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Stencil "Free Baha'i", foto di Steve Rhodes su Flickr in licenza CC

Iran, non si fermano le persecuzioni contro minoranze religiose

27 Marzo 2020 Stefania Gliedman attualità, condanne a morte, Corpo delle Guardie rivoluzionarie, curdi, esecuzioni, iran, minoranze etniche, minoranze religiose, negazione diritti umani, openDemocracy, persecuzione curdi, persecuzioni, processi sommari, regime iraniano, repressione rivolte, Repubblica Islamica, sciiti, sunniti, uccisione minoranze, violenza contro gruppi religiosi, violenze contro i Baha'i

Non si fermano le pratiche violente di repressione del Governo iraniano nei confronti di dissidenti e minoranze. Sono ancora tanti, infatti, i gruppi etnici e religiosi non riconosciuti come degni per godere dei principali diritti e non tutelati dai principi costituzionali. In particolare Baha’i e sunniti, sistematicamente perseguitati, arrestati e spesso anche giustiziati solo per aver praticato la propria fede. A capo di tale sistema di disumana repressione ci sono il regime iraniano e il Corpo delle Guardie della Rivoluzione, che eseguono brutali condanne a morte di curdi, minoranze religiose, dissidenti del potere, oppositori in protesta. Compiendo crimini che restano impuniti.

Danimarca: paradosso nordico, femminismo e gender gap

23 Marzo 2020 Marta Silvia Viganò Aarhus, attivismo, cultura, Danimarca, eguaglianza di genere, eguaglianza sociale, femminismo, gender pay gap, parità di genere, sessismo, violenza contro le donne

Lo stereotipo sud-europeo che vede i Paesi scandinavi come i più avanzati dal punto di vista della parità di genere rispecchia davvero la realtà? Il 52% delle donne danesi tra i 18 e 74 anni è stata vittima di violenza fisica e/o sessuale. Il 32% l’ha subita per mano di un partner. Attraverso uno sguardo su sessismo, violenza di genere e tasso di femminicidio, si scopre come in questo Paese eguaglianza sociale non significhi eguaglianza di genere, come confermano studi per cui “più a Nord” non sta per “più parità”: il panorama è più sfumato e articolato.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay - su licenza CC

Covid-19, “bisogna tutelare poveri ed emarginati” avverte l’ONU

21 Marzo 2020 Tiziana Carmelitano Adnan al-Zurfi, ambiente, clientelismo, coronavirus, corruzione, corte penale internazionale, Covid-19, crimini contro l'umanità, crimini di guerra, crisi politica, diritti umani, giustizia sociale, green economy, iraq, palestina, poveri, rifiuti elettronici, unione africana

La diffusione dell’epidemia spinge le Nazioni Unite a evidenziare i possibili effetti negativi del virus sui soggetti più vulnerabili, soprattutto dal punto di vista socio-economico. Intanto, l’ONG Al-Haq lancia una “Twitter storm” a supporto della giurisdizione della CPI sui presunti crimini commessi nei territori palestinesi occupati. La Commissione Europea presenta il Piano d’azione per l’economia circolare con l’obiettivo di ridurre i rifiuti elettronici. Mentre l’Unione Africana viene accusata dai suoi dipendenti di corruzione e clientelismo, il presidente iracheno affida l’incarico di formare un nuovo governo a Adnan al-Zurfi.

Portezuelo del Viento, la diga che minaccia la Pampa argentina

20 Marzo 2020 Rosamaria Castrovinci accesso all'acqua, Acqua, AmericaLatina, argentina, attualità, Atuel, città sommerse, Colorado River, danni ambientali, difesa dell'ambiente, diga, disastro ambientale, disastro sociale, dislocamento popolazione, ecosistema, fiumi, gestione fiumi, industrie minerarie, La Pampa, openDemocracy, scarsità di acqua, sfollamento, siccità

Un nuovo progetto mette a rischio i diritti dei cittadini e l’ambiente in Argentina. Il tema è l’acqua, elemento naturale prezioso, soprattutto in zone con gravi carenze idriche. Il problema ruota intorno a un’opera idraulica imponente, l’ennesima, voluta soprattutto da governatori e industrie minerarie per il loro bisogno di profitto, oltre che energetico. Stiamo parlando del progetto della diga di Portezuelo del Viento sul fiume Colorado, che sta suscitando proteste e preoccupazione della popolazione locale. Il pericolo è restare senza acqua e danneggiare l’ecosistema per sempre.

RDC, count-down per la fine dell’Ebola. Così ne stiamo uscendo

18 Marzo 2020 Hannah Cartwright crisi sanitaria, Ebola, ebola-free, emergenza internazionale di salute pubblica, epidemia ebola, equipe medica, Mab114, OMS, Organizzazione mondiale della sanità, pratiche di prevenzione, Repubblica Democratica del Congo, vaccino JNJ, vaccino rVSV, virus, Yap Boum

All’inizio di marzo, l’ultimo paziente affetto dal virus ha lasciato il centro terapeutico nella città orientale di Beni. Al momento non ci sono nuovi casi nel Paese. Un dato senz’altro incoraggiante anche se dovranno trascorrere 42 giorni senza segnalazioni di nuovi malati prima che l’epidemia possa dirsi davvero conclusa. È stata una crisi sanitaria difficile da affrontare. Yap Boum, rappresentante regionale di Epicenter Africa, racconta in un’intervista quali sono state le azioni cruciali che hanno permesso la gestione dell’emergenza per arrivare a “quasi” debellare la malattia. Prima fra tutte un approccio comune e globale.

Africa, non è il debito a crescere, sono troppo alti gli interessi

9 Marzo 2020 Massimo Testa agenzie di rating, attualità, debito pubblico, debito statale, etiopia, Eurobond, gibuti, indebitamento africa, indisciplina fiscale, kenya, mercati obbligazionari, Mozambico, prospettive globali, rating paesi africani, spesa per interessi

Molti Paesi africani sono in piena crescita economica e il loro livello di indebitamento è sotto controllo. Eppure, i tassi di interesse pagati restano tra i più alti del mondo. Alla base di questa incongruenza c’è spesso una distorta percezione del debito africano, alimentata dalle agenzie internazionali di rating, i cui giudizi non tengono conto della crescita economica del continente, e dagli stessi governi, poco attenti alla profittabilità dei progetti e ai processi di strutturazione delle emissioni obbligazionarie. Le soluzioni non mancano e richiedono azioni concrete da parte dei governi del continente.

Manifestazione Algeri - Foto tratta da Wikimedia Commons in Licenza CC

Algeria, Hirak non demorde. Il suo obiettivo resta la democrazia

7 Marzo 2020 Tiziana Carmelitano accordo USA-talebani, afghanistan, Al Qaeda, algeria, attualità, barriera corallina, biodiversità marina, diritti umani, discriminazioni di genere, flussi migratori, gender pay gap, giustizia sociale, Grande Baia Australiana, grecia, Hirak, Lesbo, parità salariale, profughi siriani, rivoluzione del sorriso, rotta balcanica, talebani, trivellazioni

Nel Paese maghrebino, la “rivoluzione del sorriso” compie un anno. Ma le proteste non si fermano: i manifestanti continuano a chiedere uno “Stato civile e non militare”. Intanto, le ostetriche dell’Ontario ottengono, dopo una lunga battaglia legale, il riconoscimento della parità salariale. Anche gli ambientalisti australiani hanno qualcosa da festeggiare: la multinazionale Equinor non trivellerà la Great Australian Bight. Sull’isola di Lesbo, invece, è piena emergenza umanitaria in seguito all’apertura delle frontiere turche. In Afghanistan, pochi giorni dopo la firma dell’accordo di pace USA-Talebani, riprendono le ostilità.

Ciad, ritratti in chiaroscuro da una terra ricca e martoriata

2 Marzo 2020 Angelo Calianno attualità, boko haram, chad, Ciad, cultura, culture nomadi, fotoreportage, fulani, malnutrizione, oro, petrolio, povertà, risorse naturali, terrorismo, uranio

Un fotoreportage per raccontare un Paese africano dove l’immensa ricchezza delle materie prime, quali oro e petrolio, non ha comportato alcun benessere per le popolazioni locali. In particolare, quelle rurali vivono al di sotto della soglia minima di povertà. La presenza del gruppo terroristico Boko Haram accompagnata dai cambiamenti climatici hanno peggiorato una situazione già piuttosto fragile. Eppure, gli splendidi scenari naturali potrebbero far fiorire il turismo rendendolo un’ottima fonte di sviluppo economico. Ma l’insicurezza generale scoraggia i potenziali visitori.

Foto dell'utente Flickr Freedom House - Licenza CC

Siria, “giurisdizione universale” per fermare crimini e impunità

26 Febbraio 2020 Tiziana Carmelitano attualità, caso Caesar, corte penale internazionale, crimini contro l'umanità, crimini di guerra, crisi siriana, detenzioni illegali, giurisdizione universale, siria, sparizioni forzate, tortura, tribunali ibridi, video, violenza sessuale

Ormai da anni, organismi internazionali e ONG denunciano i crimini commessi da tutte le parti coinvolte nel conflitto siriano. Tuttavia, impunità e impunibilità regnano sovrane. Il Governo di Assad non ha alcuna intenzione di perseguire i responsabili di gravi violazioni dei diritti umani. La giustizia internazionale, per una molteplicità di ragioni, è al momento paralizzata. L’unica speranza per le vittime arriva dalle procure europee. Alcuni Stati hanno infatti deciso di esercitare la giurisdizione universale. Nei prossimi mesi, si aprirà nella città tedesca di Coblenza il primo processo al mondo contro i crimini di Stato nel Paese.

Omaggio ai leader sociali assassinati, Cali 26 luglio 2019, immagine di Tefita228 su Wikimedia Commons

Colombia, chi sono i leader sociali. Uno ogni 27 ore viene ucciso

24 Febbraio 2020 Isabella De Silvestro attivisti colombia, attivisti colombiani, attualità, Claudia Ortiz, Colombia, diritti umani, FARC, Iván Duque, leader sociali, omicidi politici, SudAmerica

Nel Paese latino-americano, chiunque osi denunciare i soprusi delle istituzioni, delle FARC o di gruppi impegnati in affari illeciti, diventa bersaglio di intimidazioni, minacce, violenza. Omicidi sistematici volti a silenziare le voci fuori dal coro e a scoraggiare chi vorrebbe lottare per una società più giusta. Al danno si unisce la beffa. I media propongono una narrazione omissiva di qualsiasi riferimento ai colpevoli, quasi si trattasse di esecuzioni senza esecutori. Il Governo è assente. Un silenzio che alimenta l’omertà e l’assopimento della società civile.