Tradizioni locali e diritti umani, un dialogo difficile
In Africa c’è ancora chi sostiene che i costumi dei Paesi e religioni debbano dettare le regole della convivenza civile.
Leggi di piùIn Africa c’è ancora chi sostiene che i costumi dei Paesi e religioni debbano dettare le regole della convivenza civile.
Leggi di piùOggi siamo testata giornalistica. I nostri obiettivi: continuare a sperimentare un giornalismo di umanità e di azioni quotidiane. Di pari passo con la crescita e i successi di Voci Globali – che quest’anno compie 5 anni – vanno quei progetti legati al fare, all’agire. Dunque, i Corsi in Diritti Umani e Giornalismo Partecipativo e i Seminari sulla Povertà nelle scuole. E le attività in Ghana con Ashanti Development. Tra questi un progetto con i bambini di un villaggio e il finanziamento di corsi di apicoltura.
Leggi di piùNella ‘mobile age’ quale il futuro (e il ruolo) di citizen journalism e social media? Gli esempi di Cina, Siria, Ucraina, Ungheria. Mentre il cyberterrorism spaventa sempre più governi, banche e multinazionali. “Pyongyang – ha detto lo storico Hyung Gu Lynn – ha capito che colpire l’economia oggi miete più vittime che destabilizzare la politica. Un gruppo di hacker, per il capitalismo, è più devastante di una testata atomica e chi assedia il web bombarda il pianeta”.
Leggi di piùUn’analisi di openDemocracy sulla questione nucleare, quando appaiono ormai lontani i tempi in cui il disarmo dominava l’agenda globale. Negli ultimi anni, il disarmo nucleare non ha più visto grandi sostenitori. Abbiamo capito ancora una volta, purtroppo, che c’è bisogno di una crisi per ottenere l’attenzione del pubblico e dei politici in tema. Il problema è che le situazioni di crisi portano a considerare le armi atomiche ancora più attraenti e utili invece di spingere verso la loro eliminazione.
Leggi di più“Rigiocattolo”, sotto l’assedio del Natale e dei suoi ameni corollari, sembra concetto impudente e fuori luogo. Eppure, il riciclaggio di giocattoli in varie città d’Europa, a cominciare dalla piazza recentemente organizzata a Milano, il 13 e 14 dicembre, fa parte di un progetto ormai collaudato – D.R.E.A.M della Comunità di Sant’Egidio, per il contrasto all’AIDS e alla malnutrizione in Africa. Al proposito, pubblichiamo una nostra intervista a Paola Germano, responsabile del programma sin dall’inizio ovvero dal 2002.
Leggi di piùLa recente risoluzione del Parlamento Europeo nei confronti di Google ha riacceso cruciali questioni strategiche, economiche, fiscali. Tra queste rimangono non sufficientemente illuminate le questioni dei diritti online, con particolare riferimento ai temi della privacy e della sorveglianza. In questo senso si può ripartire dalla figura di Edward Snowden: il film “Citizenfour” e una recente videointervista a cura di Lawrence Lessig rilanciano la sua azione, così importante per tutti noi.
Leggi di piùVoci Globali rilancia la diretta streaming dell’evento in programma oggi 5/12 ore 18.45 all’Università del Dialogo / Sermig.
Leggi di piùLe cifre diffuse non sono mai le stesse. Una cosa è certa, milioni e milioni di persone al mondo – probabilmente 1 miliardo – non hanno accesso all’acqua potabile. E si calcola che, entro il 2025, la proporzione della popolazione al mondo che vivrà in aree o Paesi di difficile accesso a questo bene, aumenterà di due terzi. Questo significa anche morire per tutte quelle malattie collegate all’assenza d’acqua o all’approvvigionamento a fonti contaminate. Tutto ciò nonostante l’impegno e le Risoluzioni ONU sul tema.
Leggi di piùLa ricerca di responsabilità per i crimini di guerra rende più difficile l’opera dei mediatori di pace,ma ciò resta necessario. Naturalmente, esiste una tensione continua tra la ricerca della pace e la necessità di giustizia. Ma è inutile far passare misure di impunità per giustizia alternativa. Giustizia e pace possono collaborare, peraltro l’impegno della CPI di porre fine all’impunità è stato sancito dalle Nazioni Unite nel diritto e nella politica internazionale.
Leggi di piùLavorano in fabbriche, miniere, brothel. Sono visibili ma allo stesso tempo invisibili e non c’è limite d’età. Spesso sono bambini, comunque donne e uomini senza diritti. Quasi 36 milioni di persone, in tutto il mondo, vivono in stato di schiavitù. Il 61% sparso in cinque Paesi: Cina, India, Pakistan, Uzbekistan, Russia. È quanto emerge dalla seconda edizione del Global Slavery Index voluto dalla Walk Free Foundation, movimento che ha lo scopo di far venire a galla, combattere e sradicare la moderna schiavitù.
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