25 Aprile 2024

Diritti umani

“Garantiti” da Dichiarazioni universali, Costituzioni e Convenzioni internazionali, i diritti umani sono invece spesso ignorati, negati e calpestati in ogni angolo del mondo. Condannati all’estinzione se non facciamo niente per preservarli. Destinati a esistere esclusivamente sulla carta ma non nei fatti. Come giornalisti e cittadini attivi non possiamo far finta che vada tutto bene, vogliamo invece sapere e capire cosa accade, e raccontarlo. Idealisti forse, ma anche concreti, lavoriamo nello stesso tempo offline partecipando a conferenze e incontri pubblici, e organizzando corsi e seminari presso scuole e università – ogni volta che ne abbiamo l’opportunità.

Brasile: il grido di resistenza dei Guarani Kaiowá

Dopo l’ennesima minaccia di essere cacciata dalla propria terra, la seconda comunità indigena del Brasile ha diffuso una lettera amplificata dai media e Internet, che ne hanno testimoniato la volontà di resistenza. A sostegno anche un’apposita petizione su Avaaz.org e tante reazioni di sostegno dei netizen.

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Bambini migranti sbarcano soli in Italia

I ragazzi immigrati lasciano i loro Paesi e arrivano in Italia senza i genitori, nella speranza di trovare lavoro e migliori opportunità, ma le loro aspirazioni svaniscono velocemente. Spesso rischiano di essere sfruttati per lavorare in nero o vengono reclutati da bande criminali, senza che nessuno riesca a proteggerli.

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Lavoro minorile in Africa, le ‘curiosità’ di una bambina italiana

“Cos’è il lavoro minorile visto con i tuoi occhi?” 10 domande di una bambina di 12 anni. Una promessa per un citizen journalism schietto, immediato, senza filtri. Abbiamo deciso di pubblicare questa intervista, che nasce da una ricerca scolastica, perché dà la misura dell’attenzione e sensibilità che i bambini e ragazzi possono avere nei confronti di un tema così serio.

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Iran e diritti umani, una nuova prospettiva all’esame ONU

La visita del presidente iraniano alle Nazioni Unite, occasione per evidenziare il persistere delle repressioni del suo regime. Oggi anche in Iran vengono affrontati argomenti che prima erano tabù, come l’mosessualità e la libertà di religione. Ma l’oppressione è ancora troppo forte e chi si oppone viene accusato di minacciare la sicurezza del Paese.

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Nablus, nel campo di Askar al Jadid dove non c’è libertà

Un viaggio nel campo profughi di Askar al Jadid, non lontano da Nablus, dove ancora si vivono gli effetti della Seconda Intifada. La testimonianza di una persona a cui è stato vietato di visitare i territori occupati. Vi si è recata a suo rischio e lì ha potuto constatare le violenze psicologiche, e non solo, a cui sono sottoposti continuamente gli abitanti di quei confini.

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Donne in Afghanistan, diritti violati e attese future

Le donne in Afghanistan a dieci anni dall’intervento della comunità internazionale. La parola ad alcune attiviste. Si scopre che la strada per il riconoscimento e per l’attuazione dei diritti è ancora molto lunga e che la “propaganda” dei giornali occidentali non traccia esattamente il quadro nella sua realtà. “E’ necessario – dice Maria Bashir – aprire le menti, soprattutto degli uomini”.

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La migliore e la peggior vita per le donne

In uno studio della Thomson Reuters Foundation la classifica dei Paesi secondo la condizione femminile. La situazione peggiore in India, Arabia, Saudita, Indonesia. Al primo posto invece il Canada, e poi Germania e Regno Unito. In Italia, ottavo posto, troppe discriminazioni in lavoro e politica.

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Uccidere il figlio, “punizione” dettata dall’indigenza

Le punizioni corporali, che in casi estremi portano alla morte, sono molto frequenti in Ghana. Le subiscono bambini di ogni età. Spesso le reazioni violente da parte dei genitori sono dettate da condizioni di povertà e difficoltà quotidiane che rendono i rapporti familiari difficili e alieni da sentimenti di solidarietà e comprensione.

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