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Africa e omofobia, eredità dell’epoca coloniale

In un momento in cui molte nazioni si stanno muovendo verso diritti umani inclusivi l’Africa, al contrario, sta facendo passi indietro. In modo specifico, sulla questione dei diritti degli omosessuali Think Africa Press propone un’analisi in cui si collegano le pratiche e le leggi omofobiche all’era del colonialismo, epoca in cui le leggi antigay hanno le proprie radici. La maggior parte degli africani non riconoscono l’omofobia come eredità coloniale, eppure prima di quel periodo molte culture tradizionali erano tolleranti verso la sessualità espressa con persone dello stesso genere.

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Morire d’amianto, e la Rete comincia a mappare il fenomeno

Una giornata mondiale per ricordare i danni alla salute e all’ambiente. Ma il problema resta in gran parte irrisolto. Nel mondo sono registrato 100.000 decessi all’anno a causa dell’amianto: una persona ogni 5 minuti. Intanto nasce la prima piattaforma nazionale georeferenziata che raccoglie, tra l’altro, le denunce dei cittadini. E la tecnologia informatica usa anche Google Map per identificare gli abusi fuorilegge e pericolosi. Un modo per sostituire le lentezze dello Stato e l’implementazione del Piano nazionale amianto.

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Oltre il muro, storie da Israele e Palestina

Presso Le Gallerie di Piedicastello, suggestivo spazio museale ricavato da due tunnel autostradali in disuso alla periferia di Trento, è in corso fino al 25 maggio prossimo un’articolata e interessante esposizione dal titolo “OLTRE IL MURO – Storie da Israele e Palestina”. Come si può leggere nella presentazione della mostra, l’associazione “Pace per Gerusalemme – il Trentino e la Palestina” ha raccolto 76 storie di giovani israeliani e palestinesi di età compresa tra i 10 e i 16 anni, provenienti da situazioni di vita e culture diverse: gli studenti dell’Istituto delle Arti di Trento e Rovereto le hanno lette e fatte proprie, raffigurandole con varie tecniche espressive.

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Dalla fauna all’acqua, quel gusto del raro che distrugge

Circhi, zoo umani, freaks: l’uomo è affascinato dall’insolito e piega anche le risorse naturali allo sfruttamento sfrenato. E mentre, per esempio, in Africa occidentale restano solo 250 leoni adulti, l’acqua diventa un bene così prezioso che guerre in corso ne determineranno il dominio. La popolazione mondiale continua a crescere e cresce anche l’incapacità di gestire in modo solidale e sostenibile i nostri beni e risorse. Per alcuni scienziati il pianeta su cui viviamo sarebbe già ad un punto di non ritorno. Cominciato col desiderio di possedere qualcosa di raro.

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Il (trascurato) ruolo delle donne nei processi di pace

Nei processi di pace sarebbe più saggio concentrarsi sulla leadership femminile. Il caso storico delle Filippine dove Miriam Coronel-Ferrer, ha posto la sua firma come capo delle mediazioni sull’accordo che pone fine a quattro decadi di guerra civile tra il governo e il Fronte Islamico di Liberazione Moro. Una pietra miliare in questa direzione è la Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 2000, ma molto resta da fare perché le donne non vengano solo considerate vittime dei conflitti ma il fattore determinante per la pace.

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Netizen Report: governi di India e Mozambico contro le email “offensive”

Il Netizen Report settimanale di Global Voices Advocacy offre un’istantanea internazionale sulle sfide, le vittorie e le tendenze emergenti in materia di diritti online in tutto il mondo. Il rapporto di questa settimana comincia parlando della legislazione che riguarda i messaggi definiti “fastidiosi” e “offensivi” in India e in Mozambico, per riassumere poi aggiornamenti sui diritti online dallo Zambia, Pakistan, Cuba e Unione Europea.

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World Bank, lo “sviluppo” che porta ineguaglianza e povertà

Il sistema del “Doing Business” premia i Paesi che consentono facili affari alle imprese estere. Le classifiche elaborate nell’ambito di tale sistema favoriscono Paesi che rispondono alle richieste di chi fa business su scala internazionale, ma vanno a detrimento della maggioranza dei Paesi e “puniscono” chi non risponde alle aspettative. Meno tasse e meno obblighi sulle assunzioni e costo del lavoro sono alcuni dei requisiti richiesti dalle corporation e “imposti” dalla WB ai Paesi in via di Sviluppo.

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