diritti umani

Indigeni, 370 mln di persone che vogliono preservare Madre Terra

Sebbene il massacro dei nativi e dei territori da essi abitati continui – spesso alla luce del sole e con l’appoggio degli Stati – oggi in prima linea sono presenti sempre più collettivi, associazioni e movimenti di resistenza, che operano anche attraverso l’arte e la valorizzazione del sapere ancestrale indigeno. Le prospettive indigene, femministe e ambientaliste sono oggi necessarie per ripensare la convivenza sul pianeta. La Casa Comunitaria Itzpapàlotl, collettivo indipendente di arte popolare, cultura indigena e sapere alternativo di Città del Messico, si racconta in un’intervista.

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Repubblica Ceca, saranno risarcite le rom sterilizzate forzatamente

Il Senato ceco ha approvato una legge per compensare le rom sottoposte a sterilizzazioni illegali tra il 1996 e il 2012. Israele ha “riconquistato” lo status di osservatore all’interno dell’Unione Africana con grande disappunto del Sudafrica. In Tanzania, il leader dell’opposizione Freeman Mbowe è stato incriminato per terrorismo: per la comunità internazionale è un mero tentativo di reprimere il dissenso politico. Cresce la vulnerabilità delle persone con albinismo per la crisi economica generata dalla pandemia. Greenpeace France accusa Parigi di inerzia sul tema della deforestazione importata.

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Tratta di esseri umani, il fiorente mercato della moderna schiavitù

30 luglio, Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani. Almeno 40 milioni le vittime nel mondo, trafficate principalmente a scopo di sfruttamento della prostituzione e del lavoro forzato. Una vittima su tre è un bambino. A definire il profilo delle categorie più a rischio sono le condizioni di estrema vulnerabilità sociale e materiale, e sono devastanti gli effetti della pandemia da Covid-19. È decisivo il ruolo giocato da razzismo, xenofobia, e discriminazione di genere. Per i trafficanti, sono grandi profitti e minimi rischi. E l’indifferenza collettiva è la grande complice.

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Colombia, “falsi positivi”: arrivano le accuse per crimini di guerra

Il Tribunale Speciale per la Pace ha formulato le prime incriminazioni in relazione al noto scandalo “falsi positivi”. Gli imputati sono accusati di crimini internazionali. Nasce – ad opera della IATA – una Task Force globale a supporto dei viaggiatori disabili. Il colosso coreano dell’olio di palma, Korindo, non potrà più utilizzare il marchio FSC sui propri prodotti a causa del disboscamento attuato in Indonesia. Continuano gli attacchi contro il servizio elettrico nazionale in Myanmar. Si tratta di disobbedienza civile. Intanto, cresce la tensione tra Etiopia/Egitto/Sudan per la diga GERD.

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Cuba, la comunità internazionale chiede la fine dell’embargo USA

Per il 29esimo anno consecutivo, l’Assemblea Generale ONU vota a favore della rimozione del bloqueo adottato dagli Stati Uniti contro il Paese latinoamericano nel 1992. Il Parlamento Europeo esorta gli Stati membri UE a garantire l’accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva. L’Italia apre all’eolico offshore galleggiante per contribuire alla decarbonizzazione. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa denuncia la grave emergenza umanitaria in Mozambico. Mentre un’ondata di violenza omofoba determina la cancellazione del Tbilisi Pride nell’ex Repubblica sovietica.

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Ecocidio, violentare la natura può diventare crimine internazionale

A chi rispondono coloro – individui, aziende, fabbriche, multinazionali, Stati – che irresponsabilmente hanno causato disastri ambientali irreparabili, distruggendo ecosistemi e compromettendo l’esistenza degli esseri viventi? Si può continuare ad agire nell’impunità? Che ruolo può avere il diritto internazionale nella salvaguardia della Terra? L’Indipendent Expert Panel for the Legal Definition of Ecocide, comitato indipendente avviato nel novembre 2020, dopo svariati confronti pubblici ha redatto la definizione legale di ecocidio, con l’obiettivo di renderlo punibile dalla Corte Penale Internazionale.

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Tortura, azione e aiuti ai “sopravvissuti” alla violenza istituzionale

In occasione della giornata a sostegno di coloro che hanno subìto trattamenti inumani e degradanti, raccontiamo alcuni dei progetti finanziati dal Fondo delle Nazioni Unite su questo tema. Le persone che partecipano a programmi di recupero o intraprendono azioni legali contro i propri torturatori, lo fanno in maniera coraggiosa e determinata, nonostante le difficoltà imposte dal sistema o dalla loro situazione economica e abitativa. Sono guidate da associazioni specializzate che, in tutto il mondo, si battono per e con loro.

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Haiti, nuova ondata di violenza tra bande criminali. Stato assente

La ripresa degli scontri tra gang criminali nella capitale dell’isola caraibica, sta determinando una nuova emergenza umanitaria. Il Parlamento tedesco approva la legge sulla due diligence lungo le catene di approvvigionamento diretto delle grandi aziende. Visita in segreto del capo di Stato Maggiore algerino a Parigi. Al centro della missione la difficile situazione in Sahel. Animal Equality presenta mezzo milione di firme alle Nazioni Unite per chiedere la chiusura globale dei wet market. HRW denuncia tre nuovi omicidi, in Guatemala, di persone appartenenti alla comunità LGBTQ.

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Africa, quando l’arte esprime disagio, denuncia e impegno sociale

Nonostante la pandemia abbia cambiato radicalmente la vita di milioni di persone, il 2020 è stato un anno particolarmente importante nella lotta per la difesa dei diritti umani. L’arte, come spesso accade in situazioni di crisi, è divenuta uno dei medium favoriti attraverso il quale dare forma alla volontà di battersi per società più eque e inclusive per tutti. Questo articolo ripercorre alcune delle grandi campagne sociali combattute in questi mesi, filtrandole attraverso il lavoro di dieci degli artisti africani più rilevanti e innovativi della nostra epoca.

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Yemen: diplomazia ONU sempre più in affanno, la pace è lontana

L’Inviato Speciale del Segretario Generale ONU, Martin Griffiths, tenta di raggiungere un accordo di cessate-il fuoco nel Paese mediorientale, incontrando funzionari yemeniti e sauditi. Personalità politiche europee di spicco esprimono sostegno all’inchiesta della CPI sui crimini in Palestina. Lo Stato di New York è vicino all’emanazione di una legge contro i matrimoni precoci. Mentre la FAO rileva un maggior impegno nella lotta alla pesca illegale, la Nigeria “banna” Twitter accusandolo di destabilizzare l’unità nazionale.

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