Migrazioni, le “nuove” politiche UE che ricalcano vecchie misure

A 22 anni dalla proclamazione della Giornata internazionale per i diritti dei migranti, il contesto geopolitico attuale sembra ulteriormente allontanare un effettivo rispetto dei diritti umani delle persone in movimento. In attesa di convergere su un Quadro strutturale sull’asilo, la Commissione europea propone un Piano d’azione operativo sul Mediterraneo centrale che punta ancora sull’esternalizzazione delle frontiere. Approfondiamo i pilastri di questa bozza con l’aiuto della giornalista Nancy Porsia, di Giulia Tranchina, avvocata di HRW, e della ricercatrice della CLEDU Alessandra Sciurba.

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Accordi Italia-Libia, 5 anni di morte e sofferenza nel Mediterraneo

Il Memorandum d’Intesa siglato nel 2017 dal Governo italiano sta per rinnovarsi automaticamente per altri tre anni. Dalla sua firma si è assistito a un drammatico peggioramento del rispetto dei diritti umani nel Paese nordafricano. In aggiunta, l’UE ha irrigidito la sua politica migratoria. Dinanzi agli abusi delle milizie e ai continui respingimenti in mare, alcune realtà associative europee hanno intrapreso un’attività di search and rescue civile e indipendente. Voci Globali ha raccolto la testimonianza di Luca Casarini, uno dei fondatori di Mediterranea Saving Humans e capomissione sulla Mare Jonio.

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Sulla stessa rotta/Abolish Frontex, al via la prima edizione

L’idea Durante il suo primo anno di attività, il Gruppo Melitea ha partecipato a molte iniziative antirazziste e antidiscriminatorie, entrando

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“Non lasciare nessuno indietro”, formula che resta priva di risultati

Educazione, salute, economia, società, ambiente. Per il WeWorld Index 2021, il mondo peggiora sotto ogni punto di vista. Crescono vertiginosamente povertà e disuguaglianze in quanto a diritti e inclusione, con donne e bambini ad esserne le maggiori vittime. Pandemia e cambiamenti climatici frenano drammaticamente la corsa già lenta verso gli Obiettivi dell’Agenda 2030 in tutto il pianeta. Entro l’anno 435 milioni di donne saranno sotto la soglia di povertà, il lavoro minorile potrebbe aumentare di 8,9 milioni di casi per fine 2022, e nel 2030 la sopravvivenza di 150 milioni di persone dipenderà dagli aiuti umanitari.

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Rifugiati, per una reale accoglienza educare i cittadini all’empatia

I programmi di integrazione e di inclusione vengono indirizzati principalmente ai migranti. Sarebbe invece necessario educare le popolazioni dei Paesi di accoglienza, fornendo loro un quadro storico e sociale che faccia comprendere le situazioni dalle quali i migranti sono costretti a fuggire. L’attività di ONG e gruppi di attivisti non basta, i Governi dei Paesi ospitanti dovrebbero implementare una comunicazione ufficiale per promuovere un’accoglienza consapevole e attiva, tramite iniziative concrete destinate ai cittadini fin dalle prime età, per prevenire l’indifferenza e l’odio sociale.

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Razzismo istituzionale, quelle leggi che rifiutano e discriminano

Una panoramica su come le leggi possano ledere i diritti delle minoranze e contribuire alla creazione di un clima discriminatorio nel nostro Paese. Il razzismo sistemico italiano è forte e può essere individuato sia a livello nazionale che locale. Leggi, ordinanze e atteggiamenti discriminatori, da parte di attori istituzionali, contribuiscono ad alimentare il clima d’odio e l’intolleranza nei confronti delle persone straniere che vivono in Italia. Ciò provoca una marginalizzazione sociale degli immigrati e rende loro difficile l’accesso ai servizi del welfare.

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Covid-19, India in quarantena: la grande fuga e le scuse di Modi

In piena pandemia, il Governo di Nuova Delhi ha istituito – seguendo l’esempio di altri Paesi – la quarantena sull’intero territorio indiano. Nella progressiva implementazione delle nuove misure, lo Stato ha però dimenticato le fasce più deboli del sistema sociale. La grande fuga di milioni di lavoratori dalle città verso i villaggi di provenienza sta generando nuove problematiche. Le istituzioni sembrano poco interessate a individuare soluzioni efficaci per tutelare le classi meno abbienti. Intanto sono 24 i morti registrati dalla migrazione di emergenza.

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Io, africana in Italia, tra sospetti, imbarazzi e voglia di capire

L’esperienza di una donna africana che in Italia scopre una diversa cultura, un mondo nuovo, nuove occasioni, ma con alcune criticità e problemi uguali a quelli lasciati nel proprio Paese. E poi l’ambito delle relazioni dove oggi si confronta non più come “ospite” e studentessa universitaria, ma come residente, madre, moglie di un italiano e con un lavoro nella pubblica amministrazione. “Da quando sono arrivata, agli inizi del Duemila, i tempi sono cambiati e sono cambiati anche gli sguardi della gente. Ma spero si torni all’apertura e all’inclusività”.

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Come la destra populista in Europa strumentalizza le donne

Diritti umani, libertà delle donne, difesa dell’emancipazione femminile: questi sono i temi centrali della retorica populista e anti-migratoria puttosto diffusa tra i partiti politici di destra europei. L’intento è di presentare l’islamofobia come tutela delle libertà. Il risultato, invece, è la cultura di marginalizzazione dei cittadini musulmani, ormai fortificata attraverso l’uso strumentale della differenza tra “noi” e “loro” soprattutto in termini di diritti al femminile. Ne è un esempio la destra in Francia e Germania, i due Paesi europei presi in questione nell’analisi che pubblichiamo.

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3 ottobre, ricordare in nome dell’umanità

In occasione della Giornata nazionale della Memoria e dell’Accoglienza, Voci Globali esorta al ricordo delle vittime che negli ultimi anni hanno provato a raggiungere la Fortezza Europa. Donne, uomini e bambini della maggior parte dei quali non si conosce né nome, né età, né provenienza. Invitiamo i nostri lettori ad una riflessione silenziosa e a domandarci quali sono i motivi che spingono a considerare una vita più importante di un’altra. Dal 1993 il network europeo UNITED for Intercultural Action sta tenendo l’elenco di questo olocausto contemporaneo.

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