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Cina: 513 milioni di utenti internet

513 milioni di utenti internet nel 2011 (+4% sul 2010), di cui la metà gestisce almeno un microblog. E’ la fotografia del mondo internet cinese, il mercato più grande del pianeta. Se la Rete accresce la consapevolezza politica dei suoi utenti, è in continuo sviluppo anche l’attività di controllo da parte delle autorità.

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Tutelare l’Internet aperta e condivisa

Ignorando l’avviso di molti cittadini ed esperti di tecnologia, i legislatori USA hanno allo studio due disegni di legge (SOPA e PIPA) che rappresentano una pericolosa minaccia all’apertura del web. La nostra comunità si unisce alla protesta odierna di tantissimi siti in tutto il mondo.

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Africa, al potere per sempre

Un’attitudine diventata quasi normalità quella dei leader africani, che una volta arrivati al potere non lo lasciano più: il termine democrazia assume nel continente africano caratteristiche tutte particolari. Il 2012 sarà un anno importante dal punto di vista politico e amministrativo, ma non vi è grande ottimismo e aspettative riguardo i cambiamenti nelle leadership.

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La prima Commissione islamica per i diritti umani

Nel giugno 2011, cinquantasette Ministri degli Esteri si sono riuniti in Kazakistan con l’obiettivo di fondare la prima commissione islamica per i diritti umani: il nuovo organismo si riunirà per la prima volta in gennaio. Alla base della commissione c’è l’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OIC), tra le più grandi organizzazioni intergovernative del mondo.

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Lavoro senza diritti: lo sfruttamento degli immigrati

E’ di questi giorni la denuncia di sfruttamento del lavoro degli immigrati avviata dalla cooperativa Parsec in Lazio, che ha messo in luce attraverso la ricerca Right Job: lavoro senza diritti. Tratta e sfruttamento lavorativo degli immigrati a Roma e nel Lazio gravi condizioni di “sfruttamento intensivo delle persone” ai limiti dello schiavismo.

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Ghana, la politica del capo tribù

Con questo pezzo di Amoah Opoku Eric, inauguriamo la presenza in Ghana di Voci Globali. Nel Paese, riconosciuto tra i più sviluppati dell’Africa sub-sahariana, esistono numerose etnie e la figura del capo tribù o del capovillaggio è ancora molto forte e determinante nella vita dei cittadini. Nonostante la democrazia ghanese dia un ottimo esempio ad altri Paesi africani, spesso la gestione tradizionale di questioni come la vendita della terra pone un serio freno allo sviluppo.

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Una cartolina di Natale dal Ghana

La nostra Antonella Sinopoli è impegnata da alcune settimane nella regione Ashanti in Ghana, dove resterà fino a marzo, per un progetto di cooperazione allo sviluppo in collaborazione con la ONG inglese Ashanti Development. Nel suo blog Ashantide racconta le esperienze africane che sta vivendo: riprendiamo un suo recente post in cui racconta le proprie sensazioni sul Natale appena trascorso.

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Repubblica Centrafricana, il Paese delle meraviglie(2)

Seconda parte del resoconto di viaggio dell’autore nel Paese africano, dove tiene corsi base per l’utilizzo del computer. Un luogo dalla bellezza travolgente ma che fa i conti con la povertà e la carenza di servizi essenziali, come quelli sanitari e scolastici. Grave il problema dell’energia elettrica: se miscela e gasolio costano cifre esorbitanti, anche l’alimentazione a energia solare ha ancora costi inaccessibili per chi si guadagna da vivere con la vendita di qualche prodotto agricolo.

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Il filo rosso tra Wukan (Cina) e la Primavera Araba

Le diffuse proteste e la forma di autogoverno praticate dagli abitanti del villaggio cinese negli ultimi tre mesi, conclusesi con la loro quasi-vittoria, ribadiscono l’impossibilità di ricorrere senza problemi alle “maniere forti” come in passato. Da un capo all’altro del mondo viene messo in discussione il potere dei governi locali e cresce l’impatto delle riforme popolari.

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Kim Jong-il: leadership ed eredità

Dopo la morte di Kim Jong-il, leader della Corea del Nord per quasi vent’anni, si apre una nuova fase in cui si deciderà, insieme al futuro del Paese, anche il posto dell’ex-dittatore nella Storia. Kim potrà essere ricordato come colui che ha guidato il Paese durante la peggiore crisi del dopoguerra aprendo la strada alle riforme oppure, se le cose andranno male, come l’incarnazione del fallimento di un comunismo dinastico.

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