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USA, i piani di deportazione dei rifugiati del Centro America

Il nuovo programma del Governo statunitense metterebbe a repentaglio la vita di molte persone se rispedite nei loro Paesi. il programma riguarderà soprattutto gli adulti e i bambini che hanno ricevuto già l’ordine di rimpatrio. Attivisti si battono perché venga riconosciuto lo status di rifugiato da chi arriva da Paesi come il Guatemala, El Salvador e l’Honduras dove il livello di violenza negli ultimi 30 anni è aumentato. Nel 2014, dei circa 70.000 bambini ‘catturati’ mentre cercavano di attraversare il confine con gli USA, il 73% proveniva proprio da questi Paesi.

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Il continente più giovane, i leader più vecchi. L’Africa al potere

Gli ottuagenari restano saldi al loro posto e sembrano non avere intenzione di lasciare. Il più vecchio è Mugabe, 91 anni, il più giovane Museveni, 71. Naturalmente, parliamo di presidenti in carica da decenni, alcuni grazie a modifiche costituzionali. Una sorta di “dittatura democratica”. Eppure, con una popolazione totale del 65% al di sotto dei 35 anni, e del 35% tra i 15 e i 35 l’Africa è il continente più giovane e il trend non è destinato a scendere, anzi. Il 2016 anno chiave per le elezioni.

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Cina, oltre la sorveglianza: al via sistema di credito sociale

Tra Orwell e Confucio, il governo è in procinto di lanciare un sistema nazionale di valutazione dei cittadini destinato a misurarne l’affidabilità agli occhi del governo. Attraverso una combinazione dei dati finanziari, di quelli relativi agli acquisti effettuati online, del comportamento sui social media e dei dati relativi alla storia lavorativa, il sistema produrrà uno scoring complessivo di misurazione del “credito sociale” per ogni cittadino cinese. Incentivata la condivisione del punteggio raggiunto con i propri contatti online.

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Somalia: il dilemma di al-Shabaab, con al-Qaida o con l’ISIS?

A prima vista, le differenze tra al-Shabaab, il gruppo militante estremista che ha base in Somalia, e lo Stato Islamico potrebbero sembrare irrilevanti. Entrambi i gruppi prosperano sfruttando le diverse sensibilità religiose e le tensioni socio-politiche per giustificare le atrocità commesse. La recente uccisione di membri di al-Shabaab considerati favorevoli all’ISIS ha tuttavia dimostrato che le convinzioni e le tattiche condivise non sono sufficienti a impedire che i militanti jihadisti si combattano l’uno contro l’altro. Anche per le più storiche relazioni tra al-Shabaab e al-Qaida.

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Ciak, il film è online. La tv on demand appassiona gli africani

Cinema che passione! Ancor meglio se si possono scegliere i film preferiti, quando si vuole vederli e, soprattutto, vederli dovunque: a casa propria come in viaggio, grazie agli smartphone con sistema operativo Android. Anche in Africa, movies e serial sono l’intrattenimento preferito. Alle molte piattaforme dedicate già sul mercato si aggiunge ora il colosso americano Netflix. E decolla la banda larga, in sintonia con la diffusione dell’accesso ad Internet e la crescita della classe medio borghese urbana, calcolata in 300 milioni di persone.

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Kenya, rose che prosciugano laghi in nome dello ‘sviluppo’

Decine di milioni di fiori esportati in Europa ogni anno. Le multinazionali fanno soldi impoverendo territorio e persone. Il caso del lago Naivasha: “il lago si trova a meno di un’ora di distanza da Nairobi, la prima volta che ci sono andato da ragazzo era il 1957. Sono rimasto incantato dalla sua bellezza – rive rigogliose di acacia gialla, nell’acqua cristallina nuotavano diverse specie di pesci […] Vi sono tornato nel 2009. Ero costernato, quasi disperato. Il lago e la zona circostante erano irriconoscibili. Rose e enormi serre ovunque – nessuna farfalla e nessun pesce. Un sacrificio in nome dello sviluppo”.

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Diritti lavoratori migranti, Convenzione inapplicata dopo 25 anni

Venticinque anni fa, il 18 dicembre 1990, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottava la Convenzione Internazionale sulla Tutela dei Diritti di tutti i lavoratori migranti e i membri delle loro famiglie. Si tratta del più ardito strumento giuridico internazionale che sia stato mai concepito al fine di tutelare i diritti fondamentali dei migranti. Tuttavia è anche uno dei Trattati più impopolari: infatti è stato ratificato solo da un piccolo numero di Stati e nessun Paese occidentale che accoglie i migranti l’ha fatto.

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Il fenomeno migranti tra opinione pubblica, media e dati reali

Mentre nell’ultimo vertice del 2015 sul tema dei migranti l’Europa appare ancora spaccata e la Danimarca ha proposto addirittura l’esproprio dei beni dei rifugiati in cambio di welfare, la Giornata Internazionale del Migrante da poco “celebrata” ci ha ricordato che ci sono 60 milioni di persone in movimento che chiedono una risposta all’Unione Europea. TV e giornali dedicano grande attenzione alla questione e contribuiscono a creare la visione sul tema dei rifugiati, richiedenti asilo, immigrati. Ma come stanno davvero le cose?

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