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Microplastica, di Mattias Egger da NICO Expedition su Flickr, con licenza CC

Microplastiche, alternative “bio” ancora poco sicure per la salute

3 Marzo 2023 Luciana Buttini bioplastiche, bisfenolo, contaminazione, effetti nocivi, fibrosi, ftalati, industria della plastica, inquinamento da plastica, microplastiche, nanoplastiche, PET, plastica, plastica bio, plastica riutilizzabile, prodotti processati

Il fenomeno dell’inquinamento da plastica è un tema molto dibattuto negli studi sulla salvaguardia ambientale e oceanica. Nello specifico, uno dei problemi più importanti riguarda la contaminazione da microplastica e nanoplastica. Recenti studi hanno evidenziato tracce di queste ultime nel DNA di un campione di volontari umani sani in una concentrazione media di 1,6 mg/L. Pertanto, le pratiche positive da adottare vanno dalla riduzione dei prodotti processati all’uso di contenitori realizzati anche parzialmente in plastica, fino a evitare di conservare, cuocere o riscaldare il cibo in contenitori di plastica.

Iran, respinta indagine internazionale su repressioni delle proteste

2 Dicembre 2022 Tiziana Carmelitano africa, ambiente, Convenzione di Instabul, crisi clima, crisi economica in Ghana, crisi in Myanmar, diritti umani, donne migranti, elezioni presidenziali in RD Congo, giustizia sociale, inquinamento da plastica, libano, malati di lebbra, media e clima, migranti scomparsi, politica internazionale, proteste in iran, uccisione di Mahsa Amini

Tra le notizie di questo mese: in Gran Bretagna è entrata in vigore la Convenzione di Istanbul. Le donne migranti escluse dalle tutele previste dallo strumento internazionale. Proteste in Ghana contro la crisi economica, i manifestanti hanno chiesto le dimissioni del presidente. Coca-Cola, Pepsi e Nestlé guidano la classifica dei più grandi inquinatori di plastica al mondo, secondo il nuovo report della coalizione internazionale Break Free from Plastic. Oltre 50.000 migranti, a livello globale, dal 2014 hanno perso la vita durante i viaggi della speranza. A renderlo noto l’OIM.

Economia circolare della plastica, la sfida degli innovatori africani

14 Settembre 2022 Davide Galati africa, catena del valore della plastica, economia circolare, economia circolare plastica, gestione plastica in africa, innovazione, innovazione digitale, innovazione in africa, inquinamento da plastica, microplastiche, plastica, recyclebot, Riciclaggio della plastica, rifiuti in plastica, wecyclers, yo waste

Se nel Continente si prevede un forte aumento dei rifiuti di plastica da qui al 2030, un numero sempre maggiore di ONG e innovatori stanno rispondendo a questa sfida dimostrando creatività. Nell’articolo vengono illustrati alcuni esempi di innovazione digitale in Nigeria, Uganda e Zambia che coinvolgono le famiglie in percorsi virtuosi a favore delle comunità locali. Permangono sfide istituzionali significative e limitazioni infrastrutturali che stanno rallentando il ritmo del progresso verso una più completa economia circolare della plastica in Africa.

Plastica, la salute della fauna marina sempre più compromessa

5 Dicembre 2020 Tiziana Carmelitano abusi tributari, africa, Amazon, ambiente, animali in via di estinzione, attualità, Cyber security, cyber-resilienza, digitalizzazione, diritti dei lavoratori, diritti umani, diritto alla privacy, evasione fiscale, fauna marina, giustizia sociale, inquinamento da plastica, iran, libertà sindacale, politica internazionale, programma nucleare, sistema fiscale globale, tartarughe acquatiche, trasformazione digitale, Trattato di non proliferazione nucleare, uranio arricchito

Per la prima volta vengono pubblicati i dati relativi agli effetti devastanti della plastica presente nelle acque statunitensi sulla salute di mammiferi e tartarughe marine. Uno studio rileva come l’evasione fiscale internazionale generi diseguaglianza sociale soprattutto nel Sud del mondo. L’ECOWAS individua tra le sue priorità la trasformazione digitale della regione africana. Intanto, Amnesty International denuncia le gravi interferenze di Amazon sulla libertà sindacale dei suoi dipendenti. E il Parlamento iraniano approva un disegno di legge per riprendere l’arricchimento dell’uranio.

Plastica, ora i Paesi poveri potrebbero rispedirla al mittente

17 Giugno 2019 Elena Rubechini attualità, Commercio di rifiuti, Convenzione di Basilea, inquinamento, inquinamento da plastica, nazioni unite, plastica, riciclaggio, Rifiuti di plastica, smaltimento rifiuti

Le nazioni ricche si liberano di determinate tipologie di rifiuti vendendole come beni agli Stati in via di sviluppo. Spesso succede però che questi non siano attrezzati per gestire lo smaltimento di immondizia che alla fine viene semplicemente abbandonata trasformando i territori in vere e proprie discariche a cielo aperto. La Convenzione di Basilea del 1989 ha tentato, finora senza troppo successo, di mettere un argine a questo flusso. Di recente si è tornati sul Trattato per cercare di rafforzarlo e fornire a queste regioni maggiori strumenti per controllare ciò che oltrepassa i loro confini.