Site icon Voci Globali – Africa, giustizia ambientale e sociale, diritti umani

Il Qatar continua ad abusare le persone LGBT prima dei Mondiali

[Mondo – I fatti del mese (ottobre 2022). In questa rubrica mensile, dieci brevi notizie raccontano avvenimenti, fatti, iniziative, politiche che – per diverse ragioni – restano di solito nell’ombra della stampa. Tenere una finestra aperta sul mondo: in questa prospettiva, e in linea con le tematiche di Voci Globali, diamo spazio a quanto accade nel panorama internazionale.]

Foto dell’utente Flickr Marco Verch – Licenza CC con attribuzione

Diritti umani – Qatar, ancora detenzioni arbitrarie e maltrattamenti LGBT

Le forze di sicurezza del Qatar hanno arbitrariamente arrestato e detenuto persone LGBT”, commettendo ogni sorta di maltrattamento e abuso sull’esclusiva base del loro orientamento sessuale ovvero identità di genere. A meno di un mese dall’inizio dei mondiali di calcio, Human Rights Watch – il 24 ottobreha pubblicato un vero e proprio “atto di accusa” nei confronti delle autorità qatariane per il trattamento riservato ai membri della comunità LGBT. Doha “deve intervenire per fermare l’impunità verso la violenza di genere”, ha affermato Rasha Younes, ricercatrice dell’ONG. “Le accuse di HRW contengono informazioni del tutto false”, ha replicato un funzionario governativo.

Ambiente – Italia, “Save the Queen” arriva in Maremma

È ripartita la campagna “Save the Queen” di Legambiente che, ormai da anni, sostiene gli apicoltori italiani nella lotta allo spopolamento. Il 21 ottobre, a Ripescia (GR) – storica sede dell’associazione ambientalista – sono state donate a 5 apicoltori maremmani 10 arnie ciascuno. Gli imprenditori toscani avevano visto gli insetti impollinatori dispersi a causa degli incendi di questa estate. “Quello che vogliamo fare, oltre ad un atto concreto per tutelare le api – minacciate dalla crisi climatica e dall’uso di pesticidi in agricoltura – è lanciare un importante segnale di ripartenza ponendoci al fianco della popolazione per la salvaguardia della biodiversità e dell’economia locale”, ha dichiarato Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente.

Africa – Sudan, violato il cessate il fuoco. I ribelli negano l’accusa

Esercito e ribelli sudanesi si sono accusati reciprocamente per l’avvenuta violazione del cessate il fuoco nella travagliata regione del Darfur. “Nei giorni scorsi, mentre il governo continua a compiere instancabili sforzi per raggiungere la pace in tutto il Paese, il Movimento per la Liberazione del Sudan (SLM-AW) ha effettuato un attacco improvviso alle nostre forze sui Monti Marra, si legge in un comunicato governativo del 19 ottobre. Dal canto suo, l’SLM-AW ha negato l’accusa, affermando di essersi soltanto difeso dall’attacco dell’esercito. Si ricorderà che il Movimento per la Liberazione del Sudan è l’unico gruppo armato ribelle a non aver aderito all’accordo di pace siglato nel 2020 a Juba, capitale del Sud Sudan.

Giustizia sociale – Iran, le Nazioni Unite invitano a porre fine alle violenze contro i bambini

Condanniamo fermamente le gravi violazioni dei diritti del bambino, che si stanno verificando in Iran nel contesto delle proteste pacifiche nate in seguito al decesso in custodia di Mahsa Amini”, morta il 16 settembre scorso dopo essere stata arrestata dalla cosiddetta polizia morale. Il Comitato ONU per i diritti dell’infanzia, il 17 ottobre, ha rilasciato una dichiarazione esortando le autorità di Teheran a fermare gli abusi in atto contro i minori e rivelando l’uccisione di almeno 23 bambini da parte delle forze di sicurezza iraniane. Non solo, altri centinaia sarebbero stati feriti, detenuti e torturati nel corso della repressione governativa ancora in atto.

Politica internazionale – Russia/Marocco, accordo sul nucleare civile

Il Governo russo, il 13 ottobre, ha annunciato di aver concordato una bozza di accordo con il Marocco nel campo dell’utilizzazione dell’energia atomica a scopi pacifici. L’accordo prevede il supporto di Mosca in 14 aree, tra cui: la progettazione e la costruzione di reattori nucleari, il miglioramento delle infrastrutture di energia atomica marocchine, la creazione di impianti di desalinizzazione dell’acqua, l’esplorazione e lo sviluppo di giacimenti di uranio nonché lo studio della base delle risorse minerarie del Regno. Da tempo, Rabat cerca di diversificare le proprie fonti energetiche per garantirsi un approvvigionamento svincolato dalle fluttuazioni dei prezzi dell’energia sui mercati internazionali.

Africa – Guinea, respinta la richiesta di arresti domiciliari per l’ex dittatore Camara

La Corte della Guinea ha confermato, il 10 ottobre, la custodia cautelare in carcere per l’ex presidente guineano Moussa Dadis Camara e i suoi coimputati, tutti incriminati per il noto massacro avvenuto nel 2009 all’interno dello stadio di Conakry, dove centinaia di persone si erano radunate per protestare contro l’allora giunta militare al potere. Il processo storico contro l’ex dittatore si è aperto il 28 settembre scorso alla presenza del procuratore della Corte Penale Internazionale Karim A. A. Khan. È un momento molto importante, atteso da tempo dal popolo guineano, aveva affermato Karim Khan. “Speriamo che il processo possa continuare in modo credibile poiché gli occhi del mondo sono rivolti verso la Guinea”.

Politica internazionale – Suscita reazioni negative l’accordo Turchia/Libia su idrocarburi

Egitto e Grecia, il 9 ottobre, hanno dichiaratoillegale” il memorandum d’intesa siglato da Ankara e Tripoli, che consente l’esplorazione di idrocarburi da parte della Turchia nelle acque libiche del Mediterraneo. “Useremo tutti i mezzi legali per difendere i nostri diritti” tenuto conto che la Libia “non ha piena sovranità su quest’area”, ha detto Nikos Dendias – ministro degli Esteri greco. A fare eco anche Parigi, secondo cui la recente intesa “non è conforme al diritto internazionale”. L’accordo fa seguito a quello firmato nel 2019 dai due Paesi per delimitare i loro confini marittimi, denunciato a suo tempo dall’Unione Europea in quanto: viola i diritti sovrani di Stati terzi e la Legge del mare.

Giustizia sociale – Cotone, risorsa fondamentale per lo sviluppo socio-economico dei PVS

Il 7 ottobre è stata celebrata la Giornata Mondiale del Cotone, istituita nel 2021 dall’Assemblea Generale ONU nel quadro dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza globale della fibra coltivata in più di 75 Stati. Quest’anno, le molteplici iniziative, anche social, di ONG, associazioni, società civile si sono focalizzate sul ruolo chiave del cotone per lo sviluppo socio-economico dei Paesi a basso reddito (PVS). L’industria del cotone, infatti, contribuisce alla creazione di posti di lavoro e al mantenimento della stabilità finanziaria dei PVS. Gli argomenti principali di dibattito si sono incentrati su: sostenibilità, occupazione giovanile, contributo delle donne nel mondo del cotone.

Ambiente – Protesta di Greenpeace fuori dal summit di Praga contro i combustibili fossili

Una ventina di attivisti provenienti da Repubblica Ceca, Germania, Paesi Bassi – il 6 ottobrehanno protestato sotto il castello di Praga, sede del doppio vertice della Comunità politica europea e del Consiglio Europeo. A una settimana dall’apparente sabotaggio del Nord Stream, il gruppo ambientalista ha voluto ricordare i rischi della dipendenza dai combustibili fossili, innalzando sul fiume Moldava un finto gasdotto di 30 metri.Per quanto duro sarà questo inverno, il prossimo potrebbe essere peggiore se i governi non faranno nulla per ridurre rapidamente la dipendenza dell’Europa dal petrolio e dal gas”, ha dichiarato Thomas Gelin di Greenpeace UE.

Diritti umani – Nicaragua, esperti internazionali denunciano il collasso dei diritti civili

Con una dichiarazione congiunta del 3 ottobre, la Commissione interamericana dei diritti dell’uomo e le Nazioni Unite hanno chiesto alle autorità nicaraguensi di porre fine all’applicazione di “pratiche governative abusive” tese a “limitare la partecipazione civica nonché la libertà di espressione, riunione pacifica e associazione. Secondo gli esperti internazionali, il Nicaragua – a partire dal 2018 – ha messo in atto unastrategia di censura”, sviluppando un chiaro “schema di repressione dello spazio civico”. Sono stati, infatti, presi di mira le voci dissidenti, tra cui: giornalisti, attivisti, accademici, studenti, membri della Chiesa cattolica, partiti politici e oppositori del Governo.

Exit mobile version