Storie dal mondo

Haiti e la Croce Rossa, appropriazioni indebite e aiuti monchi

Il 12 gennaio 2010 Haiti è colpita da un forte terremoto. La risposta in termini di donazioni è stata immediata e generosa da tutte le parti del mondo. Purtroppo i risultati degli aiuti non sono stati all’altezza di ciò. L’ultimo degli scandali che ha coinvolto la Croce Rossa Americana, reso noto da ProPublica e NPR, è emblematico. Sintomatico di qualcosa che in generale non funziona negli aiuti. Continuano ad accumularsi una serie di fatti che rivelano il peggio di un’organizzazione che dovrebbe essere al di sopra di ogni sospetto. Nel nostro articolo una sintesi delle inchieste.

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Sfumature di bianco: razza, genere e schiavitù nei Caraibi

Durante l’era coloniale bianchi e neri erano categorizzati secondo linee di genere, molte di queste persistono ancora oggi. Ci si appellava alle differenze razziali per giustificare la deportazione e la schiavizzazione forzata, attraverso la tratta transatlantica degli schiavi, di quelli che alla fine risultarono circa tredici milioni di africani Questo sistema non solo ha comportato l’impiego di un’iconografia razzista, ma ha al pari richiesto una riflessione su cosa significasse essere bianco. In questo contesto la valorizzazione del bianco ha proceduto di pari passo con la discriminazione del nero.

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Turchia, dritti in carcere i giudici che sfidano il potere

Le elezioni non sono andate come voleva il presidente turco, Erdoğan, che voleva trasformare la Turchia in una repubblica presidenziale. La deriva autoritaria è stata però fermata nella urne. Il suo partito, AKP, ha ottenuto il 40,8%, il partito filocurdo ha raggiunto il 12,9% conquistando così 82 deputati. I nazionalisti il 16,4%. Ora il partito islamico non potrà governare da solo, avendo infatti solo una maggioranza relativa. In questo articolo la situazione alla vigilia del voto e la politica di arresti e violazioni nei confronti dell’opposizione, magistrati e giornalisti.

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Donne e mafia: quelle contro, quelle di mezzo, quelle di potere

Le racconta “Sdisonorate”, dell’Associazione daSud. Un testo di ricerca e approfondimento tutto al femminile. Intanto, un recente articolo di Eleonora Montani, docente di Criminologia all’Università di Bocconi di Milano, riferisce di un’indagine scientifica sul ruolo e la presenza delle donne nella mafia partendo dalla differenza che esiste fra l’attenzione data dai media alla crescente esposizione delle donne di mafia e i dati su denunce e condanne. Ma che significa oggi dare uno “sguardo di genere” al fenomeno delle donne che hanno a che fare con la criminalità organizzata?

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Yemen, un conflitto destinato a non spegnersi

Mentre si aggrava la crisi umanitaria nel Paese, l’Arabia Saudita ha allentato la pressione militare – almeno per ora. Tuttavia non sembra che sia in vista la fine del conflitto. L’Arabia Saudita difficilmente si tirerà indietro, almeno fino a che la minaccia posta dagli Houthi alla stabilità dello Yemen – e l’intromissione iraniana – sarà respinta. Come ha spiegato il teorico della guerra Carl von Clausewitz, il conflitto potrebbe avere le sue regole, ma la logica di fondo è sempre politica, e nello Yemen, come in Siria, in Iraq e in Libia, è molto evidente.

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Terremoto in Nepal: disastro naturale, innaturale sofferenza

A diverse settimane dall’evento gli aiuti sono in ritardo. Perché? E quale il ruolo dei Paesi occidentali nella storia nepalese? La capacità del governo e delle organizzazioni internazionali di reagire a questa situazione deve essere analizzata nel contesto storico del Nepal, da sempre caratterizzato da sottosviluppo, povertà e disuguaglianze. Intanto, la risposta della ‘comunità internazionale’ in termini finanziari fino ad oggi è stata davvero misera.

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Nepal, piccole Onlus che arrivano dove i grandi aiuti si fermano

Quasi l’intero Stato del Nepal è stato colpito dal terremoto dello scorso aprile, osservando la mappa realizzata da Google per portare aiuti umanitari si può comprendere quanto sia esteso il territorio del disastro. Ciò significa che le stime dei morti sono destinate a salire ma soprattutto che i sopravvissuti avranno bisogno per ancora molto tempo di aiuti di ogni genere. Nel post raccontiamo l’esperienza sul campo del Centro Studi Platone: la racconta la presidente della Onlus. “Il dramma peggiore è l’indifferenza”.

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Bahrain, quasi scomparso dai media, presente sul web

Nell’universo di Twitter, sotto l’hashtag #Bahrain si parla del Gran Premio di Formula 1, della presenza all’Expo 2015 di Milano e di lussuose architetture d’interni. Ma ci sono anche proteste, spesso soffocate duramente e report che parlano di sangue, repressione e torture. Al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia abbiamo incontrato l’attivista Ali Abdulemam, sfuggito alle torture, il quale conferma che la situazione dei diritti umani nel Paese è molto grave.

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Addiopizzo, a scuola di antiracket

“Pago chi non paga”: il fine del comitato antiracket è promuovere il consumo critico per una economia libera dalla mafia. Ma, a giudicare dai numeri, l’attività dell’associazione sembra però ancora una goccia nel mare: appena 1000 circa le imprese e le attività commerciali che fanno parte della rete. La volontaria Alessandra Celesia, intervistata da Voci Globali, sostiene tuttavia che “se si considera anche che alcune denunce sono state fatte pubblicamente, mi sembra che ci siano comunque dei segnali incoraggianti”.

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Costi del Non Fare, ecco i numeri del mancato sviluppo

La crescita dei Paesi in via di Sviluppo e BRICS passa certamente per gli investimenti in infrastrutture. E il non fare ha dei costi esattamente come il fare. Eppure ce n’è tanti di progetti di opere pubbliche che a livello globale potrebbero costituire una promettente opportunità anche per le imprese italiane del settore. E per noi, quale direzione di marcia dovrebbe prendere il nostro Paese per crescere da qui al 2030? Un’intervista a Stefano Clerici.

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