Dall’attivismo su Facebook alla mobilitazione nelle piazze
L’attivismo on line non ha spento la voglia di azioni collettive in spazi pubblici. Al contrario, sembra agire da volano. Da quest’analisi pubblicata su openDemocracy, con cui VG è in collaborazione, risulta che la Rete non ha contribuito a una prevalenza delle azioni virtuali rispetto alle mobilitazioni reali, al contrario è stata uno dei motori di questi movimenti. A cominciare dai movimenti “Occupy”. Ne escono quindi ridimensionate le ragioni della critica al click-activism.
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