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ONU, mettere la salute mentale al centro degli interventi umanitari

25 Settembre 2021 Tiziana Carmelitano africa, ambiente, Aree Marine Protette, colpo di Stato in Guinea, Corea del Nord, Corea del Sud, denuclearizzazione, diritti umani, diritto alla libertà e alla sicurezza, disturbi mentali, giustizia sociale, inquinamento marino, Mamady Doumbouya, Mehmet Osman Kavala, peacebuilding, politica internazionale, salute mentale, sanzioni ECOWAS, Turchia e diritti umani

Per António Guterres – Segretario Generale Nazioni Unite – gli interventi sulla salute mentale devono diventare parte integrante dei processi di peacebulding e dei programmi di sviluppo. Pubblicata la prima guida globale per la protezione delle aree marine. Il Consiglio d’Europa “invita” la Turchia al rispetto delle sentenze CEDU, esortando il rilascio di Osman Kavala. Intanto, la Giunta militare guineana fa sapere di non nutrire alcuna preoccupazione per le sanzioni imposte dall’ECOWAS. E la Corea del Sud rinnova l’appello alla pace con la Corea del Nord.

Fuori la guerra dalla Storia, donne e movimenti per la pace globale

21 Settembre 2021 Marta Bolgioni afghanistan, africa, attualità, Balcani, Colombia, diritti umani, Europa, Femme Debout, femminismo, Giornata Internazionale per la Pace, guerra, industria bellica, infanzia, iraq, medio oriente, movimenti pacifisti, OWFI, rawa, repubblica centrafricana, resistenza nonviolenta, Ruta Pacifica de las Mujeres, spese militari, Women in Black

La guerra ci riguarda, nonostante una parte di mondo non sembri esserne toccata: la cultura militare plasma le strutture sociali e l’educazione, entra nelle spese nazionali e ne sostiene l’economia attraverso la produzione di armi e sistemi militari. I conflitti nel mondo sono ancora tanti e portano con sé violenza e distruzione. In occasione della Giornata Internazionale per la Pace – 21 settembre – Voci Globali ricorda i movimenti di resistenza contro la guerra e per una cultura di pace e solidarietà, condotti da donne nei territori bellici e in tutto il mondo.

Crimea, annessione alla Russia ha moltiplicato gli arresti di attivisti

15 Settembre 2021 Gaia Resta annessione crimea, attivisti crimeani, attualità, Aziz e Asan Akhtemov, crimea, forze di sicurezza russe, FSB, gasdotto di Perevalnoye, intelligence ucraina, Nariman Dzhelyal, openDemocracy, sabotaggio, spionaggio, tortura, ucraina, Vladislav Esipenko

Alla fine di agosto i media crimeani hanno dato la notizia del danneggiamento non meglio specificato di un gasdotto nelle vicinanze del villaggio di Perevalnoye. Nonostante la vaghezza di queste prime informazioni, dopo pochi giorni le forze di sicurezza russe hanno arrestato più di 40 persone, tutti tatari crimeani, principalmente con l’accusa di sabotaggio del gasdotto. Secondo alcune testimonianze, le persone trattenute hanno subito violenze e anche torture. Tra loro, Nariman Dzhelyal, portavoce del movimento tataro crimeano, aperto sostenitore di metodi di lotta non violenta.

Rohingya, a 4 anni dalla “fuga” dal Myanmar nessuna giustizia

10 Settembre 2021 Tiziana Carmelitano africa, ambiente, attualità, clearance operation, conflitto del Tigray, cooperazione, cooperazione alla sicurezza, criminalità transfrontaliera, crisi umanitaria, diritti umani, diseguaglianza sociale, genocidio Rohingya, giustizia sociale, politica internazionale, protezione sociale, Rohingya

Proteste nei campi profughi in Bangladesh per “celebrare” il quarto anniversario della repressione birmana contro la minoranza musulmana. Costa Rica e Panama firmano accordo di cooperazione contro il crimine organizzato. Secondo i dati dell’ILO oltre 4 miliardi di persone nel mondo sono prive di “protezione sociale”. L’ONU lancia l’allarme per il Tigray: “catastrofe imminente”. E chiede al Governo etiope di non ostacolare gli aiuti umanitari. Al Parco Nazionale Arcipelago Toscano va la certificazione della IUCN: l’area protetta è tra le eccellenze green mondiali.

Amazzonia, riforestazione spontanea non compensa aumento CO₂

3 Settembre 2021 Davide Galati agricoltura, Amazzonia, assorbimento CO2, attualità, Brasile, carbonio forestale, CO2, COP26, deforestazione, Ecuador, emergenza climatica, foreste secondarie, guyana, IPCC, paesi amazzonici, riduzione emissioni, ripristino foresta, riscaldamento climatico

L’incremento dei terreni agricoli per le coltivazioni intensive è la principale causa del vasto disboscamento in Amazzonia. Non sempre, tuttavia, i bulldozer rappresentano la fine della storia: quasi il 30% della terra disboscata viene abbandonata dopo il suo utilizzo, rigenerando nuova vegetazione. Questi habitat, noti come foreste secondarie, sono in grado di assorbire CO₂ dall’atmosfera ma, come dimostra un recente studio, riescono a compensare solo il 9% delle emissioni generate dal disboscamento. Servono cambiamenti drastici per non fallire gli obiettivi fissati nell’Accordo di Parigi.

Lago Ciad, tra prosciugamento e sfruttamento privato delle acque

1 Settembre 2021 Luciana Buttini abbassamento livelli idrici, acque transfrontaliere, attualità, Bonifica SpA, Commissione del Bacino del lago Ciad, Convenzione delle Nazioni Unite sui corsi d'acqua internazionali, fiume Congo, geopolitica, Lago Ciad, nigeria, PowerChina, Progetto Transaqua, prosciugamento, repubblica centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Sahel

Il lago Ciad è una fonte essenziale di sostentamento per la popolazione del nord-est della Nigeria e per le comunità dei Paesi limitrofi. Negli ultimi decenni, tuttavia, gli abitanti di queste zone si sono trovati ad affrontare grandi sfide come l’abbassamento del livello delle acque e il degrado ambientale. Tra le tante soluzioni proposte c’è quella del Progetto Transaqua, che prevede la deviazione al lago delle acque di alcuni affluenti del fiume Congo. Attraverso un accordo con Power China, l’Italia ha appoggiato tramite Bonifica S.p.A. il colossale progetto, riaprendo però la complessa disputa tra i diversi attori statali e non statali interessati allo sfruttamento del bacino.

USA, migranti: non si fermano le espulsioni verso il sud del Messico

27 Agosto 2021 Tiziana Carmelitano africa, ambiente, attentati in Indonesia, attualità, conflitto del Tigray, corride dei nani, declino degli impollinatori, diritti delle persone con disabilità, diritti umani, diritto di asilo, distruzione della biodiversità, esplusioni verso il Messico, etiopia, giustizia sociale, gruppi terroristici, internet-shutdown, Jemaah Islamiyah (JI), politica internazionale, servizi ecosistemici, Titolo 42, toreri nani

L’UNHCR accusa Washington di sfruttare la pandemia da Covid-19 per “allontanare” dal proprio territorio migranti e richiedenti asilo. In Spagna, il ministro dei Diritti Sociali chiede di vietare le corride dei nani: “spettacolo degradante”. Un nuovo studio scientifico conferma il calo degli impollinatori e il conseguente effetto nefasto su economia e umanità. L’Indonesia sventa un possibile attacco terroristico programmato da Jemaah Islamiyah per la festa dell’Indipendenza nazionale. Intanto, l’Etiopia sta sviluppando piattaforme social locali per sostituire Facebook e Twitter.

La crisi in Afghanistan, quali scenari si aprono per il Medio Oriente

25 Agosto 2021 Gaia Resta afghanistan, al-qaida, Arabia Saudita, attualità, caduta di Kabul, Cina, egitto, Giordania, grande gioco, iran, iraq, medio oriente, oppio, Pakistan, ritiro USA dall'Afghanistan, russia, saigon, Stato fallito, talebani

Il ritorno al potere dei talebani in territorio afghano sta scuotendo il mondo. Sebbene l’avanzata stesse proseguendo da qualche tempo, la presa di Kabul si è consumata nel giro di poche ore lasciando alle autorità statunitensi – presenti nel Paese da 20 lunghi anni – solo la possibilità di una fuga precipitosa. E lasciando ai cittadini ben poche, e disperate, possibilità di salvezza. Tutto questo si sta consumando all’interno di un quadro politico ed economico complesso che coinvolge l’intera regione mediorientale. Gli interessi in gioco sono molteplici e le conseguenze, per lo più nefaste, sono visibili all’orizzonte.

Inondazioni - Pixabay - Foto Credit Commons

Quando l’acqua provoca dei disastri: dalle inondazioni alla siccità

11 Agosto 2021 Violetta Silvestri Acqua, allagamenti, attualità, cambiamenti climatici, catastrofi ambientali, disastro ambientale, distruzione città, distruzione ecosistema, innalzamento dei mari, inondazioni, inondazioni in Africa, inondazioni in Cina, inondazioni in Europa, migranti, riscaldamento globale, scarsità di acqua, siccità

Le piogge torrenziali e devastanti che hanno colpito la Germania a metà luglio hanno impressionato il mondo. Il messaggio è stato chiaro: il cambiamento climatico sta estremizzando qualsiasi evento meteorologico, con l’acqua come elemento distruttivo sempre più in primo piano. Dagli allagamenti fino all’opposta desertificazione, le anomalie legate a questa risorsa hanno causato negli ultimi 20 anni migliaia di vittime. E lo scenario è cupo: più di 2 miliardi di persone rischieranno la vita per piogge violente o carenza d’acqua nei prossimi decenni.

Indigeni, 370 mln di persone che vogliono preservare Madre Terra

9 Agosto 2021 Marta Bolgioni ambiente, america latina, Arte indigena, attualità, Casa Comunitaria Itzpapàlotl, colonialismo, cultura, cultura indigena, difesa dell'ecosistema, diritti dei popoli indigeni, diritti umani, Giornata Mondiale dei Popoli Indigeni, giustizia sociale, idee, land grabbing, razzismo, United Nations Declaration on the Rights of Indigenous People

Sebbene il massacro dei nativi e dei territori da essi abitati continui – spesso alla luce del sole e con l’appoggio degli Stati – oggi in prima linea sono presenti sempre più collettivi, associazioni e movimenti di resistenza, che operano anche attraverso l’arte e la valorizzazione del sapere ancestrale indigeno. Le prospettive indigene, femministe e ambientaliste sono oggi necessarie per ripensare la convivenza sul pianeta. La Casa Comunitaria Itzpapàlotl, collettivo indipendente di arte popolare, cultura indigena e sapere alternativo di Città del Messico, si racconta in un’intervista.