27 Aprile 2024

Autore: Carolina Carta

Donne nere in Tunisia, una vita di esclusione e pregiudizi

Quattro donne, quattro vite diverse, un’unica convinzione: quella di uscire allo scoperto raccontandosi. Secondo le testimonianze di Houda, Sabrine, Rania e Maha, in Tunisia le donne nere spesso vivono l’esclusione sociale o sono vittima di stereotipi e false credenze. Nella rabbia delle loro parole c’è però anche tanta voglia di rivalsa. Partendo da quelle che soltanto in apparenza sono piccole conquiste, come accettare la bellezza naturale dei capelli afro, queste ragazze fanno sentire la propria voce al mondo intero.

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AfroWomenPoetry, l’esordio del progetto a Padova

Poesia, aneddoti, storie di donne, storie dall’Africa. Questi gli ingredienti della conferenza tenutasi a Padova, che ha visto protagonista AfroWomenPoetry. L’intervista all’ideatrice del progetto, Antonella Sinopoli, e le performance di attrici teatrali che hanno interpretato le opere delle poetesse, hanno accompagnato il pubblico nella conoscenza di realtà spesso sconosciute, o distorte, del mondo femminile del continente africano. I primi due Paesi del progetto sono il Ghana e il Togo.

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“I love you, that’s why I beat you”. Domestic Violence in Africa


Sub-Saharan African countries experience exorbitant negative trend concerning domestic abuse, reaching peaks of almost 66 per cent. An issue that affects millions of women worldwide — extremely hard to be eradicated in the African regions due to cultural traditions and beliefs and to a widespread distorted vision of the women’s role. During its journey, AfroWomenPoetry has met several artists whose verses represent a cross section of this issue, including marital rape and wife-beating – throughout the experience of direct victims of abuse.

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AfroWomenPoetry, voices of the women in a changing Africa

With this post we present AfroWomenPoetry, our repertoire of poems written and performed by African female poets. This project aims at explaining Africa through the eyes of women: these passionate, beautiful and highly self-conscious women still have to face the lasting traces of colonialism, and they are building their identity in the Present while dealing with the Past. Poetry accounts for an important instrument, a “free zone” where they express themselves about issues as, for example, the century-long oppressive traditions, the longing for independence and autonomy, the feminism and pride in being African and many others.

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Israele, la Terra Promessa che respinge i rifugiati africani

Non cede il premier israeliano Netanyahu riguardo al provvedimento di espulsione degli immigrati irregolari eritrei e sudanesi. Secondo un recente report sono quasi 40 mila i richiedenti asilo provenienti dall’Africa. Netanyahu nega però lo status di rifugiato a coloro che definisce “infiltrati”, ovvero migranti che lasciano il proprio Paese per cercare opportunità di lavoro. Si moltiplicano non soltanto le opinioni ma anche le azioni di chi vuole porre fine alle posizioni radicali del Governo israeliano. Una sintesi della mobilitazione delle organizzazioni mondiali, dei giornalisti e dei leader della comunità ebraica.

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Demoralizzati a vita, il prezzo della felicità illusoria dei consumi

La cultura del consumismo sta creando una crescente crisi psico-spirituale. Alla più conosciuta depressione – che affligge un’ampia porzione della popolazione – si affianca la cosiddetta “demoralizzazione”. Emblema di una società sempre più disumanizzata, gli individui demoralizzati sono incapaci di assegnare un senso alle cose e la giusta importanza ai bisogni primari. Come affrontare tale perdita di valori? Nel’articolo cause, effetti e possibili soluzioni, anche attraverso il pensiero di antropologi e sociologi. Ne emerge che bisognerebbe trattare una cultura malata piuttosto che gli individui che ad essa appartengono.

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La guerra sporca dell’uranio impoverito, storie e protagonisti

La strage silente da inquinamento bellico, questo il tema di un incontro organizzato nell’ambito del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli. Sarebbero 7600 fino ad ora i militari ammalatisi a causa dell’uranio impoverito e 340 le vittime, anche se è difficile stabilire il numero esatto dei contaminati. Una strage “silenziosa”, infatti, per la difficoltà di far circolare le notizie e sottoporle all’attenzione dei media. Una carrellata degli interventi tra cui la testimonianza di Mariarosaria Ruggiero, vedova dell’archeologo napoletano Fabio Maniscalco.

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Ex OPG: il cinema indipendente racconta le ‘fosse dei serpenti’

Sono passati quasi 40 anni dalla Legge Basaglia che sanciva la chiusura dei manicomi, in seguito sostituiti dagli OPG (Ospedali psichiatrici giudiziari) e poi dalle REMS (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza), istituite nel 2015. Per anni teatro di soprusi perpetrati da guardie, medici e altri detentori di potere, queste strutture e chi vi è stato rinchiuso hanno ancora molto da raccontare. Se ne è parlato al Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, dove è stato presentato il documentario “La Stanza delle Pietre e del Cielo” dalle immagini crude e senza retorica e con la presenza di alcuni protagonisti, vittime di questi luoghi di orrore.

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Lucano, a Riace accoglienza come modello di giustizia sociale

Un esempio di accoglienza dei migranti, quello del paesino calabrese, che è valso a questo luogo e al suo primo cittadino numerosi riconoscimenti a livello mondiale. Mimmo Lucano sarà ospite sabato 11 novembre al Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli. Il sindaco non si spiega il perché di tanto clamore. “Non serve essere chissà chi per fare quello che ho fatto io”, dichiara in questa intervista a Voci Globali. Il suo modello, al di là di manipolazioni politiche, si limitava ad accogliere con spontaneità coloro che approdano sulle nostre coste. Finché non è partita un’inchiesta giudiziaria nei suoi confronti. E anche la miniserie di Rai Fiction ispirata al suo lavoro è stata cancellata dal palinsesto.

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Napoli capitale dei Diritti Umani attraverso il cinema

Dal 6 all’11 novembre si terrà la IX edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli. La manifestazione vedrà ospiti gli autori delle pellicole presentate, oltre ai testimoni di conflitti, abusi e violenze. Ogni giornata sarà dedicata a un tema portante – dalla legge contro la tortura alle migrazioni – su cui sono organizzati incontri, dibattiti e, naturalmente, proiezioni dei film in concorso e non. Il coordinatore del festival Maurizio Del Bufalo ci spiega la filosofia con cui dal 2008 porta avanti il #CineNapoliDiritti e ci guida attraverso le novità di quest’anno, l’edizione di cui Voci Globali farà da media partner.

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