25 Aprile 2024

libia

L’Unione Africana e la gestione della crisi libica

La crisi libica è una delle più recenti pagine della Primavera Araba, ma anche quella che rimarrà tra le più durature, dato il numero di attori intervenuti a vario titolo nel conflitto. Pubblichiamo un focus di Equilibri sul ruolo svolto dell’Unione Africana che, sin dalle primissime fasi, ha condannato le incursioni aeree delle forze della NATO ma non ha potuto incidere significativamente nella soluzione della crisi: ancora una volta non si è trovata “la soluzione africana ai problemi africani”.

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Libia: i crimini delle forze di liberazione

Durante il conflitto, non solo le forze pro-Gheddafi ma anche il Cnt si è macchiato di crimini atroci, le cui conseguenze non possono essere sottovalute. Abbiamo tradotto l’appello di un politico nigerino il quale chiede giustizia per le crudeltà commesse contro gli africani neri presenti in Libia. E’ stato peraltro pubblicato il 13 settembre un rapporto di Amnesty International che denuncia gli stessi fatti, sottolineando l’uso strumentale delle voci sull’impiego di mercenari subsahariani da parte di Gheddafi.

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Quando la fortezza non serve più

Per rispondere in modo assennato all’ondata di emigrazione di queste settimane e di questi giorni dalla Tunisia, occorre chiedersi che cosa è successo davvero sulla sponda sud del Mediterraneo. Riceviamo e volentieri pubblichiamo la posizione della Cattedra Unesco SSIIM-Università IUAV di Venezia, centro di ricerca e laboratorio di pratiche e politiche per l’inclusione urbana dei migranti internazionali.

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Libia: può esistere un’era post-Gheddafi?

Mentre continuano gli attacchi contro le forze del raìs, è importante chiedersi quali potranno essere i futuri assetti sociali e istituzionali del Paese. Al momento non sembra esserci una chiara linea di condotta da parte della coalizione, e soprattutto lo Stato libico è una realtà assai più debole e frammentata di quelli tunisino ed egiziano. Cosa ne sarà dunque della Libia?

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Mercenari per soldi o per "passione"?

La rivolta in Libia è anche segnata dalla denuncia della presenza di mercenari al soldo di Gheddafi. Ma i mercenari hanno combattuto e continuano a combattere fianco a fianco di eserciti regolari soprattutto dei paesi occidentali, come gli USA. E questo nonostante una Convenzione ONU che ne vieta l’utilizzo e l’addestramento. Molti lo considerano un “mestiere” come un altro. Tanto è vero che esistono agenzie di reclutamento e siti che dispensano consigli e informazioni.

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Libia, una testimonianza in diretta della follia di queste ore

Pubblichiamo una mail arrivata da Tripoli dalla quale si comprende quanto drammatica sia la situazione in Libia in queste ore. A scriverla è un cittadino che si appella agli italiani e alla comunità internazionale per fermare quello che definisce un genocidio. Il dittatore Gheddafi non si arrende e sta mettendo in atto la sua minaccia: mi batterò fino all’ultimo sangue. Così fa sparare sulla folla e su chiunque lo ostacoli.

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Respinti dall’Italia, profughi nel Sinai. Intervista a Roberto Malini (Everyone Group)

L’illegittimo respingimento di profughi che cercano di sbarcare in Italia è un fatto gravissimo che può comportare indescrivibili odissee per i respinti: è questo il caso dei 250 profughi eritrei e africani ancora nelle mani dei trafficanti di uomini nella penisola del Sinai. Abbiamo intervistato al proposito Roberto Malini, fondatore dell’Everyone Group, da tempo impegnato nella campagna a sostegno di questo gruppo di profughi.

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