21 Novembre 2024

apartheid

Ricordando Mandela, tante iniquità nel Sudafrica per cui ha lottato

Il 18 luglio è la giornata mondiale dedicata a Nelson Mandela: cosa resta dei suoi sforzi per combattere il sistema di segregazione razziale? Di certo, l’esempio di una battaglia per la convivenza pacifica di comunità diverse e l’impegno per eliminare ingiustizie sociali che però restano ancora evidenti. Dall’accesso alle risorse, all’impatto del cambiamento climatico fino all’inclusione nelle città, sono tante le facce della povertà. Tante da non poter dire la lotta conclusa. Ne abbiamo parlato con due professori, per una riflessione sull’eredità di questo personaggio iconico.

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Africani scrittori di resoconti di viaggi attraverso il loro Continente

In Sudafrica il viaggio è un argomento delicato. Durante gli anni dell’apartheid vigevano leggi che limitavano fortemente o addirittura bloccavano gli spostamenti delle persone nere; quella del viaggio di piacere era un’idea applicabile soltanto ai bianchi. Anche se quelle norme non esistono più, hanno lasciato un retaggio che i giovani sudafricani stanno cercando di scrollarsi di dosso. Numerose sono, infatti, le pubblicazioni che raccontano di viaggi alla scoperta del Paese e di se stessi, dello spostarsi liberamente senza il timore di incorrere in situazioni spiacevoli per il colore della pelle.

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Israele, il nuovo Governo di Netanyahu minaccia la democrazia

Dopo aver ricevuto la fiducia della Knesset, il 29 dicembre scorso ha prestato giuramento il nuovo Governo israeliano guidato dalla coalizione dei partiti più di estrema destra e di orientamento religioso ultra-ortodosso della storia del Paese. Le dichiarazioni dei neo ministri sono molto chiare e non lasciano spazio a dubbi sulla volontà del Governo di percorrere la strada della discriminazione, dell’apartheid e dello spregio delle Leggi Fondamentali e dei diritti umani pur di consolidare il proprio potere e affermare la supremazia ebraica in ogni ambito della vita politica e sociale.

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Giovani che resistono: palestinesi e israeliani contro l’apartheid

Le recenti tensioni nella Cisgiordania hanno riportato la questione palestinese al centro dei dibattiti sulla stampa internazionale. A partire dagli anni Novanta, l’espansione delle colonie israeliane e l’aumento della pressione militare hanno causato l’aggravarsi delle condizioni di vita per i palestinesi. Per contro, la risposta della popolazione e delle nuove generazioni offre spunti di analisi rilevanti. Attraverso l’intervista all’attivista palestinese Sami Hussein Huraini dell’associazione Youth of Sumud, Voci Globali riporta uno spaccato della realtà quotidiana nei territori sotto occupazione israeliana.

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Israele, l’apartheid digitale che controlla e silenzia i palestinesi

Si fa sempre più urgente, a livello globale, l’istituzione di standard internazionali che proteggano gli individui sia dall’usurpazione dei diritti umani da parte di Governi autoritari e repressivi, che dalle politiche digitali di colossi capitalistici orientati al profitto. Sono anni che Israele, deumanizzando costantemente i palestinesi, ne confina la libertà di espressione online, attentando a quelli che dovrebbero essere diritti inalienabili di ciascun cittadino nell’era del web. Al di là delle politiche digitali segregazioniste adottate da Israele, l’aspetto più allarmante rimane la tacita collaborazione tra il regime mediorientale e i colossi dei social media.

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Bambini soldato, cresce la piaga secondo la blacklist degli USA

Washington aggiunge Camerun, Libia e Nigeria nella blacklist dei Paesi che reclutano i minori come combattenti in violazione dei diritti dell’infanzia. La CTBTO ha registrato un picco di radiazioni nella Regione baltica: si sospetta il malfunzionamento di una centrale nucleare russa. Intanto, il Covid-19 sta determinando una nuova ondata di fame soprattutto nel Sud del mondo. L’America Latina esprime solidarietà al popolo palestinese: 320 personalità di spicco del mondo accademico, istituzionale e politico hanno firmato una nota congiunta per condannare la politica annessionista di Israele. In Mali, si apre il dialogo tra istituzioni statali e “Movimento 5 giugno”.

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Sudafrica, la terra ai neri. Espropriazione ai proprietari bianchi

Erano molti i segnali che lasciavano presagire che la situazione, prima o poi, si sarebbe capovolta. Il Parlamento ha appoggiato una mozione per una modifica della Costituzione che consentirebbe l’espropriazione della terra senza compensazione. Il 72% della terra coltivabile in Sudafrica appartiene a proprietari bianchi. Gli animi sono tutt’altro che tranquilli ora che la promessa dei leader sudafricani di cambiare le cose  sta diventando realtà. E i risultati di questo primo, estremo passo, sono al momento imprevedibili.

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Letteratura della schiavitù: due romanzi e tanto disincanto

“Tra me e il mondo” e “Lo Schiavista” sono due libri di denuncia sul razzismo negli USA. Due punti di vista differenti e due linguaggi opposti per parlare della medesima piaga sociale che ancora avvelena un Paese confuso e rabbioso. Si sa che l’America non è affatto entrata nella fase post-racial e che la pesante eredità della schiavitù allunga ancora la sua ombra ingombrante nel rapporto fra bianchi e afroamericani. Ma quanto può la letteratura incidere in profondità in un malessere tanto radicato?

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Sudafrica, l’eredità dell’Apartheid sulla nazione arcobaleno

La fine del regime di Apartheid nel 1994 ha alimentato le speranze di molti, specialmente tra chi aveva sofferto la sottomissione e lo sfruttamento razziale per secoli. La tanto celebrata ‘nazione arcobaleno’ e il racconto di una società non razziale hanno infuso la speranza di un nuovo inizio. Ciò ha tuttavia anche comportato un’aspettativa ottimistica, piuttosto prematura, di migliori rapporti tra bianchi e neri. I recenti episodi di razzismo richiedono una nuova riflessione sulla riconciliazione nell’era post-apartheid e sull’agenda del Paese.

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Sud Africa: razzismo, classismo, elitarismo sono vivi e vegeti

Nonostante il regime dell’Apartheid sia stato abolito ufficialmente nel 1994, permangono squilibri di potere e di trattamento. Questo articolo affronta il tema delle politiche di finanziamento dell’educazione universitaria in Sudafrica, nel tentativo di mostrare come problemi di accesso ed equità, di per sé molto complicati, siano diventati ancora più contorti per l’intervento di agenzie governative e non, spesso molto elitarie.

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