25 Aprile 2024

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L’immigrato e la crisi: quale soluzione per domani?

La speranza di trovare migliori condizioni di vita costringe molte persone in tutto il mondo a vagabondare, ed è per questo che oggi vi sono oltre 200 milioni di migranti. La crisi economica acuisce la xenofobia: dovrebbe invece rappresentare un’opportunità per rivoluzionare il modo di vedere le cose e scommettere sulla forza dei migranti.

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Israele e Palestina: Ibrahim e la Casa della Pace

Appena arrivato in Palestina ho passato il tempo a parlare con militari israeliani, rabbini ortodossi, immigrati palestinesi tornati in una terra che non era più la loro. Cercando un punto da dove cominciare, un luogo che raccogliesse quante più storie possibili. Alla Porta di Damasco un palestinese mi ha detto: “Cerca la casa di Ibrahim, è il posto ideale dove cominciare a capire le cose”.

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Ghana, dove la schiavitù non è mai finita

Elmina e Cape Coast Castel sono oggi splendide fortezze affacciate sul Golfo di Guinea. Ma nei secoli scorsi hanno rappresentato il terrore per milioni di schiavi che qui venivano ammassati in attesa del viaggio verso le Americhe. Sono rimasta a fissare i muri freddi delle prigioni sotterranee dove uomini e donne rimanevano al buio, senza acqua né cibo, in catene. Ma ancor più duro da accettare è il fatto che in Ghana (come altrove) la schiavitù esiste ancora.

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Emirati Arabi Uniti: le corse dei cammelli a Dubai tra tradizione e modernità

Le corse dei cammelli sono a Dubai un business altamente redditizio. Fino al 2005 il potenziale guadagno era frenato dalle proteste degli attivisti per i diritti umani che criticavano l’utilizzo di bambini tra i due e i sette anni come fantini. Dopo il 2005, invece, il business ha ripreso quota grazie alla sostituzione dei baby schiavi con fantini robot.

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Sudan: conto alla rovescia per il referendum, scontata la nascita del Sudan del Sud

Il 9 gennaio si terrà il referendum per decidere l’eventuale creazione del nuovo Stato: con tutta probabilità, il più grande Paese africano si dividerà in due. Ecco una panoramica sulle opinioni più recenti dei blogger riguardo l’imminente votazione: qualcuno accenna anche a possibili conseguenze negative, violenze incluse.

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Vivere a Gyetiase: quando è il bianco ad essere nero (parte II)

Oggi il vero pioniere non è chi arriva in luoghi meravigliosi e incontaminati ma chi va in posti degradati e poveri. Dove se prendi la malaria e non hai le medicine muori. Dove gli odori sono spiacevoli, dove nessuno vorrebbe mai andare. Né tanto meno vivere. Ma dove, se offri una caramella a un bambino, questo ti mette davanti il più piccolo e gli allunga la mano in modo che tu la dia a lui per primo.

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Vivere a Gyetiase: quando è il bianco ad essere nero (parte I)

Può capitare che il bianco prenda il posto del nero. Quando accade, la prospettiva cambia e la lente con cui guardavi le cose intorno a te è da buttare via. Ciò può accadere, per esempio, quando vivi da un pò di tempo in un villaggio africano come quello di Gyetiase in Ghana — che non riuscirete a trovare su nessuna cartina, neppure sulla più aggiornata Google Map.

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"Foolish Flower": tra attualità e poesia dal Madagascar

A pochi giorni dalle elezioni referendarie che hanno approvato il progetto di modifica costituzionale proposto dal Presidente del Madagascar Andry Rajoelina – grazie al quale costui potrà restare nella carica assunta con un golpe nel 2009 – il blogger malgascio espatriato Lova Rakotomalala ha trovato riscontro ai suoi sentimenti in un componimento del poeta Rado (Georges Andriamanantena).

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