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Tienanmen venticinque anni dopo, tra silenzi e nuove aspettative

Nei venticinque anni dal massacro di Piazza Tienanmen, in Cina il partito-stato sembra essere riuscito a stabilizzare il suo governo attraverso sostegno strumentale della classe media, assicurato attraverso il progresso materiale. Non è detto tuttavia che i prossimi venticinque anni siano altrettanto sicuri per il partito, data l’evoluzione e le nuove richieste che provengono dalla società cinese. Nostra traduzione di un’analisi di openDemocracy.

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“Io sto con la sposa”, per non dire: non sapevo

“L’utopia di un Europa meno ‘fortificata’” è ciò che ha spinto il regista Antonio Augugliaro, il poeta siriano palestinese Khaled Soliman Al Nassiry e il giornalista e fondatore di Fortress Europe, Gabriele del Grande, a realizzare il documentario “Io sto con la sposa”, attualmente in cerca di finanziatori attraverso il crowdfunding. Intervista di Voci Globali sul documentario che racconta del finto corteo nuziale organizzato per consentire un viaggio clandestino da Lampedusa alla Svezia.

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Terra incognita: la forma reale dell’Africa fuori dalle mappe

I modi di rappresentare mappe comunicano più che semplici informazioni. Contengono le visioni del mondo dei loro creatori. I cartografi del passato hanno “disegnato” il mondo secondo convenzioni che permettessero la localizzazione e facilitassero le rotte dei naviganti. Poi motivazioni ideologiche e di potere hanno fatto il resto e le dimensioni dei continenti sono state distorte. Oggi Google agisce con dinamiche simili.

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Coppa del mondo, il coraggio di dire che è immorale

I giochi non sono più giochi. Sono una porta aperta verso gli abusi. E sugli abusi. Sono espressioni di potere. Sono una forma di ingiustizia sociale portata a livelli estremi. Sono milioni e milioni di dollari. Sono lo sguardo della società civile sullo stato del rispetto dei diritti umani nei Paesi ospitanti. Uno sguardo e spesso nulla più. Uno sguardo sufficiente, comunque, a dare la misura di quanto i diritti umani rappresentino una cornice quasi anacronistica, uno sfondo a interessi “ben più importanti e remunerativi”.

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L’ultima lezione di Randy: “importante è avere sogni precisi”

Sei anni fa moriva il cofondatore dell’Entertainment Technology Center. La sua eredità: un inno alla vita, alla ricerca, allo studio. Il prof. Pausch, esperto di realtà virtuale, prima di morire ha portato in scena, nella sua ultima lezione universitaria diventata poi un libro, il suo corpo segnato dalla malattia. Assieme al corpo, le parole e la sua presenza di spirito. E non per parlare di malattia, ma per discutere di infanzia e di sogni, di fronte a una platea di 400 persone, fra colleghi e studenti.

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Ghana, un Paese al buio senza ragionevoli spiegazioni

I frequenti blackout stanno incidendo pericolosamente sugli affari e sull’immagine di questa nazione. Grandi aziende e piccole imprese costrette ad usare generatori e fiumi di benzina, commercianti locali e famiglie affannati, alla ricerca di un modo per gestire l’emergenza. Ma sono ormai circa tre anni che il Ghana fa esperienza di tagli di energia elettrica. E il load-shedding sta diventando sempre più insostenibile.

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Talibé, i bambini che mendicano recitando il Corano

Sono allievi della scuola coranica, la daara, retta da un maestro, il marabout, in Senegal. In alcuni casi diventano oggetto di violenza, abusi e sfruttamento. Ma il comportamento dei marabout è spesso semplicemente dovuto al numero elevato di studenti che diviene ingestibile in termini economici. Le famiglie vengono meno all’impegno preso e così i bambini sono costretti a guadagnarsi da sè quel poco che serve per nutrirsi.Inapplicata una legge del 2005 che vieta questa pratica.

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Transmigrations, un viaggio infinito dal Sahara al Mediterraneo

“Il deserto s’allarga davanti a noi, il sole è a picco e il calore discendente avvolge tutto come un fluido dalla consistenza indefinita. La canicola asciuga la pelle da qualsiasi traccia di sudore, fino al tramonto, che procurerà un po’ di sollievo, temporaneo, prima del ghiaccio della notte Sahariana.
È in queste condizioni che migliaia di persone stipate sopra carichi merci di vecchi camion Mercedes percorrono per giorni l’ultima tappa di un viaggio epico, d’altri tempi…”. Così racconta il fotogiornalista Alfredo Bini, che ha testimoniato l’odissea dei migranti e rifugiati.

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Sud Sudan, non una crisi etnica ma costituzionale

Quello che sta accadendo nel Paese è il frutto di una centralizzazione del potere dovuta alla Costituzione di transizione del Paese redatta nel 2011. Modifiche che hanno ridotto il federalismo e che hanno conferito al presidente una serie di poteri economici, politici, sociali. Non si tratta, dunque, di lotte intestine, come conviene far credere, ma di lotte che mirano a gestire privilegi al di sopra della gestione democratica degli affari del giovane Stato africano. Una breve lettura che aiuta a far luce sui fatti interni del Paese.

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