genocidio Rohingya

Myanmar, un regime che sparge sangue grazie al traffico dei rubini

Il regime che dal golpe dello scorso febbraio insanguina il Myanmar sarebbe legato a doppio filo allo sfruttamento delle miniere di rubini. L’attentato alla democrazia, la repressione violenta delle manifestazioni civili e le atrocità contro le minoranze etniche. Tutto sarebbe finanziato dal “racket militare corrotto” costruito attorno alle pietre preziose. Un’indagine di Global Witness mette a fuoco il legame tra l’estrazione delle gemme rosse, i conflitti armati e la catastrofe dei diritti umani che si sta consumando nel Paese. L’appello ai grandi nomi della gioielleria mondiale: boicottaggio.

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Rohingya, a 4 anni dalla “fuga” dal Myanmar nessuna giustizia

Proteste nei campi profughi in Bangladesh per “celebrare” il quarto anniversario della repressione birmana contro la minoranza musulmana. Costa Rica e Panama firmano accordo di cooperazione contro il crimine organizzato. Secondo i dati dell’ILO oltre 4 miliardi di persone nel mondo sono prive di “protezione sociale”. L’ONU lancia l’allarme per il Tigray: “catastrofe imminente”. E chiede al Governo etiope di non ostacolare gli aiuti umanitari. Al Parco Nazionale Arcipelago Toscano va la certificazione della IUCN: l’area protetta è tra le eccellenze green mondiali.

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