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Brasile: industria mineraria, corruzione e scempio ambientale

19 Dicembre 2015 Luciana Buttini attualità, Brasile, Carlos Drummond De Andrade, dighe, disastri ambientali, idee, industria mineraria, Itabira, openDemocracy, Rio Doce, Samarco, Vale S.A

Finché le politiche ambientali continueranno ad essere influenzate dalla corruzione e da motivi di convenienza elettorale, le grandi società minerarie continueranno a portare avanti le loro estrazioni in maniera molto pericolosa. Il recente caso della rottura di due dighe presso una miniera di ferro gestita dalla compagnia Vale S.A. nello stato di Minas Gerais, causa di un’inondazione di fango e rifiuti ferrosi che ha provocato molte vittime. Ma anche, nel post tradotto da openDemocracy, una sintesi storica sul Minas Gerais, luogo minerario per eccellenza, accompagnata da una prospettiva letteraria.

"100% rinnovabile". Installazione vivente per la pace e per la difesa dell ambiente ideata dall artista John Quigley in occasione della conferenza COP21. Immagine ripresa da Greenpeace.

COP21, presa di coscienza ma per cambiare serve coraggio

14 Dicembre 2015 Davide Galati ambiente, attualità, CO2, combustibili fossili, conferenza di parigi, COP 21, energie rinnovabili, modelli di sviluppo, riscaldamento climatico, via campesina, video, yacouba sawadogo

A Parigi, un disastro in confronto a ciò che avrebbe dovuto essere, un risultato insperato nonostante tutto. Ma importanti quanto le grandi conferenze sono le numerose iniziative dal basso in questi anni in tutto il mondo. Saranno le tradizioni e le antiche pratiche a frenare il treno in corsa della devastazione ambientale?

Immagine di Yuri Samoilov su Flickr, licenza CC BY 2.0.

USA, dopo Parigi gli attacchi alla libertà online

2 Dicembre 2015 Davide Galati aaron swartz, anonymous, attualità, barrett brown, bernardo parrella, CFAA, controllo, crittografia, hacking, idee, ISIS, jeremy hammond, libertà di espressione, libertà online, sorveglianza, stampa alternativa, terrorismo, wikileaks

Nell’ambito della Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria è stato presentato il libro di Julian Assange “Quando Google ha incontrato Wikileaks”; ne abbiamo approfittato per rivolgere alcune domande al traduttore italiano del testo (con Stefano Salpietro) Bernardo Parrella, attivista e giornalista online residente da tempo negli USA. Naturalmente non potevamo non tener conto dei recenti attentati a Parigi che plasmeranno senz’altro le dinamiche del conflitto in corso tra potere e cittadini, tra sorveglianza e libertà.

Terrorismo e Medioriente, la violenza non è la risposta

29 Novembre 2015 Benedetta Monti attualità, conflitto teologico, daesh, Europa, gran bretagna, guerra, idee, ISIS, islam, jihadismo, medioriente, parigi, siria, terrorismo

Gli attacchi terroristici di Parigi, ultimi dopo una serie di attacchi in Tunisia, Turchia, Iraq, Libano e Russia hanno trasferito in Europa quelle stragi e carneficine che in Siria e altrove sono all’ordine del giorno. Mentre tutto il mondo piange insieme ai cittadini di Parigi che hanno perso i loro cari, i politici si affrettano a impegnarsi in una reazione impulsiva proclamando il mantra “si deve fare qualcosa”. Ma mai come dopo questi attentati l’azione militare appare non più sufficiente: occorre riflettere e adottare una diversa visione.

I giovani burkinabé ce l’hanno fatta. Domenica si vota

27 Novembre 2015 Antonella Sinopoli attualità, burkina faso, burkinabé, colpo di stato, democrazia, elezioni, Sankara

Hanno costretto Compaoré alle dimissioni e resistito a un colpo di Stato. In modo non violento e da “uomini integri”. Una lezione di democrazia e partecipazione.

Democrazia vs Sviluppo, l’Africa che si interroga

26 Novembre 2015 Antonella Sinopoli attualità, democracy vs development, democrazia vs sviluppo, etiopia, ghana, idee, John Mahama, mo ibrahim, nigeria, sud africa, the africa report

Con quale criterio possiamo meglio analizzare e capire il continente africano? Grazie ai suoi sviluppi nell’ambito della democrazia, del rispetto dei diritti umani, dell’applicazione di quelli civili e sociali? O nell’ambito dello sviluppo economico? Dibattito pubblico ad Accra sull'”africanizzazione della democrazia”. Tra gli ospiti Mo Ibrahim e il ministro degli esteri etiope. Dati elaborati da GeoPoll evidenziano una certa sproporzione, in molti Paesi, tra i “successi” a livello economico e lo sviluppo di servizi e infrastrutture negli ultimi anni e il livello di democrazia.

Viva Vittoria, una coperta contro la violenza sulle donne

24 Novembre 2015 Elena Paparelli attualità, brescia, donne, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, idee, piazza vittoria, video, violenza sulle donne, viva vittoria

Sedicimila moduli di lana arrivati a Brescia da tutto il mondo. Un progetto collettivo che unisce sensibilità e creatività.

Cosa accade in Burundi? Capire per evitare un altro genocidio

12 Novembre 2015 Antonella Sinopoli afrofocus, attualità, burundi, diritti umani, genocidio, idee, Pierre Nkuruziza, rwanda

Incontro a Roma per rompere il silenzio su una crisi che potrebbe scoppiare e provocare un massacro simile a quello del Rwanda.

Maker Fair, cultura e innovazione socialmente utile

29 Ottobre 2015 Elena Paparelli artigianato digitale, attualità, cultura, idee, innovazione socialmente utile, internet delle cose, italia, maker faire rome, makers, makers movement, palmira, video

La comunità dei Makers accomunati dalla filosofia del ‘do it yourself’ costituisce ormai un fenomeno consolidato. L’ultimo evento a Roma.

I blogger di Zone9 insieme ad Addis Abeba, 2012. Foto su gentile concessione di Endalk Chala.

Etiopia, liberi gli attivisti del blog collettivo Zone9

19 Ottobre 2015 Davide Galati attualità, blogger, censura, comitato per la protezione dei giornalisti, etiopia, giornalisti, global voices advocacy, internet e diritti umani, libertà di parola online, zone9

È notizia di pochi giorni fa l’assoluzione di quattro membri del blog collettivo in lingua amarica Zone9, nonché collaboratori del network Global Voices, rimasti in carcere per 18 mesi sotto l’accusa – infondata – di terrorismo. Il blog copre le questioni sociali e politiche in Etiopia e promuove i diritti umani e la responsabilità di governo. Nonostante questa buona notizia, la situazione del Paese in termini di libertà di stampa e di parola, sia online che offline, resta particolarmente critica. È noto, e confermato dalle classifiche di Freedom House 2015, che l’Etiopia è uno dei Paesi meno liberi al mondo in questo senso.