2 Novembre 2024

discriminazione

India, il sistema delle caste tra abolizione formale e pratiche attuali

Il più grande Stato dell’Asia meridionale è ancora oggi afflitto dai problemi dovuti a decenni di convenzioni e divisioni sociali, perpetrate in varie maniere a livello formale e non. Ciò porta la società ad essere frammentata invece che unita, in un Paese che è già molto diverso e con un grande attaccamento alle tradizioni. La strada per l’uguaglianza è ancora lunga e vede davanti a sé numerosi ostacoli, sia dal punto di vista legislativo che delle relazioni informali tra individui. Voci Globali ha intervistato Krishna, attivista che lavora nell’ambito del sociale per eliminare le disuguaglianze.

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Il dopo terremoto porta ostilità tra rifugiati siriani e comunità turca

Nelle zone colpite dai sismi dello scorso 6 febbraio, la situazione è critica: le difficoltà, in un territorio già provato dalla guerra, sono innumerevoli e le note tensioni tra la popolazione turca e quella siriana non aiutano. Tramite testimonianze, è stato possibile documentare episodi di aggressioni, incitazione all’odio, insulti razzisti e discriminazioni nei confronti dei profughi, incolpati di tutto, persino del drammatico evento naturale. I siriani in territorio turco non si sentono protetti dalle autorità e hanno paura. In vista delle prossime elezioni, si teme un peggioramento.

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L’accesso alle cure non è per tutti, l’Italia che discrimina sulla salute

Assenza di ambulatori e di servizi medici di base nei territori periferici, inefficienza amministrativa, ostacoli burocratici: questi alcuni motivi alla base di inaccettabili disuguaglianze nell’ambito sanitario in Italia. Curarsi è un sacrosanto diritto di ogni individuo e se lo Stato ne impedisce il pieno godimento sta tradendo lo spirito democratico. Nel nostro Paese questi disagi esistono, eppure basterebbe poco per evitare storture e sprechi di risorse. Ne parla Andrea Belardinelli, che con Emergency cerca di rispondere a bisogni gravemente trascurati, dai quali scaturiscono solo disagi e danni a tutta la collettività.

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“Quando il Ghana approverà la legge anti LGBTQI, sarò arrestata”

La proposta di legge anti LGBTQI del Ghana (di chiara ispirazione coloniale) rischia di essere una delle più omofobiche e transfobiche al mondo. Angel Maxine, la prima musicista ghanese apertamente transgender ne mette in evidenza le ipocrisie attraverso un video musicale pubblicato su YouTube poco dopo che il disegno di legge era trapelato online nell’estate 2021. Fortemente voluta da forze interne, ma anche esterne al Paese, la legge prevede l’incarcerazione fino a cinque o dieci anni per le persone queer, ma anche per chi le frequenta o ne difende i diritti, la “terapia di conversione” e il “dovere di denunciare”.

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La burocrazia che intrappola gli stranieri in un perenne limbo

Un gruppo di giovani esperti di immigrazione e diritti umani, e il diritto dell’immigrazione accessibile a chiunque per “fare chiarezza,

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UE-Turchia, il terribile impatto umano di un accordo illegittimo

Espulsioni collettive verso la Turchia previste per chi scappa da Afghanistan, Siria, Somalia, Bangladesh, Pakistan e arriva – via mare – sulle isole greche del Mar Egeo. Questo è quanto è stabilito da una Dichiarazione tra Unione Europea e Turchia del 2016 e una Decisione ministeriale adottata in Grecia a giugno di quest’anno. Una disciplina che non tiene conto della tutela dei diritti umani e delle violazioni perpetrate in Turchia contro i richiedenti asilo, dettagliatamente documentate da un rapporto pubblicato dalla Commissione europea e riportate in questo articolo.

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Le “cure” per l’omosessualità negli ospedali dell’Africa orientale

Viene qui presentato l’esito di un’indagine condotta sotto copertura in numerose strutture sanitarie del Continente africano dove – nella maggior parte dei casi ufficiosamente – si mette in pratica la cosiddetta “terapia di conversione”. Scopo di tale terapia è quello di modificare l’orientamento sessuale o l’identità di genere di individui omosessuali o transgender. I sopravvissuti all’impiego di queste pratiche spesso violente (in quanto prevedono anche l’utilizzo di elettroshock, ormoni e psicofarmaci) hanno raccontato le loro esperienze e l’impatto distruttivo che queste hanno avuto sulla loro vita.

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Perù: sterilizzazioni forzate, donne indigene esigono giustizia

Negli anni ’90, oltre 250.000 persone sono state sterilizzate forzatamente per ordine del Governo peruviano, guidato dall’ex presidente dittatore Alberto Fujimori. Molte migliaia di queste sterilizzazioni hanno coinvolto donne indigene di umili origini e sono state illecitamente realizzate senza il loro consenso, costituendo un crimine contro l’umanità. A oggi, le vittime e le loro famiglie, che non hanno più timore di raccontare pubblicamente le loro storie, chiedono giustizia contro quella che viene ritenuta una delle più gravi violazioni istituzionalizzate dei diritti riproduttivi avvenute in America Latina.

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Giornata mondiale contro l’AIDS, messaggi e storia di chi la vive

Un bilancio sulla malattia dello stigma e della paura. Le nuove terapie e la vita quotidiana dei pazienti. Abbiamo intervistato l’attivista Paolo Gorgoni in arte Paula Lovely, l’artivista Luca Modesti e il presidente nazionale dell’Anlaids, Bruno Marchini. Le nuove terapie hanno rivoluzionato il quadro del virus ma il pregiudizio sulle persone che vivono con l’HIV resta enorme perché legato alla sfera sessuale e alle rappresentazioni degli anni ’80-’90. Eppure le persone con HIV non diffondono il virus, dunque rilanciamo questo avviso: U=U (undetectable = untrasmittable).

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Diritti calpestati dall’etica di facciata, le insidie del rightswashing

Esiste un fenomeno ancora troppo poco dibattuto, tuttavia incredibilmente diffuso, che fuorvia le scelte di molti di noi: al supermercato, in campagna elettorale, o in altri ambiti meno sospettabili. Ha un impatto su di milioni di persone, attraverso l’occultamento di pratiche discriminatorie fino al vero e proprio sfruttamento. Per chi lo usa si tratta di far finta di avere la coscienza pulita, lavandosene in realtà le mani. Riflettere su questo tema d’attualità insegna a riconoscerne i mille volti e pone un interrogativo chiave: come si smantella la coltre d’inganni che ricopre i diritti umani?

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