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Vite interrotte, “Roma come Lampedusa”

“Roma come Lampedusa. Racconti dalla Città Invisibile”, una serie di incontri-evento in programma da oggi venerdì 29 novembre ore 17.00 a Roma, dedicati alle migliaia di “rifugiati invisibili” che, approdati nello Stivale in condizioni estreme e di forte esclusione sociale, trovano nella Capitale un buco nero di indifferenza. Si intende dunque portare all’attenzione della cittadinanza le voci dei rifugiati, richiedenti asilo, volontari e operatori, insieme a proiezioni di corti e documentari girati da registi migranti prodotti dall’Archivio Memorie Migranti.

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Nella potenza dell’atomo la potenziale distruzione dell’uomo

Il Corso in Diritti Umani e Giornalismo Partecipativo tenuto al liceo Fermi di Bologna, ha previsto quest’anno una lezione/evento alla mostra Senzatomica – Trasformare lo spirito umano per un mondo libero dalle armi nucleari ospitata a Palazzo d’Accursio dall’11 ottobre al 3 novembre. Dagli studenti partecipanti al corso, un breve saggio storico che analizza la tematica della guerra nucleare.

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Parlare di povertà, progetto d’inclusione tra il Ghana e l’Italia

Voci Globali e Ashanti Development interrogano – e si interrogano – attraverso scritti, foto, disegni di giovani tra 12 e 18 anni. Un nuovo progetto sulla percezione della povertà, che per cominciare ha coinvolto 65 ragazzi di quattro villaggi della Regione Ashanti del Ghana che frequentano la Junior High School. In Italia, avviata invece una serie di seminari che ha preso il via con una scuola “di frontiera”, la scuola media del paese di Monghidoro, nell’Appennino emiliano.

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La condizione dell’infanzia attraverso cifre, libri e illustrazioni

In occasione della giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, gli approfondimenti del Rapporto CRC e del festival “Illustramente”. L’immigrazione (e integrazione) è tra i punti affrontati: sono 755.939 gli studenti di cittadinanza non italiana iscritti a scuola, l’8,4% degli 8.960.166 iscritti complessivi. Tema cardine, oggi, di tanta letteratura. E sono già più di 200 i libri che trattano l’argomento “l’immigrazione raccontata all’infanzia”.

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Protocollo di Maputo, per le donne diritti a metà

In Africa molti i risultati raggiunti ma è necessaria una trasformazione profonda e sentita nei rapporti tra uomo e donna. L’autrice dell’articolo sottolinea che gli strumenti, i protocolli, le leggi e le politiche non sono in grado di cambiare la vita delle donne africane senza una sollecitazione pubblica organizzata per la loro attuazione ed applicazione.

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Letteratura africana da Nobel, ma l’unico è ancora Soyinka

Nonostante le attese l’Accademia di Svezia ha “snobbato” anche quest’anno la scrittura africana, che rimane però sorprendente. Sono sempre di più in Europa le traduzioni di testi e autori una volta considerati di nicchia e noti a pochi. Questo perché la conoscenza di certi territori e culture rimane ancora velata da pregiudizi e interpretata e criticata con la lente occidentale. Una lente che distorce abbondantemente la realtà.

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Donne, donne, donne, un’enciclopedia tutta per loro

Seconda e ultima puntata di questo speciale dedicato alla “Enciclopedia delle Donne” online: un lavoro immenso – e work in progress – come immenso il contributo dell’universo femminile alla società. Un progetto privo di finanziamenti – come molti in Italia che hanno a che fare con la cultura – ma alle cui voci stanno contribuendo studiose, docenti, appassionate.

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1973-2013, un ricordo di Salvador Allende

Un parente del presidente cileno ricorda i momenti più terribili della Storia del suo Paese. Un ricordo personale, ma anche collettivo. Tracce incancellabili per lui, per la sua famiglia, per il popolo cileno. Sono trascorsi 40 anni dal Golpe ed è importante, anche per le giovani generazioni, sapere cosa sono e cosa provocano le dittature.

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“Africa connected”, il continente che cresce grazie a Internet

Si sviluppa chi usa la Rete. È il messaggio che arriva da creativi africani e che Google lancia come concorso. E già c’è chi si sta facendo conoscere al mondo utilizzando il computer. Non va però dimenticato che solo chi ha denaro e ha studiato può permettersi di trarre vantaggio da questa conoscenza. Così le nuove tecnologie anziché restringere allargano, in qualche modo, il gap sociale.

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