Cultura e Informazione digitale

Nativi digitali? Un falso mito. Come quello del multitasking

Il concetto, lanciato nel 2001 da Mark Prensky, è stato smentito da alcune ricerche scientifiche che mettono in discussione le competenze informatiche della generazione nata dopo il 1984. Il sistema scolastico che sembrava doversi adeguare ai nuovi bisogni cognitivi di studenti nati dentro la cultura digitale sta ripensando i suoi metodi educativi, considerando anche limiti e rischi portati dai new media. Non si tratta di essere apocalittici o integrati, ma saper usare con saggezza il meglio che la tecnologia ha da offrire, con curiosità e apertura intergenerazionale.

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Worldreader, in Africa la lettura che passa attraverso il cellulare

Digital in 2017 fa il punto sulla diffusione del digitale nel mondo: in Africa la maggior parte del traffico web passa attraverso il telefonino. E così cresce il successo di applicazioni destinate alla lettura, come Worldreader, che risulta la più popolare nel continente: 28.500 ebook distribuiti gratuitamente in 43 lingue, con l’obiettivo di arrivare a 15 milioni di lettori entro il 2018. L’utilizzo di questa app può essere utile anche in ambito scolastico, come dimostra il programma Read to Kids (R2K) per promuovere la lettura diretta ai bambini fino ai 6 anni.

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Ghayath Almadhoun, quando il dolore diventa poesia

“Sono una macchina che genera poesia e la mia poesia non è nient’altro che l’espressione, il risultato della mia vita”. Quelle di Ghayath Almadhoun sono esperienze tali da cambiartela la vita, rivoltarla, farla in mille pezzi. Madre siriana, padre palestinese, Ghayath, ha vissuto per tutta la sua vita come figlio di una diaspora forzata. Come rifugiato, esiliato, o – lasciando da parte le etichette – semplicemente come un viaggiatore. Lo abbiamo intervistato nel corso di un suo reading in Italia.

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Comunicare senza confini, dalla Sicilia la sfida di Beentouch

India, Brasile, Messico, Paesi africani e sudamericani sono solo alcuni di quelli che chiamiamo Paesi emergenti o, meglio, di recente industrializzazione. Usiamo pensare a queste economie come carenti e in forte difficoltà, in realtà si stanno espandendo a ritmi elevati e l’apporto tecnologico fa da padrone a questo nuovo boom. Adattandosi al diverso contesto infrastrutturale si inserisce una startup made in Italy, un’app che consente di comunicare in alta qualità anche in presenza di smartphone di fascia medio/bassa e connessioni internet scadenti.

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La macchina sognante: poesia, passione e impegno civile

Ci sono cose che “raccontate” attraverso lo strumento poetico lasciano più traccia: chiamiamola poesia sociale, poesia di impegno civile. Un bell’esempio di diffusione e conoscenza di questo tipo di poesia è La Macchina Sognante, un contenitore che mette insieme storie, persone, emozioni. Ma la Macchina sognante, non è solo poesia: sono voci dal mondo che portano a galla, analizzano e parlano delle situazioni estreme dei nostri giorni. I conflitti, i muri, le frontiere, i razzismi e le xenofobie, le migrazioni.

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Hate speech, le responsabilità di cittadini, Stati e social media

Il Consiglio d’Europa e la UE chiedono con sempre maggior vigore agli Stati europei di agire contro l’hate speech. Contemporaneamente rinviano la gestione del problema alle grandi aziende della Rete come Facebook, Google o Twitter, demandando di fatto il compito di censurare e cancellare i contenuti ritenuti illegali. Tuttavia la mancanza di definizioni giuridiche chiare e la conseguente soggettività dell’azione di censura fa temere che così si vada a ledere la libertà di espressione dei cittadini.

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Hate speech, tecniche educative e di controllo del fenomeno

Cresce il volume e l’intensità dei commenti di odio pubblicati in Rete. Si tratta di un fenomeno definito dal Consiglio d’Europa come “hate speech” e che, come tale, va contrastato. Il compito è affidato a giornalisti, social media manager, scuole e cittadini. Cosa possiamo fare, dunque, quando ci imbattiamo in un commento che istiga all’odio e alla discriminazione? Dialogo, rispetto e informazione sono gli strumenti che abbiamo a disposizione. Nell’articolo sono elencati alcuni strumenti utili per combattere un'”abitudine” che sembra diffondersi a macchia d’olio.

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Un’enciclopedia sull’arte africana, il progetto parte dal Ghana

A concepire il progetto una donna. Africana, ghanese. Si tratta di Nana Oforiatta-Ayim, scrittrice, storica dell’arte e filmmaker. Il progetto è ambizioso: raccogliere online le forme artistiche dei secoli passati e quelle contemporanee di ogni Paese del continente. La Cultural Encyclopaedia sarà – ha già cominciato ad essere – un contenitore di arte ed artisti. Diviso in sezioni, comprende dunque arte visiva, architettura, letteratura, musica, teatro, cinema, fashion, design. C’è anche spazio per le scienze sociali: sociologia, psicologia, antropologia, politica.

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Brexit e Trump: se fossero solo una simulazione virtuale?

I recenti eventi politici che pare abbiano capovolto il mondo erano inimmaginabili 18 mesi fa. In effetti, sono così straordinari che alcuni hanno iniziato a chiedersi se potrebbero essere un indizio del fatto che in realtà viviamo in una qualche simulazione virtuale o in un esperimento alieno. Questi eventi inattesi potrebbero essere degli esperimenti per vedere come i sistemi politici reagiscono sotto stress. Oppure degli scherzi crudeli fatti a nostre spese dai nostri guardiani alieni. O magari sono soltanto dei bug informatici che non sarebbero mai dovuti accadere.

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L’Intelligenza Artificiale e le implicazioni sui diritti umani

Nel 1984, William Gibson scriveva un romanzo rivoluzionario, “Neuromante”. Allora l’IA rientrava quasi interamente nel regno della fantascienza. Oggi, tuttavia, la convergenza di algoritmi complessi, lo sviluppo di Big Data e la potenza di calcolo hanno dato vita a un mondo in cui l’IA solleva una serie di problemi importanti nel campo dell’etica e dei diritti. Dai sistemi di armamento a quelli automatici di analisi predittiva utilizzati anche dalle forze dell’ordine, l’IA sta mostrando gravi rischi quando applicata nella vita reale e quotidiana degli individui.

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