Luciana Buttini, Autore presso Voci Globali

La felicità possibile, investire sul capitale umano

27 Maggio 2015 Luciana Buttini Becker, Capitale Umano, economia, Felicità, idee, imperialismo, La Misura Dell'Anima, openDemocracy, Psicologia Positiva

Rabbia e ingiustizia hanno bisogno d’ascolto. Gary Becker e la sua teoria rivoluzionaria: le persone sono importanti. Becker è stato il pioniere di quella tendenza conosciuta come “imperialismo economico” – ovvero l’estensione dell’economia neoclassica in nuovi territori, che apparentemente non hanno a che fare con l’economia. Vale a dire ambiti come la famiglia e l’istruzione, che Becker ha analizzato usando il trasformativo concetto di “capitale umano”. Ma cosa significa e come si valorizza questo “capitale” a vantaggio del singolo?

Squadre di recupero al lavoro tra le macerie , 17 aprile 2015. Demotix/Thomas Kelly. Tutti i diritti riservati.

Terremoto in Nepal: disastro naturale, innaturale sofferenza

15 Maggio 2015 Luciana Buttini aiuti, attualità, colonialismo, dinastia rana, gran bretagna, maoisti, nepal, sottosviluppo, stati uniti, storia del nepal, terremoto

A diverse settimane dall’evento gli aiuti sono in ritardo. Perché? E quale il ruolo dei Paesi occidentali nella storia nepalese? La capacità del governo e delle organizzazioni internazionali di reagire a questa situazione deve essere analizzata nel contesto storico del Nepal, da sempre caratterizzato da sottosviluppo, povertà e disuguaglianze. Intanto, la risposta della ‘comunità internazionale’ in termini finanziari fino ad oggi è stata davvero misera.

Migranti, l’UE deve agire ora per fermare la tragedia sulle sue coste

29 Aprile 2015 Luciana Buttini attualità, Europa, idee, immigrazione, libia, mare nostrum, mediterraneo, migranti, sbarchi, scafisti, triton, unione europea

Quanto valgono le vite umane? Quante persone dovranno ancora morire prima che l’Europa intervenga? Purtroppo queste non sono domande retoriche. Dall’inizio del 2015 più di 1500 persone, nel viaggio dal Nord Africa verso le coste europee, sono annegate o scomparse nelle acque del Mediterraneo. Tuttavia, fino ad ora gli Stati Membri non sono riusciti a concordare una strategia comune per rispondere alle traversate illegali nel Mediterraneo che stanno trasformando il mare in un cimitero di massa.

Lavoratrice della industria tessile, utenza ILO su Flickr, licenza CC.

Il business del lavoro forzato all’ombra di governi e imprese

26 Marzo 2015 Luciana Buttini attualità, diritti dei lavoratori, globalizzazione, lavoro forzato, mercato, neo-liberismo, openDemocracy, schiavitù, sistema economico

Spesso, quello che possiamo definire vero e proprio lavoro forzato, viene descritto come un reato isolato riconducibile a datori di lavoro senza scrupoli. Tuttavia si tratta di qualcosa di molto più sistematico rispetto a ciò che vogliono credere molti governi, imprese e organizzazioni che si battono per eliminare la schiavitù. Sia nuove iniziative legislative che l’opera di ONG non riescono a sradicare la schiavitù contemporanea che rimarrà tale con gli attuali sistemi di mercato.

Miliziani ISIS bruciano strumenti musicali, probabilmente su territorio libico, da International Business Times con licenza di riutilizzo.

La Libia, l’Occidente e il tentativo di contenere il conflitto

9 Marzo 2015 Luciana Buttini attualità, egitto, idee, ISIS, libia, openDemocracy, Stato Islamico, tunisia

Sembra che molti potenti muoiano dalla voglia di combattere le violenti milizie libiche e le loro Nazioni amiche all’interno della regione. Lo Stato Islamico, dal canto suo, sta facendo di tutto per provocare l’Egitto, la Giordania e i Paesi occidentali e per portare i “crociati” – ovvero i soldati europei – nei territori arabi. Ma il caos in Libia non verrà sicuramente fermato né da deboli retoriche né da scelte facili. L’analisi di un’esperta.

Messico, sull’onda della crisi la lotta per i diritti umani

2 Marzo 2015 Luciana Buttini attualità, diritti umani, idee, iguala, marketing sociale, messico, openDemocracy

Il 2014 è stato un anno difficile, ma la scomparsa di 43 studenti ha dato linfa a un movimento di grande coscienza civile. I cittadini chiedono che sia fatta chiarezza sull’accaduto, chiedono le dimissioni del presidente e che si indìcano le elezioni per una nuova assemblea costituzionale nel 2017. Si tratta di una sfiducia nelle istituzioni politiche ormai generalizzata e molto diffusa. Infatti, anche una grande varietà di settori sociali si sta mobilitando e sta chiedendo un cambiamento radicale.

Yemen, perché il Paese rischia una nuova scissione

9 Febbraio 2015 Luciana Buttini aqap, attualità, hadi, houthi, idee, openDemocracy, saleh, yemen, yemen del nord, yemen del sud, zaydismo

Dopo le dimissioni del Presidente Hadi, il 22 gennaio scorso, il processo di transizione mirato a una maggiore stabilità politica sembra fallire. Probabilmente, la minaccia più grande alla stabilità dello Yemen non è la violenza dei ribelli Houthi nel nord e nemmeno l’attività di AQAP nel sud, ma la prospettiva di una nuova divisione del Paese lungo i confini precedenti all’unificazione del 1990. Il destino degli Yemeniti è in bilico, e dipenderà dal continuo impegno diplomatico e sostegno della comunità internazionale.

Conflitto maoisti e Stato indiano, al centro donne e bambini

2 Febbraio 2015 Luciana Buttini attualità, bambini soldato, India, maoisti, openDemocracy, stato indiano, violenza sessuale

Una larga parte delle popolazioni tribali indiane subisce le conseguenze più pesanti del sanguinoso conflitto – in corso da anni, autentico conflitto dimenticato – tra lo Stato indiano e i gruppi di guerriglieri maoisti. Raramente tale conflitto è emerso nell’agenda riguardante programmi di sicurezza globale. Donne e bambini sono intrappolati in questa mortale linea di fuoco, con abusi sessuali dilaganti e i più piccoli usati come scudi umani.

Facebook e il rischio di danni alla salute mentale

14 Gennaio 2015 Luciana Buttini attualità, autostima, facebook, idee, Internet, openDemocracy, privacy, psicologia, relazioni, social media, suicidi di identità virtuale

Negli ultimi dieci anni, Facebook ha aggiunto una nuova dimensione alla vita di oltre un miliardo di persone, e insieme ad altri social network come Twitter e Instagram, ha creato una categoria di legami sociali del tutto nuova. Un numero sempre più ampio di studi nell’ambito della psicologia e delle scienze sociali analizzano il fenomeno dei social media e come stanno cambiando le nostre vite, in meglio o in peggio. Ecco alcuni risultati.

Studenti in Senegal, immagine da Wikipedia.

Il francese, le lingue locali e il complesso di inferiorità

7 Gennaio 2015 Luciana Buttini attualità, Cheikh Anta Diop, cultura, educazione, francofonia, idee, lingue locali africane, linguistica, scuole africa, senegal

Nessun Paese può svilupparsi se la maggioranza della sua popolazione non comprende la lingua ufficiale. Un’analisi concentrata sull’Africa francofona e in particolare sul Senegal, dove il vero problema non è la presenza della lingua francese, compresa dal 29% della popolazione senegalese, ma l’assenza delle lingue nazionali locali nella sfera ufficiale: vita politico-amministrativa, educazione, formazione. Una questione di sviluppo e di democrazia.