4 Novembre 2024

Cina

Cina, nuove e controverse strategie di propaganda online

Dal 2014, il motto “Diffondere energia positiva per costruire il sogno cinese”, è diventato una delle principali forme di propaganda del governo. Sul web cinese operano oggi milioni di “volontari per la civilizzazione” che diffondono messaggi a favore del partito comunista. L’energia positiva deve contrastare le notizie deprimenti che dominano i titoli dei giornali, ad esempio lo smog tossico che avvolge Pechino e le regioni del Nord. A tal fine, incoraggiate anche le aziende di Internet a “diffondere notizie positive”.

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Cina, 641 milioni di utenti Internet sotto censura ideologica

Il Great Firewall è un mix di limitazioni tecniche e culturali che non permette agli utenti cinesi di accedere alla rete libera. Il sistema di sorveglianza, gestito dal ministro della Sicurezza Pubblica cinese, nega l’accesso a una lunghissima lista di siti, ricerche, contenuti e immagini che diffondono una cultura volgare o che (in qualche modo) minacciano la stabilità politica del Paese. È il caso di alcune pagine di Wikipedia, i servizi di Google, YouTube, Facebook, Twitter, Instagram e molti altri ancora.

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Cina, l’escalation di violenza nella lotta uigura

Delegittimare la resistenza pacifica della minoranza musulmana sta comportando un inasprimento del conflitto. Negli ultimi anni, c’è stato un tragico aumento di episodi violenti attribuiti al malcontento degli Uiguri presenti in Cina. Mentre il Governo cinese ha dato la colpa alla radicalizzazione islamica e all’istigazione da parte delle forze straniere, le principali organizzazioni internazionali per i diritti umani indicano come cause della crescente instabilità nello Xinjiang l’aggressione sistematica ai diritti degli Uiguri e l’accresciuta militarizzazione da parte dello Stato.

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Tienanmen venticinque anni dopo, tra silenzi e nuove aspettative

Nei venticinque anni dal massacro di Piazza Tienanmen, in Cina il partito-stato sembra essere riuscito a stabilizzare il suo governo attraverso sostegno strumentale della classe media, assicurato attraverso il progresso materiale. Non è detto tuttavia che i prossimi venticinque anni siano altrettanto sicuri per il partito, data l’evoluzione e le nuove richieste che provengono dalla società cinese. Nostra traduzione di un’analisi di openDemocracy.

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Le “leftover women” cinesi e i danni del neo-liberismo

Le donne cinesi stanno affrontando una nuova crisi della disuguaglianza di genere, tra chi fa carriera ma non riesce a sposarsi, il problema degli uomini in sovrannumero e le politiche di esclusione. Leta Hong Fincher se ne occupa nel suo nuovo libro “Leftover Women”. In questo articolo l’autrice racconta il futuro del femminismo nel contesto del neoliberismo socialista. Anche storicamente, l’emancipazione delle donne nella teoria socialista ha rappresentato nella pratica un insieme di progressi intermittenti.

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Cina, la lunga strada degli attivisti per i diritti umani

Il caso del netizen e attivista Xu Zhiyong, di recente condannato, come simbolo dell’uso di Internet per i diritti umani nel Paese. In Cina le restrizioni passano ora attraverso la Rete a cui ci si affida per fare arrivare a più persone possibili la protesta e le azioni di lotta. Un movimento forte e determinato, che ha visto protagonisti tanti cittadini e di cui si traccia la breve storia in questo post. Un movimento che la censura cinese non è ancora riuscito a zittire.

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Cina: oltre il partito, intervista a Wang Hui

A colloquio con l’intellettuale della Nuova Sinistra. Corruzione, Rivoluzione culturale e lo spettro di Mao. Una lunga intervista, condotta da openDemocracy, che aiuta a capire quanto è cambiata la Cina ma anche quanto la coscienza di classe sia un concetto ormai molto sfumato. E il futuro politico rimane un’incognita mentre Tienanmen è una ferita ancora aperta, soprattutto per i giovani che vi presero parte. Tra questi lo stesso Wang Hui, che racconta cosa ha tratto da quell’esperienza.

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Cina, svolta legislativa per i casi di prostituzione minorile?

Saranno processati per stupro due quarantenni colpevoli di aver pagato una bambina di 13 anni in cambio di prestazioni sessuali. Lo ha deciso la corte di Qionglai, cittadina del Sichuan. La notizia è stata ripubblicata su un centinaio di siti web, innescando un acceso dibattito tra i netizen cinesi. Il caso stabilire una pietra miliare per la giustizia del Paese e fa sperare in una migliore protezione dei minori.

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Africa, al bivio tra crescita e involuzione

“Non tendere l’arco oltre la lunghezza del tuo braccio”, recita un proverbio africano. E l’Africa, sta tenendo il passo del suo inarrestabile cambiamento nella giusta misura? Fornitore di punta di materie prime, il Continente Nero non sta forse diventando troppo dipendente dalle esportazioni esterne nei singoli settori della sua economia? Le sfide del 2014 per il continente africano, in un contesto che molti analisti considerano potenzialmente molto promettente, nonostante i molti interrogativi in termini di capacità democratica ed esclusione sociale.

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