini soldato, boko haram, conflitti armati, crimini di guerra, diritti umani, diritto all'istruzione, Failed States, Giornata Internazionale per la tutela dell'istruzione dagli attacchi armati, rapimenti di studenti, Safe School Declaration, strupri, tattica di guerra

Sempre più spesso, in situazioni di conflitto armato, Failed States e laddove sussistono sistemi deboli di tutela dei diritti umani, le strutture educative vengono prese di mira da forze di sicurezza governative, ribelli, organizzazioni terroristiche. Gli “attacchi all’istruzione” costituiscono una violazione tanto del diritto internazionale umanitario che dei diritti umani dei soggetti coinvolti, studenti in primis. E hanno un impatto devastante sull’esistenza delle vittime, sui processi di pace, sullo sviluppo socio-economico dei Paesi interessati. Per l’ONU, si tratta di una nuova tattica di guerra.

Figli di stupri di guerra, per la pace oltre la barriera dello stigma

23 Novembre 2020 Marta Bolgioni attualità, Balcani, Colombia, crimini sessuali di guerra, cultura di pace, diritti umani, giustizia internazionale, giustizia transizionale, guerra, stupri di massa, Tribunale Penale Internazionale, uganda, video, violenza di genere

A livello mondiale, i bambini nati durante i conflitti da madri vittime di violenza non emergono ancora come soggetti di giustizia e assistenza sanitaria. Considerati come “figli del nemico”, attorno alle loro storie vige indifferenza e confusione. La negligenza delle istituzioni li priva dei diritti fondamentali, vulnerabilità ed emarginazione caratterizzano i vissuti di questi bambini. Ma c’è tra loro chi racconta la propria storia e chi, tra la società civile, si batte per la loro protezione, e per la pace futura.

Aborto, dalle proteste in Polonia al divieto assoluto di Malta

4 Novembre 2020 Antonella Di Matteo aborto, alliance for choice, Amnesty International, attivismo, attualità, donne, francia, interruzione volontaria della gravidanza, Irene Montero, irlanda, Irlanda del nord, italia, IVG, legge 194/1978, legge Veil, Malta, my body my choice, obiettori di coscienza, polonia, pro-aborto, referendum, spagna, unione europea

In Europa si continua a discutere sulla legittimità o meno del diritto all’interruzione volontaria di gravidanza. Il tema è tornato ad essere di forte attualità in seguito alla decisione presa dalla più alta Corte polacca, lo scorso 22 ottobre, di vietare quasi in maniera assoluta l’aborto. Tutto ciò ha provocato numerose proteste in molti Stati europei. Dalla Spagna progressista, alla Francia, all’Irlanda, alla “cattolicissima” Malta, un excursus su alcune delle esperienze europee più significative legate all’aborto e alla sua depenalizzazione.

USA, rielezione di Trump sarebbe prova fatale per il Paese

26 Ottobre 2020 Davide Galati attualità, Autoritarismo, crisi, crisi della democrazia, declino democrazia, donald trump, Elezioni presidenziali 2020, fascismo, impoverimento del linguaggio, linguaggio, social media, stati uniti, suprematismo, USA

Le elezioni presidenziali del 3 novembre potrebbero rappresentare uno degli eventi più significativi e di maggiore portata del XXI secolo. L’umanità sta vivendo una delle sue epoche più difficili, tra crisi climatica, crescente autoritarismo e minaccia nucleare, e una seconda vittoria del presidente uscente sancirebbe una definitiva perdita di visione degli ideali democratici. In tal caso, gli americani dovranno sforzarsi di affrontare una “rivoluzione della coscienza”, attingendo dalla storia per ricreare le condizioni economiche, culturali e politiche necessarie per risollevare USA e resto del mondo.

L’Europa che alimenta le disuguaglianze e sfrutta i migranti

21 Ottobre 2020 Beatrice Chioccioli attualità, disuguaglianza, idee, lavoratori immigrati, migranti, politica agricola comune, precariato, schiavitù moderna, sfruttamento migranti, unione europea

Ci sono dei migranti che tutti vogliono: quelli che lavorano tra abusi e precariato. Poco importa da dove vengano o quali documenti abbiano in tasca. Gli Stati dell’UE li fanno arrivare quando servono e li inseriscono nei settori in cui più hanno bisogno, trattandoli come fossero prodotti destinati al consumo. Ma le loro condizioni contrattuali e lavorative sono direttamente responsabili della carenza di personale che il mercato europeo lamenta in vari ambiti economici. È il momento di tenere gli occhi aperti sui dibattiti in corso; per cambiare, dando priorità ai loro diritti.

Bielorussia, il regime usa la forza ma il mondo non reagisce

9 Ottobre 2020 Gaia Resta alexander lukashenko, attualità, bielorussia, elezioni in Bielorussia, OSCE, proteste in Bielorussia, regimi autocratici, repressione, unione europea, violazioni dei diritti umani

In seguito alle elezioni di agosto e alla controversa elezione del presidente Lukashenko, le proteste di massa dei cittadini sono state duramente represse dalla polizia di Stato. Sono stati denunciati torture, stupri, detenzioni arbitrarie e violazioni della privacy e del diritto d’espressione. Le organizzazioni internazionali a tutela dei diritti umani hanno tardato a condannare la situazione nel Paese e, ancora più gravemente, ad intraprendere azioni concrete per ottenere la condanna delle autorità responsabili e il ripristino di una condizione di tutela dei diritti umani.

Canarie, vertiginoso incremento di sbarchi sulla rotta atlantica

5 Ottobre 2020 Camilla Donzelli accoglienza migranti, accoglienza migranti in Eu, accordi bilaterali, attualità, centri accoglienza richiedenti asilo, Isole Canarie, migranti, migranti ai confini, richiedenti asilo, richiedenti asilo in Europa, rotta atlantica, rotte migratorie, sbarchi migranti, spagna, video, violazione dei diritti dei migranti

Nel 2019 la Spagna sigla un accordo con le autorità marocchine volto a ridurre le partenze verso le coste iberiche continentali. I dati registrati nel 2020 sembrano confermare che il Governo Sanchez sia riuscito nei propri intenti, ma quello che sta accadendo nell’Arcipelago Canario smentisce le apparenze: la rotta migratoria si è semplicemente spostata più a Sud. Le statistiche parlano di un aumento degli arrivi sulle coste delle Canarie che supera il 500%, arrivi contrassegnati da un percorso migratorio particolarmente rischioso e duro sia in mare che in terra ferma.

Minori non accompagnati, così l’Europa li ha abbandonati

2 Ottobre 2020 Tiziana Carmelitano Antonella Inverno, attualità, interesse superiore del minore, Legge Zampa, migranti, Minori non accompagnati, MSNA, Regolamento Dublino III, Relocation, richiedenti asilo, ricongiungimento familiare, save the children

Cinque anni dopo la tragica morte di Alan Kurdi – divenuta simbolo della “crisi rifugiati” in Europa – le condizioni dei bambini migranti sono peggiorate. L’UE ha perso l’occasione di garantire loro maggiore sicurezza e protezione, adottando misure sempre più restrittive. È quanto emerge da un nuovo report di Save the Children. Voci Globali ha incontrato la dottoressa Antonella Inverno, responsabile Politiche Infanzia e Adolescenza presso la sezione italiana dell’ONG, per comprendere meglio il contesto normativo europeo e il gap tra quanto previsto sulla carta e la realtà dei fatti.

Italia-Libia, gli accordi bilaterali che calpestano i diritti umani

28 Settembre 2020 Antonella Di Matteo accordi bilaterali, amnesty international italia, Annamaria Cancellieri, attualità, Bija, centri di detenzione in Libia, colonialismo, diritti umani, ENI, Fayez al-Sarraj, Gheddafi, governo Monti, guerra civile, italia, Khalifa Haftar, libia, Marco Minniti, memorandum d'intesa, migranti, OHCHR, onu, Roberto Maroni, trattato di bengasi, UNSMIL

Quando i diritti umani fondamentali non sono abbastanza tutelati da prevalere su politiche migratorie aggressive si consumano tragedie. L’Italia, con l’appoggio dell’Unione Europea, per contrastare la crisi migratoria, attua l’esternalizzazione delle frontiere che non fa altro che provocare disastri umanitari. Si viene così meno al dovere di accogliere persone in fuga da persecuzioni e guerre violando così il principio di non respingimento. Un alleato in questo gioco pericoloso è la Libia, da anni compagno fisso del nostro Paese in accordi internazionali.

Razzismo istituzionale, quelle leggi che rifiutano e discriminano

14 Settembre 2020 Antonella Di Matteo attualità, black power, charles hamilton, Covid-19, decreto sicurezza, decreto sicurezza bis, discriminazioni, ferrara, istituzioni, italia, legge bossi-fini, legge minniti, legge minniti-orlando, legge turco-napolitano, lodi, migranti, migrazioni, razzismo, razzismo istituzionale, stokely carmichael

Una panoramica su come le leggi possano ledere i diritti delle minoranze e contribuire alla creazione di un clima discriminatorio nel nostro Paese. Il razzismo sistemico italiano è forte e può essere individuato sia a livello nazionale che locale. Leggi, ordinanze e atteggiamenti discriminatori, da parte di attori istituzionali, contribuiscono ad alimentare il clima d’odio e l’intolleranza nei confronti delle persone straniere che vivono in Italia. Ciò provoca una marginalizzazione sociale degli immigrati e rende loro difficile l’accesso ai servizi del welfare.