Pierre Nkurunziza

Burundi, il braccio di ferro tra l’Unione Africana e l’Occidente

Crisi politica e rischio di genocidio. I leader africani si oppongono alla richiesta di invio di truppe da parte di USA e UE. “Se la stampa occidentale potesse rovesciare un Governo, quello del Burundi sarebbe sparito da tempo. Chiunque abbia cercato in Rete informazioni sul Burundi durante lo scorso anno, avrà notizie insistenti riguardo alle richieste di dimissioni del presidente Pierre Nkurunziza da parte di funzionari occidentali, visto il clima di manifestazioni di protesta e insurrezioni armate, per lasciare spazio ad un ‘governo di transizione'”.

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Burundi, braccio di ferro tra governo e società civile

In vista delle elezioni fissate nel 2015, è incerto l’esito del confronto sempre più aspro tra il blocco al potere e i cittadini e il periodo di pace relativa che il Burundi ha vissuto dalla fine della guerra civile subisce oggi nuove minacce. Ma senza garanzie per i diritti umani, le libertà civili e la libertà di espressione, le consultazioni elettorali appariranno meno credibili, ma la tenacia della società civile e dei media continua a dare speranza rispetto allo sviluppo di un processo democratico. Un’approfondita analisi dela situazione su Think Africa Press.

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