Si è celebrata mercoledì 8 marzo la Giornata Internazionale delle Donne. Oltre a ricordare le conquiste già ottenute, l’impegno a cui ogni persona dovrebbe votarsi è quello di non dimenticare che ci sono milioni di donne nel mondo che vedono ogni giorno negati i propri diritti. Sono ancora troppe le vittime di discriminazione, violenza e disuguaglianza di genere.
ActionAid Italia, la Onlus il cui impegno per le donne è costante e universale, ha scelto proprio l’8 marzo per lanciare l’infografica “Vita di donna: la strada verso l’empowerment” dedicata a tutte coloro che combattono per ottenere una condizione di vita fondata su dignità e rispetto.
Mutilazioni genitali femminili, matrimoni precoci e negazione del diritto allo studio sono tutt’oggi attuali e spesso non ci ricordiamo che sono a noi molto vicini. Ecco qualche numero, così come riportato nella locandina di ActionAid:
- 200 milioni di donne in 30 stati asiatici e africani hanno subito le MGF;
- 22 milioni di ragazze nel mondo sono state costrette a sposare uomini più grandi;
- 496 milioni di donne nel mondo non sanno né leggere né scrivere.
Impossibile voltare lo sguardo altrove e accettare in silenzio tutto questo. ActionAid partecipa e sostiene la marcia delle donne in tutto il mondo, organizzata in Italia dal gruppo Non una di meno e lavora ogni giorno al fianco di istituzioni, comunità locali e volontari per salvaguardare e riabilitare il ruolo della donna nella società.
Ecco come:
- lotta a qualsiasi forma di violenza, sostenendo le vittime di maltrattamenti e discriminazioni, organizzando gruppi d’informazione e discussione per far capire quanto siano pericolose pratiche come le mutilazioni genitali femminili e incoraggiando le donne a denunciare.
- promozione del diritto allo studio, mediante l’organizzazione di corsi di formazione professionali per gli insegnanti, campagne di sensibilizzazione per bambini e genitori sull’importanza dell’istruzione e fornendo materiale scolastico e uniformi a bambini che vivono nelle famiglie più povere del Sud del mondo.
- lotta alla povertà femminile, promuovendo l’organizzazione di gruppi di discussione e alfabetizzazione, gruppi di risparmio e credito; organizzando corsi di formazione professionale ed avviando il dialogo con le istituzioni affinché il diritto alla terra sia riconosciuto anche alle donne.
Il cambiamento è possibile e creare un mondo più civile anche. Basta volerlo e adoperarsi perché questo avvenga.