[Mondo – I fatti del mese (marzo 2023). In questa rubrica mensile, dieci brevi notizie raccontano avvenimenti, fatti, iniziative, politiche che – per diverse ragioni – restano di solito nell’ombra della stampa. Tenere una finestra aperta sul mondo: in questa prospettiva, e in linea con le tematiche di Voci Globali, diamo spazio a quanto accade nel panorama internazionale.]
Diritti umani – Arrestato Matiullah Wesa, sostenitore del diritto delle donne all’istruzione
“Matiullah Wesa è stato arrestato a Kabul. Chiediamo alle autorità di fatto di chiarire dove si trovi, le ragioni del suo fermo“ nonché “la garanzia dell’accesso a una rappresentanza legale e la possibilità di contattare la famiglia”. Con un tweet del 27 marzo, la Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (UNAMA), ha diffuso la notizia dell’arresto Wesa. Il 29enne, fondatore dell’associazione PenPath e sostenitore dell’istruzione femminile nel Paese mediorientale, è stato picchiato e portato via con la forza fuori da una moschea. “Il danno che la chiusura delle scuole sta provocando è irreversibile, innegabile“, aveva twittato la scorsa settimana.
Africa – Nigeria/GB, condannato senatore nigeriano per traffico di organi
Il 23 marzo, la Corte londinese di Old Bailey ha dichiarato colpevole di “tentato traffico di organi” il senatore nigeriano Ike Ekweremadu, sua moglie Beatrice e il dottor Obinna Obeta. Tutti gli imputati sono stati condannati per “sfruttamento di vittima vulnerabile al fine di prelievo illegale di organi“. Secondo la ricostruzione della Corte, Ekweremadu avrebbe cercato di comprare un rene da un connazionale 21enne per farlo poi trapiantare, in una clinica della capitale britannica, alla figlia gravemente ammalata. Al giovane erano state offerte 7.000 sterline e la promessa di un futuro in Gran Bretagna. Il processo ha avuto una forte eco mediatica soprattutto in Nigeria dato il ruolo politico di Ekweremadu, che in passato è stato anche vice presidente del Senato nigeriano.
Ambiente – L’Italia difende i pesticidi. “Non danneggiano le api”
Nel corso del suo intervento al Consiglio UE AgriFish del 21 marzo, Francesco Lollobrigida – ministro dell’Ambiente italiano – intervenendo sul Nuovo Accordo UE sugli impollinatori, ha sostenuto che “la difesa delle api non deve mettere a rischio la produzione agricola“. A suo avviso, “sarebbe sbagliato collegare il declino degli impollinatori all’uso dei pesticidi“. Per il WWF tali dichiarazioni risultano “sorprendenti e preoccupanti“. Non a caso, “l’interazione tra pesticidi e api preoccupa da tempo gli scienziati di tutto il mondo“. La tutela degli insetti impollinatori è infatti fondamentale sia per le produzioni agricole sia per la salute delle persone.
Politica internazionale – Yemen, tenui barlumi di speranza per la pace
Al termine di 10 giorni di trattative segrete in Svizzera, le parti coinvolte nel conflitto in Yemen hanno raggiunto – il 20 marzo – un’intesa per lo scambio di 887 prigionieri e per un nuovo round negoziale, che si terrà nel mese di maggio. “Con l’avvicinarsi del mese di Ramadan, esorto entrambe le parti a rispettare gli impegni presi, non solo l’una verso l’altra” ma anche con “le migliaia di famiglie yemenite che aspettano da tempo di incontrare i loro parenti“, ha dichiarato Hans Grundberg – inviato speciale ONU per lo Yemen. Le discussioni tra il Governo dello Yemen e il gruppo Houthi si sono svolte sotto l’egida delle Nazioni Unite e del Comitato Internazionale della Croce Rossa.
Africa – Malawi, appello presidenziale per aiuti internazionali post ciclone
“Il Malawi versa in uno stato di calamità. Il ciclone Freddy ha devastato un Paese già gravemente provato da tragedie passate. Abbiamo bisogno di aiuto e assistenza“. Il presidente malawiano, Lazarus Chakwerah, ha lanciato – il 15 marzo – un appello alla comunità internazionale al fine di ottenere supporto per le aree e le persone colpite dalla tempesta. Intanto, si è aggravato il bilancio delle vittime: 225 morti, 584 feriti, 37 dispersi. Secondo i dati del Dipartimento per gli Affari di gestione dei disastri, Freddy – abbattutosi sul Malawi l’11 marzo – ha coinvolto oltre 58.000 individui, di cui circa 19.000 risultano sfollati interni. Ha distrutto case, linee telefoniche, cavi elettrici, provocando inondazioni diffuse e tre giorni di black out nazionale.
Giustizia sociale – Libano, crescono gli sforzi per sostenere i bambini con bisogni speciali
Il 13 marzo – nel corso di una visita ufficiale di due giorni in Libano per l’apertura del Forum arabo per lo sviluppo sostenibile – il vice Segretario Generale ONU, Amina Mohammed, ha visitato un centro per bambini di strada a Beirut. Riconoscendo le difficoltà economiche senza precedenti vissute dal popolo libanese, Mohammed ha espresso soddisfazione per gli sforzi volti a fornire sostegno psicosociale, medico, educativo e di protezione sociale a questi minori. “Ai bambini dovrebbe essere permesso di essere bambini. Dovrebbero godere dei loro diritti all’istruzione, alla salute, a un ambiente sicuro“, ha detto. Nel Paese, circa 1,8 milioni di bambini vivono in famiglie molto povere. Il rischio di finire per strada è assai elevato. Molti di loro sono costretti a lavorare. E finiscono per essere sfruttati nonché esposti a violenze fisiche e verbali.
Politica internazionale – Turchia blocca il transito verso la Russia di merci sanzionate
La Turchia ha interrotto il transito di merci sanzionate dirette in Russia. Decine di navi commerciali, comprese quelle che fanno parte del comparto del grano del Mar Nero, sarebbero bloccate nello Stretto del Bosforo in attesa di riprendere il loro viaggio. A diffondere la notizia, il 9 marzo, il quotidiano russo Kommersant. Secondo anonime fonti governative turche, Istanbul avrebbe “ordinato l’interruzione del transito, dal 1° marzo, in conformità alle sanzioni UE”. In base al decimo pacchetto di sanzioni adottato il 25 febbraio scorso dall’Unione Europea, è ora vietata l’esportazione dai Paesi europei anche dei prodotti “quasi duali”, ossia merci non classificabili tecnicamente come a duplice uso, ma che possono essere utilizzati ai fini di difesa e sicurezza.
Diritti umani – Colombia, prime incriminazioni per il reclutamento di bambini soldato
Il Tribunale Speciale per la Pace (JEP) – giurisdizione straordinaria istituita per perseguire le gravi violazioni dei diritti umani perpetrate nel corso del conflitto colombiano – ha formulato, l‘8 marzo, le prime imputazioni contro 10 ex combattenti delle FARC per reclutamento di bambini soldato. “Le FARC hanno utilizzato il reclutamento di ragazzi e ragazze come strategia politico-militare” per rafforzare le proprie fila “nella decennale sanguinosa lotta con lo Stato colombiano”, ha dichiarato Raul Sanchez, giudice del JEP. Non si conosce ancora il numero di bambini arruolati. L’accusa nei confronti degli imputati è di crimini contro l’umanità.
Ambiente – Firmato accordo storico sulla protezione della biodiversità marina
Quasi vent’anni di negoziati e 38 ore di colloqui finali hanno portato, il 4 marzo, alla firma di un accordo epocale sulla tutela dell’alto mare. L‘High Seas Treaty – siglato dagli Stati membri delle Nazioni Unite – si pone come obiettivo la collocazione del 30% degli oceani all’interno di aree protette così da poter salvaguardare la loro biodiversità dai cambiamenti climatici, dallo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e dai differenti tipi di inquinamento. Fino a questo momento, solo l’1,2% di queste acque era protetto. Si ricorderà che con il termine “alto mare” si fa riferimento alla frazione di oceani e mari al di là della Zona Economica Esclusiva statale (oltre 200 miglia nautiche dalla costa), non soggetta pertanto a leggi nazionali.
Giustizia sociale – Aumenta la rappresentanza femminile nei Parlamenti del mondo
Secondo l’ultimo rapporto annuale dell’Unione Interparlamentare (IPU) – pubblicato il 3 marzo – ogni Paese del mondo ha finalmente una donna in Parlamento. Non solo, la partecipazione femminile non è mai stata così diversificata come oggi. I risultati – basati sui dati delle elezioni svoltesi lo scorso anno in 47 Stati – mostrano che le donne hanno ottenuto il 25,8% dei seggi disponibili, con un aumento di 2,3 punti percentuali rispetto alle elezioni precedenti. Certo, la strada per raggiungere la parità di genere parlamentare è ancora lunga. A questo ritmo, sostiene l’IPU, ci vorranno almeno 80 anni. Tra i maggiori ostacoli, a livello globale: il clima di sessismo e le molestie.