La Giornata del rifugiato ammantata di vergogna
Chi la celebra? Chi pensa che serva a qualcosa? Certo non i quasi 60 milioni di profughi sparsi per il mondo.
Leggi di piùChi la celebra? Chi pensa che serva a qualcosa? Certo non i quasi 60 milioni di profughi sparsi per il mondo.
Leggi di piùI soldati dei cosiddetti contingenti di pace continuano ad accumulare record di abusi sessuali. Ultimamente, nella già martoriata Repubblica Centrafricana, ventitré soldati dei corpi di pace provenienti da Francia, Ciad e Guinea Equatoriale sono stati implicati in abusi sessuali su minori. Ma è solo l’ultimo atto di un lungo e per ora interminabile dramma. L’accusa è terribile, molti i documenti che mostrano insabbiamenti e tentativi di sminuire le violenze: nel post la ricostruzione dei casi.
Leggi di piùIl disastroso terremoto che ha colpito il Nepal lo scorso aprile e le scosse successive hanno causato perdite umane e danni al settore turistico, che è una grande risorsa per il Paese. A tutto questo si aggiunge il vergognoso traffico di minori: in questo Paese ogni anno 10-15mila persone, per lo più donne e bambini, sono vittime di tratta per prostituzione e sfruttamento del lavoro. Ora il sisma, nella confusione creatasi e tantissimi che hanno perso casa e lavoro, ha peggiorato le cose. I molti bambini rimasti orfani, pertanto facilmente adescabili, fanno aumentare la preoccupazione.
Leggi di piùLe elezioni non sono andate come voleva il presidente turco, Erdoğan, che voleva trasformare la Turchia in una repubblica presidenziale. La deriva autoritaria è stata però fermata nella urne. Il suo partito, AKP, ha ottenuto il 40,8%, il partito filocurdo ha raggiunto il 12,9% conquistando così 82 deputati. I nazionalisti il 16,4%. Ora il partito islamico non potrà governare da solo, avendo infatti solo una maggioranza relativa. In questo articolo la situazione alla vigilia del voto e la politica di arresti e violazioni nei confronti dell’opposizione, magistrati e giornalisti.
Leggi di piùPresentato al festival di Cannes – e circolato su YouTube – “Much loved” di Nabil Ayouch ha provocato molte polemiche. La pellicola presenta uno spaccato realistico e crudo della vita notturna di quattro prostitute di Marrakesh. Ne racconta gli incontri con uomini di differenti nazionalità, la sofferenza, le difficoltà che si ritrovano ad affrontare e la loro solitudine. I guai per il regista sono cominciati all’indomani della diffusione di alcuni spezzoni del film su YouTube. Il film, censurato dalle autorità, sta ora girando in Rete in versione pirata.
Leggi di piùLe racconta “Sdisonorate”, dell’Associazione daSud. Un testo di ricerca e approfondimento tutto al femminile. Intanto, un recente articolo di Eleonora Montani, docente di Criminologia all’Università di Bocconi di Milano, riferisce di un’indagine scientifica sul ruolo e la presenza delle donne nella mafia partendo dalla differenza che esiste fra l’attenzione data dai media alla crescente esposizione delle donne di mafia e i dati su denunce e condanne. Ma che significa oggi dare uno “sguardo di genere” al fenomeno delle donne che hanno a che fare con la criminalità organizzata?
Leggi di piùVenerdì 22 maggio l’Irlanda ha approvato il referendum sulla legalizzazione dei matrimoni gay con il 62,07% di Sì. È il primo Paese al mondo a raggiungere questo risultato attraverso l’espressione di un voto popolare.
Leggi di piùI piccoli produttori pagano le scelte degli Stati e l’avidità delle multinazionali che in 15 anni hanno acquisito 4 mln di ettari nell’Africa occidentale e centrale. In questo gran parlare dell’olio di palma c’è qualcosa su cui bisogna andare più a fondo. La deforestazione, per esempio e l’espropriazione delle terre alle comunità locali. E non è difficile pensare che l’etichettatura obbligatoria vorrà dire chiedere anche la certificazione del prodotto e quindi aumentare i costi e avere bisogno di più spazio di produzione.
Leggi di piùMentre si aggrava la crisi umanitaria nel Paese, l’Arabia Saudita ha allentato la pressione militare – almeno per ora. Tuttavia non sembra che sia in vista la fine del conflitto. L’Arabia Saudita difficilmente si tirerà indietro, almeno fino a che la minaccia posta dagli Houthi alla stabilità dello Yemen – e l’intromissione iraniana – sarà respinta. Come ha spiegato il teorico della guerra Carl von Clausewitz, il conflitto potrebbe avere le sue regole, ma la logica di fondo è sempre politica, e nello Yemen, come in Siria, in Iraq e in Libia, è molto evidente.
Leggi di più“Quando gli oppressi cominciano a ribellarsi viene loro consigliata la strada di M. L. King”. L’opinione di un attivista nero, mentre il razzismo è esploso nuovamente in seguito alla reazione della gioventù nera ad un altro brutale omicidio compiuto dagli agenti di polizia. “L’attenzione si è spostata dall’omicidio di Freddie Gray e dalla violenza di Stato alle forme di rivolta degli afroamericani e al trauma generato da una continua condizione di violenza.”
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