respingimenti Archivi – Voci Globali

Noborder Network, migranti giungono a Lampedusa, 2007, in Licenza CC, da Wikimedia Commons

Migrazioni, l’Italia rimane la porta d’Europa. Ma poco accogliente

30 Novembre 2023 Chiara Ercolini accoglienza, africana in Italia, asilo, immigrazione, italia, lampedusa, libia, mediterraneo, migranti, Ministero dell'Interno, morti in mare, respingimenti, rifiugiati, rotta balcanica, tunisia

I migranti giungono nel nostro Paese attraverso viaggi estenuanti, via mare o via terra. Affrontano il Mediterraneo con pericolose barche o i Balcani, che d’inverno diventano un luogo gelido e inospitale. Sia lungo la rotta che una volta giunti a destinazione, si trovano in una condizione di forte vulnerabilità: infatti il sistema di accoglienza è perennemente sovraccarico e non riesce a far fronte al costante afflusso di persone. Ciò che perpetua tutto questo è la difficoltà a ottenere la protezione internazionale.

Accordi Italia-Libia, 5 anni di morte e sofferenza nel Mediterraneo

17 Ottobre 2022 Alessandro Cinciripini Abolish Frontex, Alarm Phone, centri di detenzione in Libia, Convenzione delle Nazioni Unite sui Rifugiati, Convenzione di Amburgo, criminalizzazione della migrazione, esternalizzazione delle frontiere, frontex, Luca Casarini, Marco Minniti, Matteo Salvini, Mediterranea Saving Humans, mediterraneo, Memorandum Italia-LIbia, migrazioni, Refugees in Libya, respingimenti, Sea Watch, società civile, Stragi Mediterraneo, unione europea

Il Memorandum d’Intesa siglato nel 2017 dal Governo italiano sta per rinnovarsi automaticamente per altri tre anni. Dalla sua firma si è assistito a un drammatico peggioramento del rispetto dei diritti umani nel Paese nordafricano. In aggiunta, l’UE ha irrigidito la sua politica migratoria. Dinanzi agli abusi delle milizie e ai continui respingimenti in mare, alcune realtà associative europee hanno intrapreso un’attività di search and rescue civile e indipendente. Voci Globali ha raccolto la testimonianza di Luca Casarini, uno dei fondatori di Mediterranea Saving Humans e capomissione sulla Mare Jonio.

Libia, corridoi umanitari: come funzionano, chi sono i protagonisti

25 Luglio 2022 Alessandro Luparello comunità sant'egidio, corridoi umanitari, esternalizzazione delle frontiere, guardia costiera, lager libici, libia, Medici senza frontiere, migranti, profughi, respingimenti, rifugiati, stupro, tortura, unhcr, violenze

Il 30 giugno scorso, 95 rifugiati provenienti da Africa sub-sahariana e Siria arrivano in Italia con un (raro) volo da Tripoli. Persone che hanno subito “orrori inimmaginabili” all’interno e all’esterno dei campi di detenzione. Proviamo a capirne di più raccontando anche la storia di due di loro, Hasan e Irene, e del loro atipico salvataggio. Lo facciamo grazie alla collaborazione di Morena La Rosa, attivista per i diritti delle persone migranti presenti nel Paese nordafricano, Edmond Tarek Keirallah, coordinatore del progetto SIV di MSF, ed Ezio Savasta, operatore volontario della Comunità di Sant’Egidio.

Manifestazione di sostegno all'equipaggio della Iuventa. Trapani, Sicilia. 21 Maggio 2022. Ph. Alessandro Luparello

Criminalizzazione della solidarietà, quando è cominciata e perché

22 Giugno 2022 Alessandro Luparello criminalizzazione della migrazione, criminalizzazione solidarietà, diritti umani, esternalizzazione delle frontiere, guerra in Ucraina, Hate speech, inchiesta sulla Iuventa, mediterraneo, Memorandum Italia-LIbia, migranti, morti nel mediterraneo, politica internazionale, razzismo, respingimenti, respingimenti illegali, rifugiati, solidarietà, unione europea

Soccorrendo migranti in pericolo in mare o sulle montagne, offrendo loro riparo e cibo, documentando gli abusi delle polizie e opponendosi alle espulsioni, i difensori dei diritti umani hanno svelato la crudeltà causata dalle politiche europee (e italiane) sull’immigrazione e sono diventati essi stessi bersagli delle autorità. Analizziamo, insieme all’avvocato Fulvio Vassallo Paleologo e al capomissione di Mediterranea, Luca Casarini, il fenomeno dell’attacco alle organizzazioni che operano nel sociale, specie nel campo delle migrazioni, soffermandoci tra l’altro sul tipo di linguaggio discriminatorio usato quando si parla di migranti.

Frontiere USA, quella trappola mortale per migliaia di migranti

4 Ottobre 2021 Clara Geraci attualità, Covid-19, crisi migratoria, crisi politica, diritti umani, donald trump, Espulsioni, Frontiera USA - Messico, haiti, immigrazione, Joe Biden, Kamala Harris, messico, migranti, pandemia, politica internazionale, Politica migratoria, Remain in Mexico, respingimenti, richiedenti asilo, Rio Grande, stati uniti, Texas, Titolo 42

L’amministrazione Biden sta facendo i conti con le critiche per la gestione dei migranti al confine meridionale degli States, la più difficile da 21 anni. Mentre sulla Casa Bianca già pesavano le immagini dei migranti presi al laccio dagli agenti di frontiera sulla riva del Rio Grande, si decideva per l’espulsione sommaria ad Haiti di migliaia dei migranti rimasti accampati per giorni, in condizioni al limite della disumanità, sotto al ponte che collega il Messico al Texas. A coprire la faccenda, la trumpiana politica del Titolo 42, che ha già colpito oltre 1 milione di richiedenti asilo negli USA dall’inizio della pandemia.

Barriera di confine Ungheria-Serbia, Wikimedia Commons

L’Europa che fa scudo ai migranti con oltre mille chilometri di muri

8 Settembre 2021 Clara Geraci afghanistan, attualità, Balcani, Calais, Ceuta e Melilla, confinamento, confini europei, crisi afghana, crisi migratoria, Croazia, diritti umani, Erdogan, esternalizzazione delle frontiere, Europa, fili spinati in Europa, frontex, grecia, immigrazione, Lituania, Mattarella, migranti, muri, Muri anti-migranti, Muri d'Europa, muro di Berlino, muro di Orban, nazionalismo, polonia, recinzioni, respingimenti, rotta balcanica, securitarismo europeo, Serbia, Shengen; frontiere, sovranismo, Stati membri, the jungle, Turchia, unione europea

Nel Continente che si vuole patria di diritti e libertà, le frontiere tornano protagoniste. Sull’onda della crisi afghana, Atene annuncia il completamento dell’ultima delle barriere anti-migranti, al confine settentrionale con la Turchia. Lituania e Polonia rivelano l’intenzione di serrare i valichi della rotta che passa dalla Bielorussia. La strada per l’Unione che non c’è, per i migranti, è una corsa a ostacoli. E non da oggi. Sbarramenti e recinzioni corrono lungo i confini di mezza Europa e nel nome di una presunta questione sicurezza, riducono gli standard minimi dei diritti umani, al di là e al di qua di ogni barriera.

Confine USA-Messico: situazione drammatica, anche con Biden

19 Aprile 2021 Beatrice Chioccioli america, America centrale, attivismo, attualità, bambini migranti, diritto di asilo, immigrazione, Joe Biden, migranti, minori stranieri non accompagnati, politica internazionale, respingimenti, rifugiati, stati uniti

I primi 100 giorni di mandato del presidente USA si sono aperti con la rettifica di provvedimenti anti-immigrazione emanati dal suo predecessore, Donald Trump; ma l’amministrazione attuale tentenna sui reinsediamenti di rifugiati che aveva promesso e continua con le deportazioni. Cosa possono aspettarsi le persone in viaggio verso il Paese a stelle e strisce o bloccate alle sue porte? I centri di accoglienza che straripano di bambini, gli abusi subìti dalle famiglie respinte e gli escursionisti che portano acqua nel deserto gridano tutti la stessa cosa: c’è del lavoro da fare.

Patrasso e la rotta adriatica, il volto spietato dei confini europei

13 Novembre 2020 Camilla Donzelli Asilo in Europa, attualità, confini, controllo delle frontiere, fortezza europa, frontiere, grecia, migranti, migranti ai confini, patrasso, respingimenti, respingimenti illegali, respingimento rifugiati, richiedenti asilo in Europa, richiedenti asilo in Grecia, rifugiati, rotta adriatica, soprusi contro richiedenti asilo, trattato dublino, violenza polizia

Il porto di Patrasso è uno dei punti di snodo fondamentali per i collegamenti marittimi fra Grecia e Italia. Ma non solo: ogni giorno, è teatro di innumerevoli tentativi di attraversamento illegale di quel confine che spacca a metà il Mar Adriatico. Tra invisibilità, attese sfibranti, condizioni abitative a malapena tollerabili e abusi quotidiani, il contesto in cui i migranti sono costretti a destreggiarsi è estremamente stratificato e complesso. Abbiamo passato tre giorni con No Name Kitchen, ONG indipendente che gestisce un progetto di supporto alle persone in movimento.

Esternalizzazione delle frontiere, storia dal carattere ideologico

11 Settembre 2020 Bridget Ohabuche attualità, centri di detenzione, conferenza di Evian-les Bains, convenzione di ginevra, Croazia, diritti umani, diritto d'asilo, ebrei, esternalizzazione delle frontiere, fascismo della frontiera, Guardia Costiera libica, immigrazione, italia, mar mediterraneo, memorandun d'intesa, migranti, nazioni unite, niger, principio di non-refoulement, profughi, respingimenti, rimpatri, siria, sudan, Turchia, unione europea

Il trasferimento del controllo delle proprie frontiere a Paesi terzi per impedire l’accesso delle persone straniere al proprio territorio è da tempo uno strumento strategico con cui l’Europa gestisce i flussi migratori. Una strategia che risale all’inizio del ‘900, alla Conferenza di Evian-les-Bains in Francia, dove gli Stati democratici decisero di chiudere le loro frontiere ai rifugiati ebrei in fuga dalla persecuzione nazista e negoziarono con Hitler il controllo del flusso di migranti. Una strategia che oggi viene riutilizzata nella gestione della migrazione dall’Africa e dal Medio Oriente.

Ceuta e Melilla, frontiere di morte nell’indifferenza del mondo

25 Giugno 2018 Elena Paparelli attualità, Carta di Roma, ceuta, enclaves, eurispes, frontiera, idee, immigrazione, melilla, migranti, respingimenti, spagna, ue, video

Le enclavi spagnole poste al confine lungo la costa settentrionale del Marocco, vicino allo stretto di Gibilterra, ospitano due muri di filo spinato poco raccontati dai media. Il dramma della migrazione ha toccato lì momenti di forte tensione, in cui l’uso della forza da parte della polizia marocchina e spagnola ha provocato la levata di scudi di molte associazioni umanitarie, che hanno puntato il dito contro la violazione dei diritti umani.