25 Aprile 2024

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Lampedusa, i libri senza parole che parlano a tutti

Sull’isola siciliana esiste una biblioteca stabile dal settembre del 2017, grazie alla volontà dell’organizzazione Ibby, sezione Italia e internazionale. L’ente non profit lavora da decenni per la diffusione della lettura anche tra i piccoli più disagiati. La biblioteca isolana oggi è una realtà positiva, dove i ragazzi stessi gestiscono le attività e si integrano con i migranti di passaggio. Con il progetto Silent Books, infatti, i libri perdono le parole per fare spazio alle immagini, universali nel loro linguaggio. La lettura diventa, così, concreto strumento di condivisione, amicizia, inclusione.

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Se tirassimo via i lenzuoli bianchi. E con essi il velo di Maya

Siamo fatti di stelle ma ci rotoliamo pietosamente nel fango. Non che il fango non sia anch’esso espressione delle stelle. Il fatto è che noi pensiamo sia lurido e nient’altro. È da tempo che gli scienziati ci dicomo che la nostra natura è perfetta, vive dentro l’universo e non separata da esso, è fatta delle stesse sostanze delle galassie. È da tempo che la scienza “conferma” le illuminazioni dei buddha, dei filosofi, dei pensatori liberi. La fisica quantistica ha dato voce a un fenomeno – noto dall’infinito passato – quello dell’entanglement. Vuol dire intreccio. Vuol dire connessione, relazione. Se capissimo che siamo uno e non separati dagli altri allora saremmo più empatici. E più felici.

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Adozioni internazionali, in crisi il rispetto delle regole

L’emersione di numerose procedure illecite svolte dagli enti autorizzati fa colare a picco le richieste per diventare genitori adottivi e ad essere violato è sempre l’interesse del bambino, che viene spesso sostituito con gli interessi economici in gioco. In questo articolo i casi di Francia, Congo, Etiopia, Cambogia, Polonia. Irregolarità, abusi e anche vere e proprie frodi che già da tempo hanno gettato ombre su organizzazioni e singoli operatori..

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Internet, chi vince e chi perde nella corsa a ostacoli dei megabit

Quanto è lungo il tempo per connettersi alla Rete? E ci sono metodi per testare in maniera scientifica la capacità della nostra connessione? In un mondo che corre, le risposte arrivano da ogni parte, ma con ritmi ben diversi da Paese a Paese. Ecco la fotografia del digital divide secondo alcuni rapporti che analizzano la Rete secondo questo aspetto, con particolare attenzione al caso italiano ma anche a quanto avviene più in generale in Europa o in realtà emergenti com’è nel caso dell’Africa.

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Afghanistan, dove la violenza sui minori è una “tradizione”

I Bacha Bazi sono i piccoli schiavi sessuali dei potenti signori della guerra afghani. Sono bambini costretti a soddisfare i più bassi istinti sessuali dei loro “padroni” dopo essersi esibiti, abbigliati da donne, in balli e canti erotici. Si tratta di un’orribile forma di sfruttamento sessuale minorile, che per decenni il Paese ha tollerato in nome della tradizione culturale. Messa al bando dal regime talebano, la pratica è riemersa dopo il noto intervento militare statunitense sotto lo sguardo indifferente della comunità internazionale. Solo di recente, il Parlamento afghano è intervenuto a vietare la pratica, inserendo una specifica norma nel nuovo codice penale.

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Nel cuore dell’Africa l’agonia di animali, parchi e riserve

Si continua a morire al Parco Virunga, in Repubblica Democratica del Congo. La sopravvivenza del più antico parco dell’Africa continua ad essere appesa a un filo, ma nel Paese non se la passano certo meglio gli altri parchi, sui quali incombono le stesse minacce: bracconaggio, distruzione dell’habitat, presenza di milizie armate e ricerca di minerali preziosi. Le cause della distruzione di un patrimonio di tutta l’umanità, quale era e in parte rimane l’eccezionale biodiversità dell’immenso territorio della RDC sono diverse, alcune complesse e altre meno, ma tutte legate a un modello di società non più sostenibile.

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Migrantour, il mondo intero in una città interculturale

Viaggio alla scoperta di mondi paralleli e nascosti con un progetto che prevede passeggiate interculturali guidate da cittadini stranieri. In una società apparentemente sempre più aperta, pur non conoscendo molto delle culture migranti le viviamo quotidianamente e non ci rendiamo conto che le nostre città sono diventate negli ultimi anni un mix di differenze e tradizioni. Oltre che un’esperienza di formazione, l’attività di questa cooperativa – nata come costola di Viaggi Solidali – consente anche uno sbocco lavorativo per gli accompagnatori.

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Razzismo, a Padova uno sportello per combatterlo

I dati su atti violenti a sfondo razzista non sono incoraggianti per l’Italia. Nel 2016 UNAR ha rilevato 7 casi al giorno di insulti e aggressioni per motivi razziali. Secondo le Forze dell’Ordine, nell’anno precedente si sono verificati 369 crimini d’odio con radici xenofobe. Una realtà basata su ignoranza, paura, superficialità d’analisi e chiusura nei confronti della diversità caratterizza la nostra società e il linguaggio politico. Come affrontare questa situazione? Arising Africans, associazione di afroitaliani, ci prova con le armi della conoscenza e dell’assistenza.

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Giustizia archiviata per i desaparecidos del franchismo

In Spagna, le vittime del franchismo, dopo oltre 40 anni dalla fine del regime e l’instaurazione della democrazia, non hanno ancora ottenuto giustizia. La ragione principale risiede nella legge sull’amnistia del 1977, che riconosce l’impunità agli autori dei crimini commessi durante la dittatura e vieta lo svolgimento di indagini penali. I governi che si sono finora succeduti, nonostante le pressioni della comunità internazionale, continuano a negare alle famiglie degli “scomparsi” il diritto alla verità. L’unico processo al mondo contro i crimini del franchismo si sta svolgendo in Argentina in applicazione del principio di giurisdizione universale.

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Balcani, ondata di sessismo. La risposta delle donne

Regole patriarcali tradizionali, stereotipi e pregiudizi di genere sono ampiamente diffusi in ​​Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Croazia e in altri Paesi dell’ex Jugoslavia. Con il diffondersi dei social media, anche online le donne sono diventate i bersagli principali di molestie e discriminazioni. Tuttavia, negli ultimi anni, e soprattutto nei mesi più recenti sulla scia del movimento #MeToo, un numero sempre più crescente di donne in tutta la regione sta utilizzando proprio gli strumenti in Rete per reagire e combattere problemi da troppo tempo ignorati.

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