Viva Vittoria, una coperta contro la violenza sulle donne


Foto di Piazza Vittoria, Brescia, immagine pubblicata dalla comunità Facebook "Viva Vittoria".

Sedicimila moduli di lana arrivati a Brescia da tutto il mondo, dall’Armenia al Kurdistan, dall’Etiopia all’Argentina. Obiettivo del progetto d’arte collaborativa chiamato Viva Vittoria, una coperta multicolore formato gigante per ricoprire un’intera piazza – piazza Vittoria – lì dove la sfida di cinque artiste è partita: creare un’installazione collettiva – fatta di tantissimi quadrotti di maglia (non solo lana, ma anche altri filati) per dire basta alla violenza sulle donne.

Ciascuna donna con il suo modulo di 50×50 da sferruzzare come si conviene, seguendo la fantasia e l’estro dei colori, ha potuto contribuire, con il proprio morbido tassello, ad un’opera che certamente non passa inosservata.

Il filo rosso che unisce tutte le donne esce dunque dai confini dei modi di dire e acquista la sua concretezza, in un patchwork che unisce in grande scala relazione e creatività.

Così, con l’inverno alle porte, la copertona bresciana, (visibile fino al 25 novembre) strappa anche un sorriso, oltre che stimolare una riflessione in vista dalla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Se coprire significa “prendersi cura”, i ferri e i gomitoli che escono dalle quattro mura domestiche e scendono in piazza sono un simbolo fin troppo “scoperto” per dichiarare la consapevolezza delle donne e del loro essere insieme

Apprezzerà anche qualche Gulliver di passaggio?

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Elena Paparelli

Giornalista freelance, lavora attualmente in Rai. Ha pubblicato tra gli altri i libri “Technovintage-Storia romantica degli strumenti di comunicazione” e “Favole per (quasi) adulti dal mondo animale”.

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