giustizia sociale

Giustizia sociale, quanto è attuale oggi la teologia della liberazione

Vivere la fede cristiana come lotta per l’emancipazione, i diritti degli oppressi, il riscatto dalla povertà è quanto si prefigge uno specifico movimento del cattolicesimo sviluppatosi soprattutto in America Latina, ancora attivo oggi. Dall’esperienza di Viviana Premazzi, che ha scritto un libro su questo approccio teologico, approfondiamo il tema di come la dimensione religiosa possa sconfinare nell’azione politica e sociale in modo costruttivo. Anche tra le tante difficoltà nell’interpretare i testi sacri in termini di inclusione e di accoglienza delle diversità.

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Turchia, arresti in massa durante la marcia del Pride a Istanbul

Tra le notizie di questo mese: la Svizzera ha emendato la legislazione nazionale, riconoscendo che il sesso senza consenso equivale a stupro. Un gruppo di indios peruviani hanno attaccato due petroliere canadesi per protestare contro lo sfruttamento del territorio amazzonico. Il “tesoriere del genocidio” ruandese non sarà sottoposto a processo penale perché troppo vecchio. Lo ha deciso il Meccanismo residuale internazionale per i Tribunali penali. Il Word Food Programme ha annunciato il taglio degli aiuti alimentari in Siria per “una crisi di finanziamento senza precedenti”.

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Sicurezza sociale, aumentano vulnerabilità e divari del benessere

4 miliardi di persone, ovvero circa il 55% della popolazione mondiale, sono fuori da ogni assistenza basilare, riguardante il diritto all’alimentazione, alle cure, all’istruzione, a un lavoro e a una vita dignitosa. Si tratta della drammatica sintesi dell’attuale lacuna in tema di giustizia sociale. Troppe disuguaglianze e sofferenze stanno colpendo milioni di persone a livello globale, chiamando urgentemente i Governi ad agire per una società equa e di pace. Inflazione insostenibile, guerre, crisi climatica e meccanismi di finanza globale stanno distruggendo il futuro di intere generazioni.

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Africa MOCA Festival, diversità e ricchezza artistica sotto i riflettori

Tra le notizie di questo mese: L’UNESCO difende gli artisti sotto attacco, annunciando un investimento da 1 milione di dollari a sostegno della libertà artistica globale. Scoppiano le proteste in Pakistan dopo l’arresto dell’ex primo ministro Imran Khan. Siglata a Jeddah, da esercito sudanese e forze di pronto intervento, una dichiarazione di principi a tutela dei civili coinvolti nel conflitto. Un rapporto svela come il Delta del Niger sia stato avvelenato dai colossi petroliferi con danni enormi per ambiente e salute umana.

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Iran, la brutale oppressione delle proteste si abbatte sui bambini

Tra le notizie di questo mese: ancora strage di civili in Burkina Faso, il Governo annuncia nuovo approccio nella lotta al terrorismo. Le associazioni ambientaliste europee si scagliano contro l’UE per l’inclusione di gas e nucleare in tassonomia. Prosegue il disgelo tra Iran e Arabia Saudita: incontro a Pechino. Secondo l’ultimo rapporto FAO, la parità di genere nei sistemi agroalimentari aiuterebbe la crescita dell’economia globale. Dopo 500 anni, il Vaticano rigetta la “dottrina della scoperta”: l’ONU plaude. Al via il processo contro l’ex presidente del Kosovo Thaçi per crimini internazionali.

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Afghanistan, come i Talebani massacrano l’istruzione femminile

Tra le notizie di questo mese: secondo i dati dell’Unione Interparlamentare (IPU), cresce e si diversifica la rappresentanza femminile nei Parlamenti di tutto il mondo. Dopo quasi vent’anni di negoziati, è stato firmato lo storico accordo sulla protezione della biodiversità marina. L’Italia difende i pesticidi: ad avviso del nostro ministro dell’Ambiente non danneggiano le api. Il Governo yemenita e gli Houthi hanno raggiunto un’intesa per lo scambio di 887 prigionieri. E, intanto, il senatore nigeriano Ike Ekweremadu viene riconosciuto colpevole di traffico d’organi da una Corte londinese.

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Crisi climatica, l’impatto sul diritto al cibo e la sicurezza alimentare

L’effetto dell’innalzamento delle temperature e degli eventi meteorologici disastrosi sta interferendo in diverso modo sulla vita di ciascuno. Non è esente da questo impatto la possibilità di godere in modo sicuro e stabile delle risorse alimentari, per intere popolazioni. Nelle dimensioni di accesso, utilizzo e stabilità, essa scarseggia e sovrabbonda in maniera disomogenea nel globo e affligge chi maggiormente già paga lo scotto dei cambiamenti climatici in atto.La fruizione del diritto al cibo richiede un approccio sostenibile soprattutto del sistema alimentare, con strategie che rivedano gli attuali modelli di produzione.

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MENA, è online la nuova violenza di Stato contro le persone LGBT

Tra le notizie di questo mese: il Parlamento italiano istituisce una Commissione (permanente) bicamerale d’inchiesta sul femminicidio e ogni forma di violenza di genere. I leader africani si uniscono nella lotta all’AIDS pediatrico. L’Australia boccia la proposta di realizzare una miniera di carbone a poche miglia dalla Grande barriera corallina. Il Centro iraniano per i diritti umani denuncia la repressione di Teheran contro i medici, rei di curare i manifestanti feriti. Israele approva legge volta a revocare la cittadinanza ai detenuti per terrorismo ovvero alle persone riceventi finanziamenti dall’ANP.

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Giustizia sociale e ambientale, due facce della stessa medaglia

La Giornata Mondiale per la Giustizia Sociale richiama l’attenzione su temi come l’accesso a un lavoro dignitoso, alla salute e a tutte le dimensioni che la riguardano. Eppure, alla luce dei grandi cambiamenti ambientali dei nostri tempi, la giustizia sociale si lega a quella ambientale, al divario sociale che è allargato e inasprito dalla crisi climatica, lasciando ricadere sui Paesi più poveri il peso maggiore. L’approccio integrato dell’ecologia integrale, in questo panorama, offre una visione interconnessa tra le due giustizie, in cui l’una è soluzione e modello per l’altra, e viceversa.

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West Bank, la politica securitaria israeliana ghettizza i palestinesi

Tra le notizie di questo mese: la Tanzania abolisce il divieto di “protesta pacifica”. L’ONU esorta gli amministratori di tutti i social media alla concreta applicazione delle politiche aziendali in materia di “hate speech”. La Grecia rimanda il processo farsa contro i soccorritori dei migranti. Greenpeace denuncia il devastante impatto climatico dei jet privati. Intanto, l’UNICEF rileva un aumento della povertà di apprendimento tra gli studenti meno abbienti. Mentre in Libano si protesta contro lo stallo delle indagini sulla nota esplosione al porto di Beirut, in Togo si chiude la Conferenza Africana sulla lotta al terrorismo.

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