2 Novembre 2024

Autore: Giuseppe Fusco

Repubblica Centrafricana, i crimini di chi deve garantire la pace

Ancora la Repubblica Centrafricana. Ancora violenze. Ancora i peacekeeper. Un’inchiesta di Human Rights Watch, pubblicata all’inizio di giugno, rivela notizie scioccanti. Tra il dicembre 2013 e il giugno 2015 soldati della Repubblica del Congo, mentre prestavano servizio come peacekeeper nella Repubblica Centrafricana, hanno ucciso almeno 18 persone. Compresi donne e bambini. Mentre l’ONU sta a guardare, servirebbe un ruolo forte dell’Unione Africana. Aiuterebbe a ridurre le fin troppe interferenze esterne e contribuirebbe a una vera indipendenza del continente.

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Abusi e violenze sotto l’egida delle Nazioni Unite

Ancora costose missioni di peacekeeping sporcate da abusi sessuali. Un continuo aumento di vittime innocenti. Altre inchieste che non portano a nulla. Un’impunità che continua. Immobilità di un sistema ONU ormai a pezzi che non riesce a garantire diritti, protezione, assistenza. Dove i più indifesi vengono lasciati a se stessi. O peggio nelle mani di infami predatori. Criminali che aumentano a macchia d’olio sotto l’egida delle Nazioni Unite. In evidenza oggi soprattutto la Repubblica Centrafricana, dov’è indagato un comandante francese dell’Operazione Sangaris per un rivoltante caso di violenza sessuale su ragazze, che ha causato una vittima.

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Bacino del Congo, legno insanguinato e impunità

Seconda parte dell’inchiesta su un commercio illegale in una delle più grandi foreste pluviali tropicali del mondo, che genera guerre e crimini contro l’umanità sotto lo sguardo (spesso complicità) dei peacekeeper ONU. Tali diverse e gravi, ma impunite, responsabilità internazionali sono esposte in due recenti rapporti dell’organizzazione non governativa britannica Global Witness relativi alla Repubblica Democratica del Congo (prima parte dell’inchiesta) e alla Repubblica Centrafricana (seconda parte). Una situazione in cui la mancanza di rispetto per la natura e per l’essere umano sono strettamente connessi.

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Bacino del Congo, legno insanguinato e impunità

Prima parte di un’inchiesta sullo sfruttamento del legname, molto spesso illegale, in una delle più grandi foreste pluviali tropicali del mondo. Un commercio che genera guerre e crimini contro l’umanità sotto lo sguardo (spesso complicità) dei peacekeeper ONU. Tali diverse e gravi, ma impunite, responsabilità internazionali sono esposte in due recenti rapporti dell’organizzazione non governativa britannica Global Witness relativi alla Repubblica Democratica del Congo (prima parte dell’inchiesta) e alla Repubblica Centrafricana (seconda parte). Una situazione in cui la mancanza di rispetto per la natura e per l’essere umano sono strettamente connessi.

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Spionaggio di Stato sui diritti umani, ONG nel mirino

Il caso di Amnesty International è solo l’ultimo di una lunga serie. Accade sulla base di accordi segreti internazionali che permettono alle varie agenzie governative di condividere informazioni. In particolare l’accordo UKUSA che include 5 nazioni (Five Eyes), con la statunitense NSA, la Britannica GCHQ, la canadese CSEC, l’australiana ASD e la neozelandese GCSB. L’alleanza è cominciata dopo la Seconda guerra mondiale e ha costruito una solida infrastruttura di sorveglianza globale delle comunicazioni. Collaborano in diversi compiti e sviluppano molti programmi di raccolta dati e analisi.

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Haiti e la Croce Rossa, appropriazioni indebite e aiuti monchi

Il 12 gennaio 2010 Haiti è colpita da un forte terremoto. La risposta in termini di donazioni è stata immediata e generosa da tutte le parti del mondo. Purtroppo i risultati degli aiuti non sono stati all’altezza di ciò. L’ultimo degli scandali che ha coinvolto la Croce Rossa Americana, reso noto da ProPublica e NPR, è emblematico. Sintomatico di qualcosa che in generale non funziona negli aiuti. Continuano ad accumularsi una serie di fatti che rivelano il peggio di un’organizzazione che dovrebbe essere al di sopra di ogni sospetto. Nel nostro articolo una sintesi delle inchieste.

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L’ONU copre gli abusi sessuali di peacekeepers su minori

I soldati dei cosiddetti contingenti di pace continuano ad accumulare record di abusi sessuali. Ultimamente, nella già martoriata Repubblica Centrafricana, ventitré soldati dei corpi di pace provenienti da Francia, Ciad e Guinea Equatoriale sono stati implicati in abusi sessuali su minori.  Ma è solo l’ultimo atto di un lungo e per ora interminabile dramma. L’accusa è terribile, molti i documenti che mostrano insabbiamenti e tentativi di sminuire le violenze: nel post la ricostruzione dei casi.

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Abuso e traffico di minori, la ferita aperta del Nepal

Il disastroso terremoto che ha colpito il Nepal lo scorso aprile e le scosse successive hanno causato perdite umane e danni al settore turistico, che è una grande risorsa per il Paese. A tutto questo si aggiunge il vergognoso traffico di minori: in questo Paese ogni anno 10-15mila persone, per lo più donne e bambini, sono vittime di tratta per prostituzione e sfruttamento del lavoro. Ora il sisma, nella confusione creatasi e tantissimi che hanno perso casa e lavoro, ha peggiorato le cose. I molti bambini rimasti orfani, pertanto facilmente adescabili, fanno aumentare la preoccupazione.

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Schiavitù minorile, una macchia nera nel Belpaese

Se il fenomeno della schiavitù, a cominciare dalla tratta degli esseri umani, è ancora drammaticamente presente ai nostri tempi, la cosa più inquietante è che il numero dei bambini vittime di questa realtà è ancora eccessivamente alto. Un minore vittima di tratta è ogni persona al di sotto dei 18 anni che è reclutata, trasportata, trasferita, ospitata o accolta a fine di sfruttamento, sia all’interno che all’esterno di un Paese, anche senza che vi sia stata coercizione, inganno, abuso di potere o altra forma di abuso.

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Tratta di esseri umani, fenomeno nascosto alla luce del sole

Siamo nel ventunesimo secolo e il mercato di esseri umani, la tratta degli schiavi è un fenomeno ancora e ampiamente presente. Milioni sono le vittime. È addirittura la terza attività illegale più lucrativa nel mondo dopo droga e armi. Si stima che il traffico di esseri umani renda ai criminali circa 32 miliardi di dollari annui. Tutto ciò sembrerà strano. È assurdo. Ma assolutamente e scandalosamente vero. Un articolo di Giuseppe Fusco.

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