22 Novembre 2024

Cultura e Informazione digitale

Facebook e il rischio di danni alla salute mentale

Negli ultimi dieci anni, Facebook ha aggiunto una nuova dimensione alla vita di oltre un miliardo di persone, e insieme ad altri social network come Twitter e Instagram, ha creato una categoria di legami sociali del tutto nuova. Un numero sempre più ampio di studi nell’ambito della psicologia e delle scienze sociali analizzano il fenomeno dei social media e come stanno cambiando le nostre vite, in meglio o in peggio. Ecco alcuni risultati.

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I social media e la rappresentazione dei conflitti

I mezzi di comunicazione tradizionali hanno avuto a lungo il monopolio sul modo in cui sono rappresentate la guerra e le catastrofi. Fino a poco tempo fa, quello che vedevamo era essenzialmente il risultato del lavoro di alcuni fotografi coraggiosi. Oggi le cose sono molto diverse: ogni giorno sui social vengono caricate milioni di fotografie da tutto il mondo. Un articolo su come lo “sharing” delle immagini cambia la nostra percezione e consapevolezza dei crimini verso i diritti umani.

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Guerre informatiche, in gioco l’economia e la libertà

Nella ‘mobile age’ quale il futuro (e il ruolo) di citizen journalism e social media? Gli esempi di Cina, Siria, Ucraina, Ungheria. Mentre il cyberterrorism spaventa sempre più governi, banche e multinazionali. “Pyongyang – ha detto lo storico Hyung Gu Lynn – ha capito che colpire l’economia oggi miete più vittime che destabilizzare la politica. Un gruppo di hacker, per il capitalismo, è più devastante di una testata atomica e chi assedia il web bombarda il pianeta”.

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Tra Google e i diritti digitali, ripartire da Edward Snowden

La recente risoluzione del Parlamento Europeo nei confronti di Google ha riacceso cruciali questioni strategiche, economiche, fiscali. Tra queste rimangono non sufficientemente illuminate le questioni dei diritti online, con particolare riferimento ai temi della privacy e della sorveglianza. In questo senso si può ripartire dalla figura di Edward Snowden: il film “Citizenfour” e una recente videointervista a cura di Lawrence Lessig rilanciano la sua azione, così importante per tutti noi.

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Internet e la censura sulla cultura, il caso di Aaron Swartz

Chi ancora vuole la cultura come un prodotto di mercato, chi chiede che Internet diffonda anche contenuti accademici. Ma migliaia di documenti risultano chiusi a chiave da un lucchetto con l’etichetta “Diritto d’autore”. Breve excursus storico e analisi della situazione attuale di uno studente del Fermi di Bologna che ha seguito il nostro Corso in Diritti Umani e Giornalismo Partecipativo. Accesso al link del documentario che ripercorre la storia di Swartz e la sua lotta per la totale libertà d’accesso alle informazioni e a Internet, contro la censura.

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Change.org, l’attivismo a portata di click

In Italia una media di 600 petizioni al mese. 350 quelle vinte in 2 anni di attività. Ma i “progetti” in Rete sono 15.000. Intervista a Salvatore Barbera, direttore delle campagne in Italia. Barbera non vuol sentire parlare del termine slackactivism, quella sorta di attivismo pigro che consente, attraverso un click di lavarsi la coscienza e pensare di aver davvero contribuito a cambiare il mondo. “Già qualche anno fa – dice Barbera a Voci Globali – è stata presentata una ricerca che dimostrava che le persone che partecipano alle petizioni online sono anche quelle che di solito scendono nelle strade”.

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Come proteggersi dalle insidie del mondo digitale

Hacker, furti dell’identità, attacchi alla privacy, pedofilia… I reati on line si sono moltiplicati, ma ci si può difendere. Sul web c’è tutto. Proprio lì, dove esiste il problema, si può trovare anche la soluzione. In questo articolo una serie di consigli e di informazioni per conoscere i cybercrime più diffusi – e anche quelli meno noti o più difficili da riconoscere – e per affrontarli. Si scopre anche che non bisogna essere esperti di computer e di sistemi informatici per diventare più scaltri e attenti.

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Surprising Europe, un archivio aperto di storie di migrazioni

Sono milioni. Vivono sparsi nel nostro continente, l’Europa. La categoria per tutti è: immigrati. Ma nessuno di loro ha la stessa storia. Nessuno è uguale all’altro. E così, se volessimo raccontare la vita di ognuno, occorrerebbero volumi e volumi. C’è però un progetto online che aiuta a stabilire un contatto con queste persone, che aiuta a superare pregiudizi e luoghi comuni. “Surprising Europe” appartiene a loro, un volume aperto, scritto più voci e approfondito attraverso immagini e video.

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Come salvare le lingue in via di estinzione: progetti in Rete

Ogni 10-14 giorni uno dei linguaggi nel mondo “in pericolo di vita” di fatto si estingue. Il ruolo del Web per conservarle. Studiosi e specialisti nel campo dell’IT collaborano utilizzando la tecnologia digitale per rivitalizzare una lingua. Numerosi corsi e video online: dal Sami al Cherokee, dalle lingue indigene africane al Pipil di El Salvador a lingue asiatiche, dell’Artico e del Medio Oriente. Per combattere il “darwinismo linguistico”.

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“Bollenti Spiriti”, l’imprenditoria giovanile sostenuta dal Web

In Puglia un percorso tutto nuovo che usa la Rete per favorire opportunità e di lavoro e scambi di idee. “Bollenti Spiriti” è un esempio di come “un’altra idea di Mezzogiorno” si sta affermando, circolando anche grazie alle nuove tecnologie. Tanti sono i progetti realizzati e altrettanti quelli in cantiere. Ne abbiamo parlato con l’assessore alle Politiche Giovanili della Regione Puglia, Guglielmo Minervini.

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