19 Aprile 2024

Diritti umani

“Garantiti” da Dichiarazioni universali, Costituzioni e Convenzioni internazionali, i diritti umani sono invece spesso ignorati, negati e calpestati in ogni angolo del mondo. Condannati all’estinzione se non facciamo niente per preservarli. Destinati a esistere esclusivamente sulla carta ma non nei fatti. Come giornalisti e cittadini attivi non possiamo far finta che vada tutto bene, vogliamo invece sapere e capire cosa accade, e raccontarlo. Idealisti forse, ma anche concreti, lavoriamo nello stesso tempo offline partecipando a conferenze e incontri pubblici, e organizzando corsi e seminari presso scuole e università – ogni volta che ne abbiamo l’opportunità.

I diritti umani secondo i giovani, una breve inchiesta

Voci Globali ha avviato anche quest’anno il corso in Diritti Umani e Giornalismo Partecipativo nelle scuole superiori. Ancora una volta il liceo scientifico Fermi di Bologna ha voluto offrire questa opportunità ai suoi studenti che, come da programma, oltre a seguire lezioni in classe dovranno scrivere articoli o fare brevi inchieste o ricerche sui temi trattati durante il corso.

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Giuristi europei, no all’uso illegale della forza contro la Siria

Ad un recente incontro l’ELDH ha ribadito: l’uso militare è contro le norme internazionali. Inoltre: il modo per impedire l’utilizzo delle armi chimiche è il rafforzamento, all’interno della Corte penale internazionale, della censura delle stesse. Censura che ormai rappresenta una norma di diritto internazionale consuetudinario.

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Lottare e condividere, questa la vittoria di Federica

Due anni di lotta, due anni usati per parlare della malattia, informare, fare rete attraverso la Rete. Chi ha “strappato” due anni in più alla sua vita è Federica Cardia, una donna cagliaritana morta ieri a 30 anni per un cancro al colon. La cosa più fantastica che le è venuta in mente è stata di non dimenticare chi era e cosa le piaceva fare. Le piaceva comunicare. E così ha “usato” la sua malattia e la Rete per condividere, raccontare, cercare notizie.

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Parole al femminile, no al pregiudizio stampato

Il sessismo nei media è ancora forte, ma l’uso dei termini va educato. Forse l’informazione online e il contributo dei cittadini nel diffondere news e opinioni può aiutare a invertire una tendenza pericolosa. Pericolosa perché l’uso di una “o” al posto di una “a” può cambiare la percezione del lettore. E forse i suoi atteggiamenti.

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Marocco, bambini figli della strada

Fenomeno che non accenna a diminuire, dietro il silenzio delle autorità. Si calcola che in Marocco lavorano 177.000 bambini al di sotto dei 15 anni, 60.000 dei quali come domestici. E molti non hanno una casa dove vivere. Questo sebbene il Paese aderisca alla Convenzione Onu, che pone precise restrizioni per l’impiego di minori sui luoghi di lavoro.Una testimonianza da Casablanca.

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Soggetti ai margini: i migranti LGBT

Cosa significa essere privi di documenti negli USA? Traendo spunto dalla propria esperienza del sistema di asilo negli Stati Uniti, l’attivista di origini colombiane Mónica Enríquez-Enríquez presenta due video da lei prodotti sui diritti dei migranti LGBT, la violenza e la definizione della propria identità ai margini del contesto sociale.

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In Cina è possibile una maggiore libertà e partecipazione su Internet?

Daniel Méndez, giornalista spagnolo e direttore della rivista online ZaiChina.net, ha concesso un’intervista a Periodismo Ciudadano sui problemi concernenti la libertà di stampa e informazione in Cina. Secondo Méndez, a causa delle tensioni nel Paese e del difficile contesto economico, i leader cinesi preferiranno mantenere il controllo dei mezzi di comunicazione per garantire una “stabilità” che consenta di portare a termine con successo le riforme economiche e sociali.

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I diritti violati di Mohammad Sabaaneh

Molti gli attivisti palestinesi detenuti arbitrariamente nelle carceri israeliane, tra questi il disegnatore Mohammad Sabaaneh, arrestato il 16 febbraio scorso al suo rientro da una conferenza tenuta presso l’Arab-American University di Amman sulla base di accuse non ancora del tutto chiarite; Mohammed è tuttora in carcere in attesa di processo.

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Si addensano nubi sulla libertà digitale?

Le minacce alla libertà digitale stanno aumentando proprio come il numero di persone che sempre più accedono ad Internet, con milioni di persone che, nei prossimi anni, molto probabilmente entreranno nel mondo digitale attraverso l’uso di cellulari e smartphones. Un intervento del direttore di Index on Censorship.

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