26 Aprile 2024

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Donne e mafia: quelle contro, quelle di mezzo, quelle di potere

Le racconta “Sdisonorate”, dell’Associazione daSud. Un testo di ricerca e approfondimento tutto al femminile. Intanto, un recente articolo di Eleonora Montani, docente di Criminologia all’Università di Bocconi di Milano, riferisce di un’indagine scientifica sul ruolo e la presenza delle donne nella mafia partendo dalla differenza che esiste fra l’attenzione data dai media alla crescente esposizione delle donne di mafia e i dati su denunce e condanne. Ma che significa oggi dare uno “sguardo di genere” al fenomeno delle donne che hanno a che fare con la criminalità organizzata?

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La felicità possibile, investire sul capitale umano

Rabbia e ingiustizia hanno bisogno d’ascolto. Gary Becker e la sua teoria rivoluzionaria: le persone sono importanti. Becker è stato il pioniere di quella tendenza conosciuta come “imperialismo economico” – ovvero l’estensione dell’economia neoclassica in nuovi territori, che apparentemente non hanno a che fare con l’economia. Vale a dire ambiti come la famiglia e l’istruzione, che Becker ha analizzato usando il trasformativo concetto di “capitale umano”. Ma cosa significa e come si valorizza questo “capitale” a vantaggio del singolo?

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Olio di palma, lo sfruttamento nascosto dietro la certificazione

I piccoli produttori pagano le scelte degli Stati e l’avidità delle multinazionali che in 15 anni hanno acquisito 4 mln di ettari nell’Africa occidentale e centrale. In questo gran parlare dell’olio di palma c’è qualcosa su cui bisogna andare più a fondo. La deforestazione, per esempio e l’espropriazione delle terre alle comunità locali. E non è difficile pensare che l’etichettatura obbligatoria vorrà dire chiedere anche la certificazione del prodotto e quindi aumentare i costi e avere bisogno di più spazio di produzione.

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Yemen, un conflitto destinato a non spegnersi

Mentre si aggrava la crisi umanitaria nel Paese, l’Arabia Saudita ha allentato la pressione militare – almeno per ora. Tuttavia non sembra che sia in vista la fine del conflitto. L’Arabia Saudita difficilmente si tirerà indietro, almeno fino a che la minaccia posta dagli Houthi alla stabilità dello Yemen – e l’intromissione iraniana – sarà respinta. Come ha spiegato il teorico della guerra Carl von Clausewitz, il conflitto potrebbe avere le sue regole, ma la logica di fondo è sempre politica, e nello Yemen, come in Siria, in Iraq e in Libia, è molto evidente.

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Terremoto in Nepal: disastro naturale, innaturale sofferenza

A diverse settimane dall’evento gli aiuti sono in ritardo. Perché? E quale il ruolo dei Paesi occidentali nella storia nepalese? La capacità del governo e delle organizzazioni internazionali di reagire a questa situazione deve essere analizzata nel contesto storico del Nepal, da sempre caratterizzato da sottosviluppo, povertà e disuguaglianze. Intanto, la risposta della ‘comunità internazionale’ in termini finanziari fino ad oggi è stata davvero misera.

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Le città delle donne, tra violenze e discriminazioni

Corpo femminile e città. Spazio pubblico e genere Il dibattito attorno a questo binomio ricco di implicazioni sociali risale almeno agli anni Ottanta, anche se a livello europeo si è fatto sempre più incisivo soltanto negli anni Novanta. Da più parti però si è sottolineato come la discussione non sia riuscita a diventare argomento centrale dei cittadini nei confronti dei luoghi abitati quotidianamente. Alcune riflessioni, e l’invito a partecipare a una campagna di adozione di bambine a distanza.

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Cina, 641 milioni di utenti Internet sotto censura ideologica

Il Great Firewall è un mix di limitazioni tecniche e culturali che non permette agli utenti cinesi di accedere alla rete libera. Il sistema di sorveglianza, gestito dal ministro della Sicurezza Pubblica cinese, nega l’accesso a una lunghissima lista di siti, ricerche, contenuti e immagini che diffondono una cultura volgare o che (in qualche modo) minacciano la stabilità politica del Paese. È il caso di alcune pagine di Wikipedia, i servizi di Google, YouTube, Facebook, Twitter, Instagram e molti altri ancora.

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Nepal, piccole Onlus che arrivano dove i grandi aiuti si fermano

Quasi l’intero Stato del Nepal è stato colpito dal terremoto dello scorso aprile, osservando la mappa realizzata da Google per portare aiuti umanitari si può comprendere quanto sia esteso il territorio del disastro. Ciò significa che le stime dei morti sono destinate a salire ma soprattutto che i sopravvissuti avranno bisogno per ancora molto tempo di aiuti di ogni genere. Nel post raccontiamo l’esperienza sul campo del Centro Studi Platone: la racconta la presidente della Onlus. “Il dramma peggiore è l’indifferenza”.

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Bahrain, quasi scomparso dai media, presente sul web

Nell’universo di Twitter, sotto l’hashtag #Bahrain si parla del Gran Premio di Formula 1, della presenza all’Expo 2015 di Milano e di lussuose architetture d’interni. Ma ci sono anche proteste, spesso soffocate duramente e report che parlano di sangue, repressione e torture. Al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia abbiamo incontrato l’attivista Ali Abdulemam, sfuggito alle torture, il quale conferma che la situazione dei diritti umani nel Paese è molto grave.

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No alle trivellazioni nel Sahara occidentale, la protesta all’ONU

Fermare lo sfruttamento petrolifero e autodeterminazione del popolo Saharawi: lettera all’ONU di una coalizione contro i piani coloniali del Marocco che, con totale inosservanza di un chiarissimo parere legale delle Nazioni Unite del 2002, si è aggiudicato  nel territorio sette autorizzazioni per il gas e il petrolio. Tutte le società coinvolte si sono coalizzate con la compagnia petrolifera statale di proprietà del governo marocchino, ignorando le numerose proteste del popolo Saharawi.

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