21 Novembre 2024

Africa

L’informazione che riguarda il continente africano è fatta di anomalie. In Italia se ne parla troppo poco, se ne parla perlopiù quando succedono eventi straordinari – conflitti, carestie, genocidi – spacciandoli per ordinari. Se ne parla avendo già in mente prospettive di analisi dei fatti legate a stereotipi e luoghi comuni. Il nostro obiettivo è di dare spazio a un’Africa “normale”. Fatta di successi e insuccessi, di situazioni vergognose o di quelle che indicano lo sviluppo e la crescita del continente, di leader e gente cosiddetta comune. Per aiutare tutti noi a capire – indirettamente – le radici del fenomeno migratorio, ma anche le economie e le relazioni di potere del pianeta.

Marocco, donne tra stereotipi e luoghi comuni

Asmaa Kherrati, impegnata da tempo in progetti di cooperazione internazionale, ha preso parte a una ricerca effettuata allo scopo di comprendere il modo in cui è considerato e percepito l’universo femminile in Marocco. Ci sembrerà forse sorprendente scoprire quanto certi pregiudizi siano ancora così radicati nella società, ma soprattutto siano “accettati” e perpetuati dalle donne stesse. Pregiudizi e stereotipi che – come l’autrice sottolinea – contribuiscono a nutrire la discriminazione e violenza nei confronti delle donne.

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Essere donne in Ghana, tra tradizione, povertà, voglia di riscatto

Essere donna è un privilegio, uno sguardo aperto sul mondo da una prospettiva unica. Ma essere donna ha “conseguenze” specifiche legate al luogo in cui si è nate, in cui si vive, in cui si impara… qualche volta a sopravvivere più che a vivere. Come in Ghana. Paese d’eccellenza per la tenuta democratica, riserva grandi contraddizioni per l’universo femminile, a causa di fenomeni quali la trokosi o le mutilazioni genitali.

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Decolonizzare la mente, parte da qui un nuovo stile di vita

Colonizzazione: siamo troppo abituati a pensarla in termini di storia del passato, di storia che riguarda certi territori e certi popoli. Di spazi e luoghi. Troppo adagiati in quello che abbiamo imparato da documentari, libri, articoli di giornale per riflettere sull’altro modello di colonizzazione, quella che riguarda la mente. Una colonizzazione invadente e silenziosa di cui nella maggior parte dei casi non siamo consapevoli. Riflessioni su come attivare il pensiero divergente, fare la propria rivoluzione, agire liberamente.

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Ghana, quando la spia è parente del ministro

C’erano una volta le spie. Quelle che si nascondevano piccoli registratori tra i vestiti, quelle con i chip collegati agli auricolari di ufficiali della CIA o del KGB. Poi sono arrivati i telefoni cellulari, e le intercettazioni hanno perso quella sottile nota di romanticismo. Ma quel vecchio modo di spiare da qualche parte è ancora utilizzato, e funziona assai meglio delle intercettazioni. In trappola ci è cascata questa volta la ghanese Victoria Hammah, oggi ex ministro della Comunicazione.

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Kenya: “160 ragazze”, sentenza storica contro la violenza sessuale

Una decisione di portata storica dell’Alta Corte del Kenya ha stabilito che l’inerzia della polizia nell’occuparsi delle denunce di stupro di 160 ragazze (organizzatesi poi come gruppo di pressione verso gli organismi giudiziari del Paese) ha creato un clima di impunità per le molestie sessuali ai minori, rendendo lo Stato indirettamente responsabile delle sofferenze e delle ferite inflitte dagli stupratori alle ragazze.

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Parlare di povertà, progetto d’inclusione tra il Ghana e l’Italia

Voci Globali e Ashanti Development interrogano – e si interrogano – attraverso scritti, foto, disegni di giovani tra 12 e 18 anni. Un nuovo progetto sulla percezione della povertà, che per cominciare ha coinvolto 65 ragazzi di quattro villaggi della Regione Ashanti del Ghana che frequentano la Junior High School. In Italia, avviata invece una serie di seminari che ha preso il via con una scuola “di frontiera”, la scuola media del paese di Monghidoro, nell’Appennino emiliano.

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Quando sul Maghreb soffiava il vento della primavera

Da ricordi di viaggio la ricostruzione di atmosfere che sarebbero diventate Storia attraverso le “rivoluzioni arabe”. Tunisia, Egitto, Algeria, Libia, Marocco: com’erano prima del 17 dicembre 2010 quando Mohamed Bouazizi, giovane venditore ambulante tunisino, si dà fuoco dopo che la sua merce viene sequestrata dalla polizia dando l’avvio alla Rivoluzione dei Gelsomini? Quali le atmosfere e i discorsi della gente?

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Protocollo di Maputo, per le donne diritti a metà

In Africa molti i risultati raggiunti ma è necessaria una trasformazione profonda e sentita nei rapporti tra uomo e donna. L’autrice dell’articolo sottolinea che gli strumenti, i protocolli, le leggi e le politiche non sono in grado di cambiare la vita delle donne africane senza una sollecitazione pubblica organizzata per la loro attuazione ed applicazione.

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Letteratura africana da Nobel, ma l’unico è ancora Soyinka

Nonostante le attese l’Accademia di Svezia ha “snobbato” anche quest’anno la scrittura africana, che rimane però sorprendente. Sono sempre di più in Europa le traduzioni di testi e autori una volta considerati di nicchia e noti a pochi. Questo perché la conoscenza di certi territori e culture rimane ancora velata da pregiudizi e interpretata e criticata con la lente occidentale. Una lente che distorce abbondantemente la realtà.

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Costa d’Avorio in bilico sulla giustizia internazionale

Respinta la richiesta di estradizione alla CPI per la moglie dell’ex presidente. Il ricordo del conflitto civile del 2010-2011 che provocò la morte di 4.000 persone. Nel 2015 ci saranno di nuovo le presidenziali, nel frattempo si cercano risposte a quei crimini e molti profughi non sono più tornati per paura o mancanza di lavoro nel loro Paese.

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