25 Novembre 2024

agricoltura

Pirati dei Caraibi ai tempi della Brexit: la guerra delle banane

Lo Stato insulare della Dominica, nelle Antille, è un esempio di come gli accordi commerciali con l’Unione Europea rischino di danneggiare più che avvantaggiare le piccole economie. Spesso vengono allocate risorse per lo sviluppo di settori e prodotti che fanno comodo al “Primo Mondo”, senza tener particolarmente conto delle realtà locali. I negoziati per una nuova partnership di scambi tra Europa e Paesi caraibici, e l’uscita del Regno Unito dagli Stati membri dell’UE, offrono il pretesto per chiedersi: a chi conviene davvero la monocultura?

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Pesticidi, colosso della chimica rinuncia al velenoso Clorpirifos

La statunitense Corteva Inc. entro l’anno smetterà di produrre un insetticida tossico per l’ambiente e la salute umana. La Croazia, invece, apre alle “adozioni gay” grazie a una storica sentenza della Corte costituzionale. Intanto, l’Autorità Nazionale Palestinese boccia il cosiddetto “Deal of the Century” proposto dagli USA. E la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo si pronuncia a favore della Spagna in un caso di “respingimento” di migranti verso il Marocco. In Camerun, massacro di civili nel corso di un’operazione antiterrorismo ad opera delle forze di sicurezza, che però parlano di “sfortunato incidente”.

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Cambiamento climatico: prevenzione, la chiave per affrontarlo

Per superare le sempre più frequenti emergenze alimentari dovute a eventi estremi legati ai disastri ambientali, i Paesi africani stanno investendo in innovativi sistemi di allerta preventiva. Ma non basta: occorre sostenere soprattutto la ricerca applicata all’agricoltura cosiddetta intelligente, in grado di offrire colture resistenti a siccità e inondazioni. La speranza è che i Governi e le popolazioni africane siano resilienti, senza piombare in ulteriore insicurezza alimentare che oggi come oggi è comunque già un’emergenza.

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Bisogno d’acqua. Il cambiamento climatico e i danni nel Sahel

Il Sahel è da sempre colpito da siccità cicliche che in passato si presentavano ogni dieci anni. Da qualche tempo, però, le cose stanno peggiorando. I periodi di pioggia sono sempre più rari e Paesi come ad esempio la Mauritania e il Ciad ne risentono profondamente. La carenza idrica rende difficile sia l’agricoltura che gli allevamenti e aumenta il tasso di mortalità infantile. Secondo alcuni studi esisterebbe un legame diretto tra lo scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia e la mancanza d’acqua nella regione africana.

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Giordania, quelle inondazioni che portano morte e paura

Sempre più spesso, eventi metereologici estremi accadono in modo allarmante in tutto il mondo. Solo in Giordania, negli ultimi mesi pesanti alluvioni hanno colpito diverse zone tra cui la famosa antica città di Petra, causando vittime e disagi. L’intensificazione agricola, lo sviluppo incontrollato e la crescita della popolazione, insieme ai fenomeni dei cambiamenti climatici, contribuiscono al verificarsi di questi disastri. Al fine di prevenire ulteriori peggioramenti, è ora fondamentale migliorare la gestione delle risorse e istruire maggiormente le popolazioni, specialmente nelle aree rurali.

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Africa, strategie contro la pericolosa alleanza Monsanto-Bayer

I due colossi, tra le più importanti aziende chimiche al mondo, hanno concluso una storica fusione che cambierà il profilo mondiale dell’agricoltura. In particolare, il settore delle sementi potrebbe comportare cambiamenti fondamentali per gli agricoltori africani che rischiano di diventare sempre più dipendenti dall’estero. Visto l’enorme potenziale del terreno africano, è quindi necessario attuare politiche che puntino al biologico, che coinvolgano maggiormente gli agricoltori locali e permettano di mantenere quella biodiversità tanto necessaria per le future generazioni.

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L’Africa brucia e la foresta del Congo è la vittima sacrificale

Tra il 2002 e il 2011 il 70% degli incendi a livello mondiale è avvenuto in Africa. La principale causa sono le attività agricole, in particolare la slash-and-burn agriculture, pratica che prevede il taglio e successivo incendio della vegetazione per poi ricominciare a coltivare. In questo modo il terreno tropicale perde fertilità. Ma c’è anche un altro problema: la famelica richiesta di legname dall’estero. Il futuro delle foreste tropicali della RDC si deciderà nel prossimo mese, quando il Governo norvegese deciderà o meno di finanziare i piani dell’Agenzia Francese per lo Sviluppo, che intende dare nuove concessioni di sfruttamento all’industria del legname.

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Africa, app e piattaforme on line nell’agricoltura verso il futuro

L’innovazione e l’uso della tecnologia mobile stanno cambiando anche il volto dell’economia tradizionale del continente. Ma l’età media degli agricoltori è 60 anni e questo nonostante il 60% della popolazione africana abbia meno di 24 anni. La speranza può venire proprio da un nuovo modello – pare emergente – di giovani proprietari di terre o possessori di imbarcazioni da pesca, urbanizzati e tecnologizzati. Vivono in città e spesso hanno un doppio lavoro ma controllano le loro terre e coltivazioni grazie a piattaforme online, app, smartphone.

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Africa, scienziati e agricoltori insieme a favore della biodiversità

Innovazione dell’agricoltura in Africa: quali sono le parole d’ordine? Sostenibilità, biodiversità, partecipazione. Ma, soprattutto, un cambio di rotta nell’organizzazione complessiva del sistema di produzione. In una formula: Solibam (“Strategie per l’integrazione di riproduzione e gestione in agricoltura biologica e a basso input”), di cui presentiamo l’esperienza, mirata a valorizzare le caratteristiche dell’agricoltura di piccola scala in Africa.

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Investimenti indiani in Africa, è “land grabbing”?

Mentre gli investimenti esteri per l’acquisto o l’affitto di terre in Africa continuano, cresce il dibattito su questa pratica: è davvero utile in termini di sviluppo economico, o si tratta di “land grabbing”, accaparramento di terre, che costringe le comunità locali ad abbandonare i propri villaggi e pone una minaccia alla sicurezza alimentare?

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