27 Aprile 2024

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Il (trascurato) ruolo delle donne nei processi di pace

Nei processi di pace sarebbe più saggio concentrarsi sulla leadership femminile. Il caso storico delle Filippine dove Miriam Coronel-Ferrer, ha posto la sua firma come capo delle mediazioni sull’accordo che pone fine a quattro decadi di guerra civile tra il governo e il Fronte Islamico di Liberazione Moro. Una pietra miliare in questa direzione è la Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 2000, ma molto resta da fare perché le donne non vengano solo considerate vittime dei conflitti ma il fattore determinante per la pace.

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Senza tetto, non senza diritti: ma gli homeless sono in crescita

La situazione nel nostro Paese, con qualche sorpresa, nel rapporto annuale dell’associazione Avvocati di Strada. 2718 le persone assistite nello scorso anno: cresce dunque il numero delle pratiche (2575, quelle del 2012). Le pratiche di diritto civile sono il 47%. E anche se la maggior parte di chi bussa alla porta degli Avvocati di strada cercando assistenza legale gratuita è di provenienza extra-Ue, anche i senza fissa dimora nati nel Belpaese sono in crescita.

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World Bank, lo “sviluppo” che porta ineguaglianza e povertà

Il sistema del “Doing Business” premia i Paesi che consentono facili affari alle imprese estere. Le classifiche elaborate nell’ambito di tale sistema favoriscono Paesi che rispondono alle richieste di chi fa business su scala internazionale, ma vanno a detrimento della maggioranza dei Paesi e “puniscono” chi non risponde alle aspettative. Meno tasse e meno obblighi sulle assunzioni e costo del lavoro sono alcuni dei requisiti richiesti dalle corporation e “imposti” dalla WB ai Paesi in via di Sviluppo.

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Dall’attivismo su Facebook alla mobilitazione nelle piazze

L’attivismo on line non ha spento la voglia di azioni collettive in spazi pubblici. Al contrario, sembra agire da volano. Da quest’analisi pubblicata su openDemocracy, con cui VG è in collaborazione, risulta che la Rete non ha contribuito a una prevalenza delle azioni virtuali rispetto alle mobilitazioni reali, al contrario è stata uno dei motori di questi movimenti. A cominciare dai movimenti “Occupy”. Ne escono quindi ridimensionate le ragioni della critica al click-activism.

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Nei musei occidentali i manufatti e le opere rubati all’Africa

Nessuno si batte perché il continente torni in possesso della sua Storia saccheggiata nel tempo. Mentre si continua a credere che gli africani non abbiamo prodotto arte, né lasciato testimonianze del loro progresso nei secoli. Invece i grandi musei delle capitali europee, hanno interi spazi dedicati all’arte africana, spesso più conosciuta all’estero che nei Paesi da cui proviene. Un articolo provocatorio e senza ipocrisie.

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“Sotto il cielo di Lampedusa”: oltre la tragedia arte e poesia

L’antologia poetica “Sotto il cielo di Lampedusa (Rayuela, Milano 2014) con la prefazione di Erri de Luca , è una raccolta di poesie e testimonianze. Un’opera e un documento che riesce a rovesciare la visione di Lampedusa e le tragedie del Mediterraneo: da caos di disinformazione e lacrime di coccodrillo a un messaggio preciso e forte, senza spazio per pietismi o clamori. Ne esce l’emigrazione dall’Africa come esperienza eccezionale, di dolore e morte ma se riuscita, grazie alla solidarietà, anche di rinascita.

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Il ruolo della tecnologia nei movimenti per i diritti umani

Un’analisi sul futuro dei diritti umani dato il conflitto in corso tra potere e cittadini nell’ambito delle nuove tecnologie. L’uso dei nuovi strumenti di rilevazione di crimini e abusi da parte delle ONG, ma anche l’abuso degli stessi strumenti da parte di Governi autoritari. Esempi illuminanti per fare il punto su sorveglianze e censure, perché in questi anni, gli attivisti per i diritti umani sono diventati molto consapevoli dei possibili svantaggi della tecnologia.

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Genocidio Rwanda, storie dimenticate di umanità

È facile ricordare il male, parlarne e scriverne affinché la memoria non si perda. Soprattutto quando si tratta di ricordare un genocidio, come quello ruandese, perpetrato con una ferocia bestiale, in un tempo brevissimo e sotto gli occhi (e le telecamere) del mondo intero. Ma anche quel genocidio così terribile ha avuto i suoi eroi, persone che sono riuscite a conservare lucidità e umanità mentre intorno il virus della violenza infettava con incredibile velocità.

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Dio non ama l’Africa e gli africani intossicati dalla religione

Riflessioni di un intellettuale africano che critica l’approccio alle religioni cristiana e musulmana e considera la religione nel continente alla stregua di un'”intossicazione”. La fede, legata a sedicenti profeti e pastori autoproclamatisi, viene utilizzata da politici e anche uomini di cultura per tenere la massa in uno stato di soggezione e ignoranza.

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Dove la povertà è un virus che non ha un vaccino

Avete mai sentito parlare di un uragano in un piccolo villaggio africano? Di quello che significa per i suoi abitanti, di quanti danni provoca, di quante vite si porta via? No, perché non fa notizia. Non interessa a nessuno perché – dopotutto – riguarda piccole porzioni di territori, i danni che provoca sono circoscritti a pochi beni e poche centinaia di persone e se muore qualcuno cosa vuoi che conti rispetto alle migliaia che servono per andare in prima pagina?

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