Olio di palma, lo sfruttamento nascosto dietro la certificazione

I piccoli produttori pagano le scelte degli Stati e l’avidità delle multinazionali che in 15 anni hanno acquisito 4 mln di ettari nell’Africa occidentale e centrale. In questo gran parlare dell’olio di palma c’è qualcosa su cui bisogna andare più a fondo. La deforestazione, per esempio e l’espropriazione delle terre alle comunità locali. E non è difficile pensare che l’etichettatura obbligatoria vorrà dire chiedere anche la certificazione del prodotto e quindi aumentare i costi e avere bisogno di più spazio di produzione.

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Una masai e una pastora sulle Alpi. Un incontro che diventa film

Cos’hanno in comune una giovane masai e una “pastora” delle Alpi? Per saperlo, la giovane masai e la bergera dovrebbero avere la possibilità di incontrarsi, scambiarsi esperienze, imparare a conoscersi. Sembra impossibile o perlomeno irrealistico, eppure è accaduto, ed è diventato un film. Tre mesi insieme per un progetto antropologico e sociale. L’intervista al regista, Sandro Bozzolo, che ha anche filmato le scene.

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Elephant Action League: “Se compri avorio, uccidi persone”

Questo è lo slogan dell’ultima campagna lanciata il 26 gennaio scorso da EAL, organizzazione indipendente che ha come missione quella di contrastare i crimini contro la fauna selvatica e le foreste. Andrea Crosta,  direttore esecutivo e co-fondatore della ONG, racconta a Voci Globali come il traffico sia storicamente legato, fin dai tempi della schiavitù, allo sfruttamento di comunità povere e svantaggiate in Africa.

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Acqua: milioni di persone senza, milioni di km per cercarla

Le cifre diffuse non sono mai le stesse. Una cosa è certa, milioni e milioni di persone al mondo – probabilmente 1 miliardo – non hanno accesso all’acqua potabile. E si calcola che, entro il 2025, la proporzione della popolazione al mondo che vivrà in aree o Paesi di difficile accesso a questo bene, aumenterà di due terzi. Questo significa anche morire per tutte quelle malattie collegate all’assenza d’acqua o all’approvvigionamento a fonti contaminate. Tutto ciò nonostante l’impegno e le Risoluzioni ONU sul tema.

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Africa, scienziati e agricoltori insieme a favore della biodiversità

Innovazione dell’agricoltura in Africa: quali sono le parole d’ordine? Sostenibilità, biodiversità, partecipazione. Ma, soprattutto, un cambio di rotta nell’organizzazione complessiva del sistema di produzione. In una formula: Solibam (“Strategie per l’integrazione di riproduzione e gestione in agricoltura biologica e a basso input”), di cui presentiamo l’esperienza, mirata a valorizzare le caratteristiche dell’agricoltura di piccola scala in Africa.

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Perché la lotta al consumismo non salverà il pianeta

Un’analisi sul conflitto tra le esigenze di protezione ambientale e l’impegno contro la povertà. Scrive l’autore: La popolazione globale aumenta, mentre l’efficienza dei macchinari è sempre migliore. L’aumento della produttività implica anche la necessità che la popolazione acquisti merci per mantenere l’occupazione ai livelli attuali. Più ampia sarà la popolazione, più aumenterà la necessità di posti di lavoro […], e più ci sarà bisogno di consumo”.

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Dalla fauna all’acqua, quel gusto del raro che distrugge

Circhi, zoo umani, freaks: l’uomo è affascinato dall’insolito e piega anche le risorse naturali allo sfruttamento sfrenato. E mentre, per esempio, in Africa occidentale restano solo 250 leoni adulti, l’acqua diventa un bene così prezioso che guerre in corso ne determineranno il dominio. La popolazione mondiale continua a crescere e cresce anche l’incapacità di gestire in modo solidale e sostenibile i nostri beni e risorse. Per alcuni scienziati il pianeta su cui viviamo sarebbe già ad un punto di non ritorno. Cominciato col desiderio di possedere qualcosa di raro.

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Sodoma e Gomorra, la discarica nera dell’Occidente

Luoghi maledetti al mondo: il primo è ad Accra, in Ghana. La grande discarica di Agbogbloshie si è ingrandita al ritmo del progresso dell’elettronica e dell’hi-tech, la proporzione è semplice: più cellulari, frigoriferi, computer di nuova generazione si acquistano nei Paesi occidentali più ne arrivano quaggiù di quelli dismessi. Il “materiale” arriva – spesso illegalmente – come prodotto di seconda mano o persino come donazione e ne vengono estratte, a mani nude, tutte le parti rivendibili.

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Piccoli produttori africani contro gli OGM

Non saranno gli OGM a debellare la fame, con buona pace di chi ha fatto di questo argomento il proprio cavallo di battaglia. I sostenitori degli OGM vogliono che i contadini africani diventino dipendenti da un pugno di grandi società che decideranno quali semenze, dotate di quali caratteristiche genetiche e legate a quali innesti chimici bisognerà usare. Ma nel continente è in atto una forte presa di coscienza.

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Smaltimento atomiche: guadagno per l’ambiente e per l’uomo

Il Corso in Diritti Umani e Giornalismo Partecipativo tenuto al liceo Fermi di Bologna, ha previsto quest’anno una lezione/evento alla mostra “Senzatomica – Trasformare lo spirito umano per un mondo libero dalle armi nucleari” ospitata a Palazzo d’Accursio dall’11 ottobre al 3 novembre scorsi. Da una studentessa del corso, un post sul tema dello smaltimento delle armi atomiche: liberarsi degli arsenali nucleari garantendo la sicurezza richiede azioni complesse, ma non impossibili.

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