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Caso Regeni, l’intreccio del commercio di armi tra Europa ed Egitto

L’uccisione del ricercatore italiano al Cairo nel 2016 non ha cambiato i rapporti tra Europa ed Egitto, che solo apparentemente condividono interessi di stabilità e sicurezza nell’area del Mediterraneo. Anzi, Francia e Italia sono diventati i principali fornitori di armi all’Egitto, contribuendo di fatto ad appoggiare la repressione armata che il regime di al-Sisi sta perpetrando da ormai otto anni. L’Europa, che sembra promuovere il rispetto della giustizia sociale e dei valori democratici, in realtà contribuisce al riarmo dell’Egitto e non sembra interessata a scoprire la verità sull’omicidio di Regeni.

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Africa: sanità in crisi, cresce la fuga all’estero di medici specializzati

Preoccupa l’emorragia di medici e infermieri dall’Africa, accelerata dalla pandemia di Covid-19. Nel continente che soffre il più grande carico di malattie del pianeta resta solo il 3% del personale sanitario a livello globale, e il diritto alla salute sembra sempre più un privilegio per pochi. Nello Zimbabwe si opera a mani nude, mentre a New York un chirurgo guadagna una media di 400 mila dollari l’anno. Le disuguaglianze sociali e l’abbandono dei sistemi sanitari del Sud del mondo sono ragione e conseguenza di una crisi che costa milioni di vite.

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Ingiustizia alimentare, questione legata alle dinamiche di potere

L’attuale gestione delle filiere produttive e di consumo riflette i bisogni delle categorie sociali maggiormente privilegiate, trascurando le necessità dei gruppi più vulnerabili. Tali dinamiche sono osservabili negli Stati Uniti, ma soprattutto in molti Paesi dell’Africa e dell’Asia. In questi due Continenti, l’eredità coloniale ha plasmato il funzionamento dei sistemi alimentari, senza tenere conto dei bisogni delle comunità locali. È importante che le ricerche scientifiche applichino un approccio decoloniale, utile a cambiare prospettiva e studiare categorie sino ad ora lasciate ai margini.

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Guerra Russia-Ucraina, debolezza e crisi del diritto internazionale

Mentre l’Ucraina comincia a ricevere i primi aiuti militari da parte di alcuni Stati europei, le norme per il mantenimento della pace internazionale vengono gravemente messe in crisi dalla situazione in corso. L’aggressione perpetrata dalla Russia al territorio ucraino è una chiara e preoccupante minaccia alla pace e come tale è perseguibile per legge. Ma il ruolo della Federazione Russa come membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite fa sì che una reazione sul piano legale da parte degli altri Paesi sia estremamente complessa. Anche se non impossibile.

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Migranti, i ritorni favoriti dall’OIM ma segnati da dolore e speranza

Non sempre ce la fanno. Non sempre riescono a raggiungere l’Europa o a sopportare gli abusi e le violenze dei lager libici. Così, molti migranti fanno la scelta del “viaggio di ritorno”. Sono viaggi che rientrano anche nei programmi e fondi a disposizione dell’UE e dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni. E sono proprio i ritorni dalla Libia quelli più numerosi, rispetto ai reimpatri dai Paesi europei. È il caso, per esempio, del Ghana, dove solo lo scorso anno sono arrivati tre charter con a bordo, ognuno, 150 persone. Che dovranno rifarsi una vita e affrontare lo stigma del fallimento nella comunità.

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Turchia, come trasformare la difesa dei diritti umani in terrorismo

Tra le notizie di questo mese: l’Argentina aderisce alla “Nuova Via della Seta” cinese. La Commissione africana per i diritti umani si pronuncerà sui crimini commessi in Tigray. Svolta ambientalista del colosso sudcoreano Samsung: arrivano sul mercato gli smarthpone ecosostenibili. Sciopero della fame di un gruppo di migranti contro le condizioni di vita nel centro di accoglienza polacco di Wędrzyn. Torna la poliomielite in Malawi cinque anni dopo l’ultimo caso africano. L’UE preoccupata per i venti di separatismo in Bosnia Erzegovina.

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Pandemia e diritto allo studio, sale la povertà nell’apprendimento

Generazioni di studenti a livello globale rischiano di crescere con lacune nell’istruzione che nessuno colmerà: questo è uno degli aspetti più preoccupanti dello stop alle lezioni scolastiche in presenza durante il lockdown scattato a marzo 2020 un po’ in tutto il mondo. Come fare per riportare la scuola al centro della vita di bambini e ragazzi? Dalle macerie pandemiche emergono speranze e soluzioni alternative: dalla radio, alla tv, fino all’uso intelligente del cellulare, la didattica può cambiare in modo originale, adeguato alle circostanze e arrivare a tutti.

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Mali, la cultura dell’impunità che umilia i diritti e la dignità umana

A 10 anni dall’inizio del conflitto e a quasi 7 dall’Accordo di Algeri, il Paese africano è tutt’altro che pacificato. Anzi, l’instabilità politica e l’insicurezza cronica hanno aggravato la crisi umanitaria, che rischia ormai di trasformarsi in una vera e propria catastrofe. Mentre si assiste a continue violazioni dei diritti umani – soprattutto in alcune regioni del Nord – l’impunità sembra regnare sovrana. La comunità internazionale “accusa” le istituzioni statali maliane di tollerare o addirittura incoraggiare certe gravi pratiche illecite, impedendo così la riconciliazione nazionale.

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Ucraina, fasi e motivi di otto anni di crisi e instabilità geopolitica

Mentre le minacce della Russia di invadere l’Ucraina si fanno pressanti, è utile ripercorrere la storia di questo vasto e strategico Stato cuscinetto posto tra i territori europei e quelli della Federazione Russa. Dal 2014, anno della caduta del Governo del presidente Yanukovich, l’Ucraina vive una profonda crisi economica, politica e diplomatica che ha finito per ostacolare le auspicate riforme e rendendo la nazione vulnerabile e dipendente dal sostegno esterno. La guerra russo-ucraina conta già decine di migliaia di morti, motivo per scoraggiare l’attacco della Russia e risolvere la crisi interna.

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Cioccolato, un piacere che nasce da storie antiche e da ingiustizie

Quella che sembra una semplice barretta ripercorre come un filo rosso storie di gusto, romanticismo, riti sociali e religiosi comuni ad alcune società ancestrali come all’umanità tutta. Il suo ingrediente principale è il cacao. La realtà dietro la sua produzione e ancor più il suo commercio in tutto il mondo, tuttavia, tradiscono il piacevole sapore che ad esso accostiamo per rivelare ingiustizia sociale, inique condizioni di lavoro e sfruttamento ambientale. Gli sforzi della comunità internazionale e i suoi esiti rivelano la complessità di un fenomeno che ci chiama a scelte informate e a gesti più consapevoli.

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