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Giovani protestano per YasunÍ. Foto di Daniel Mendoza da Flickr con licenza CC BY-SA 2.0

Ecuador, attivisti contro Governo: no allo sfruttamento petrolifero

19 Settembre 2023 Luciana Buttini Amazzonia, attivisti climatici, Blocco 43, combustibili fossili, Conaie, diritti dei popoli indigeni, Ecuador, Fernando Santos, foresta amazzonica, petrolio, popoli indigeni, referendum, trivellazioni petrolifere, Yasunì, Yasunidos

Nonostante la vittoria alle urne riportata lo scorso 20 agosto, in cui la maggioranza ha votato “sì” alla tutela della foresta amazzonica dalle trivellazioni di combustibili fossili, sembra che il Governo stia rinnegando questo risultato. Il presidente ecuadoriano ha infatti affermato di non voler arrestare la produzione del giacimento petrolifero del Blocco 43. Dall’altro lato, gli attivisti climatici hanno annunciato la volontà di vigiliare sul rispetto del mandato popolare. I timori per l’economia, da sempre dipendente dalle estrazioni, si scontrano apertamente con il rispetto del risultato referendario.

Yanomami, quel genocidio organizzato per l’oro dell’Amazzonia

6 Marzo 2023 Clara Geraci Amazzonia, Bolsonaro, Brasile, colonizzazione, Corrado Dalmonego, crisi alimentare, crisi ambientale, crisi sanitaria, Davi Kopenawa, diritti dei popoli indigeni, Estrazione illegale dell'oro, foresta amazzonica, Garimpeiros, genocidio, Genocidio Yanomami, Lula, Mercato internazionale dell'oro, popoli indigeni, sfruttamento minerario, Survival International, Yanomami

Il mercato illegale del minerale prezioso ha un impatto devastante sulla foresta pluviale più grande e biodiversa del pianeta e le popolazioni (umane e non) che la abitano. In Brasile, l’invasione della terra indigena yanomami da parte di 20 mila garimpeiros, spesso al soldo dei narcos, ha provocato un’enorme crisi ambientale, sanitaria e sociale. Sull’ex presidente Bolsonaro ora pesa l’accusa di sterminio. I leader indigeni e gli attivisti denunciavano da anni la catastrofe, inascoltati. Ne abbiamo parlato con Alice Farano di Survival International e Padre Corrado Dalmonego, antropologo e missionario della Consolata a Boa Vista.

Sciopero generale del 20 gennaio 2023 a Lima, protesta per chiedere nuove elezioni e le dimissioni della Boluarte. Di Candy Sotomayor da WikimediaCommons in licenza CC

Perù, le proteste guidate dagli indigeni scuotono il Paese in crisi

10 Febbraio 2023 Gaia Resta Alberto Fujimori, aymara, bolivia, costituzione peruviana, Dina Boluarte, diritti dei popoli indigeni, evo morales, impeachment, Pedro Castillo, popoli indigeni, proteste in Bolivia, proteste in Perù, quechua, Runasur

Le proteste che negli ultimi mesi hanno infiammato le strade dello Stato dell’America Latina si sono scatenate dopo la destituzione del presidente Castillo per impeachment da parte del Congresso. Però, questa mobilitazione su larga scala della popolazione indigena ha le sue motivazioni in una storia di lunga data che riguarda le divisioni che spaccano in due il Paese sul piano economico, sociale, politico ed etnico. In questa fragilità trovano terreno fertile le ingerenze di nazioni limitrofe, come la Bolivia, interessate a esercitare in qualche modo il potere orientando le proteste verso la violenza.

Indigeni, 370 mln di persone che vogliono preservare Madre Terra

9 Agosto 2021 Marta Bolgioni ambiente, america latina, Arte indigena, attualità, Casa Comunitaria Itzpapàlotl, colonialismo, cultura, cultura indigena, difesa dell'ecosistema, diritti dei popoli indigeni, diritti umani, Giornata Mondiale dei Popoli Indigeni, giustizia sociale, idee, land grabbing, razzismo, United Nations Declaration on the Rights of Indigenous People

Sebbene il massacro dei nativi e dei territori da essi abitati continui – spesso alla luce del sole e con l’appoggio degli Stati – oggi in prima linea sono presenti sempre più collettivi, associazioni e movimenti di resistenza, che operano anche attraverso l’arte e la valorizzazione del sapere ancestrale indigeno. Le prospettive indigene, femministe e ambientaliste sono oggi necessarie per ripensare la convivenza sul pianeta. La Casa Comunitaria Itzpapàlotl, collettivo indipendente di arte popolare, cultura indigena e sapere alternativo di Città del Messico, si racconta in un’intervista.

Ecocidio, violentare la natura può diventare crimine internazionale

5 Luglio 2021 Marta Bolgioni Amazzonia, ambiente, attualità, civiltà ecologica, corte penale internazionale, crisi ambientale, crisi climatica, diritti dei popoli indigeni, diritti umani, disastri ambientali, ecocidio, ecologia, guerra, idee, Jojo Metha, Parlamento Europeo, popoli indigeni, Stop Ecocide Fundation, terra

A chi rispondono coloro – individui, aziende, fabbriche, multinazionali, Stati – che irresponsabilmente hanno causato disastri ambientali irreparabili, distruggendo ecosistemi e compromettendo l’esistenza degli esseri viventi? Si può continuare ad agire nell’impunità? Che ruolo può avere il diritto internazionale nella salvaguardia della Terra? L’Indipendent Expert Panel for the Legal Definition of Ecocide, comitato indipendente avviato nel novembre 2020, dopo svariati confronti pubblici ha redatto la definizione legale di ecocidio, con l’obiettivo di renderlo punibile dalla Corte Penale Internazionale.

Amazzonia, la lotta dei nativi per proteggerla dalla distruzione

7 Aprile 2021 Marta Bolgioni Amazzonia, Arariboia, attivismo, attivismo ambientale, attualità, Brasile, diritti dei popoli indigeni, diritti umani, Guajajara, guardiani della foresta, Guerreiras da Foresta, Jair Bolsonaro, Paulo Paulino Guajajara, popoli indigeni, Sonia Guajajara, Tainaky Tenetehar

Agevolate da politiche che sembrano non preoccuparsi del deterioramento ambientale e dei problemi sociali ad esso legati, le attività di estrazione mineraria e l’industria agro-alimentare minacciano la sopravvivenza della Foresta Amazzonica e dei popoli che la abitano da secoli. I Guardiani della Foresta del popolo Guajajara, nel Nord-Est brasiliano, sono uno tra gli esempi di resistenza quotidiana attuata dalle comunità native nel mondo. Senza alcun supporto dal Governo, si trovano a dover contrastare un sistema criminoso. In gioco c’è la stessa vita degli attivisti, alcuni assassinati nell’impunità.

Scuole per l’assimilazione, prigioni per indottrinare gli indigeni

4 Marzo 2020 Violetta Silvestri abusi su minori, assimilazione culturale, attualità, cultura, cultura dominante, diritti dei popoli indigeni, discriminazione contro indigeni, factory school, India, indottrinamento, scuole per bambini tribali, scuole per l'assimilazione, scuole residenziali, sfruttamento minerario, tribù indiane, tribù indigene, violenza nelle scuole, violenza su minori

Tra i soprusi subiti dai popoli tribali c’è quello della privazione della propria cultura e libertà attraverso sistemi scolastici imposti da Governi e multinazionali estrattive. Un fenomeno diffuso ancora oggi, soprattutto in India ma non solo, è quello delle scuole per l’assimilazione. Questi istituti, già condannati in Canada nel secolo scorso per aver causato un vero e proprio genocidio culturale, costringono bambini indigeni a ripudiare tradizioni, abitudini, cultura e lingua delle proprie comunità in nome del pensiero dominante. Che tradotto significa diventare servi delle industrie minerarie, subendo lavaggi del cervello, traumi e la stessa morte.

L’Amazzonia piange i suoi “Guardiani”. E la mattanza continua

13 Novembre 2019 Tiziana Carmelitano Amazzonia, attivisti ambientali, attualità, Chico Mendes, cultura, difensori dell'ambiente, diritti dei popoli indigeni, Dorothy Stang, foresta pluviale, guardiani della foresta, Jair Bolsonaro, video

Nella foresta pluviale prosegue l’escalation di violenza contro i difensori ambientali. Minacce, intimidazioni e omicidi si susseguono in un clima di quasi totale impunità. In un contesto dove patrimonio ambientale, diritti dei popoli indigeni e sviluppo economico sono strettamente interconnessi e imprescindibili gli uni dagli altri, l’attivismo rappresenta un vero e proprio ostacolo per i loschi affari di quanti vedono nell’Amazzonia solo una mucca da mungere per il proprio profitto. Ecco perché attori governativi e societari si adoperano per silenziare gli ambientalisti con metodi definibili mafiosi.